salve mi hanno regalato dei bulbi ad incandescenza da 2000w a 110v ora, mi chiedevo se non fosse possibile accendere questi bulbi, anche fievolmente (giusto per far illuminare un po' il filamento)... grazie giorgio
Il giorno Thu, 13 Nov 2003 22:08:54 GMT, "giorgio" ha scritto:
Il problema è che la resistenza di un filamento di tungsteno freddo (a temperatura ambiente) è circa 10 volte inferiore a quella a caldo.
Quindi Rcaldo = 110^2/2000 = 6.05 Ohm, Rfreddo = 0.6 Ohm, con questo valore è difficile alimentare la lampada anche a bassa tensione senza far saltare l'alimentatore o far intervenire le protezioni.
Ad es. a 48V la lampada a freddo assorbirebbe una corrente di spunto di 80A.
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ciao, grazie per la risposta, ma io non sono in grado di capire! al piu' posso assemblare il tutto se mi dai componenti e schema!! ti ringrazio giorgio
"giorgio" ha scritto nel messaggio news:2WQsb.116044$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...
Potresti realizzare un classico dimmer per lampade ad incandescenza. Va dimensionato e dissipato opportunamente l'SCR (in questo caso preferibile al TRIAC) e stare attenti a non alzare troppo la luminosita'. La ESCO ha degli SCR nuovi da 25A a 3,10 ? o tra il surplus anche da piu' di
Lo schema e' questo: Regolatore di velocità per motori 220 V , va bene anche per le lampadine devi solo montare un triac potente. Devi montarlo e poi collegarci una lampadina dove c' e' il simbolo del motore, poi regola il trimmer per meno della meta' della luminosita', solo a questo punto puoi scollegare la normale lampadina da 230V e collegarci quella da 110V, attenzione alle scosse dato che tutto il circuito e' sotto rete.
Il giorno Thu, 13 Nov 2003 23:21:23 +0100, "Celsius" ha scritto:
Tieni presente che la resistenza delle lampade a freddo è intorno a 0.6 Ohm, quindi la corrente di spunto sarebbe intorno ai 190A, collegando 2 lampade in serie. Anche parzializzando la sinusoide avresti comunque una bella "botta" iniziale sul triac.
Buona fortuna!!! :-)
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Se non sbaglio all'inizio hai detto che non volevi accenderle completamente; Beh, ed è solo una soluzione invernale, mettile in serie ad una stufa elettrica (a 220V) ;-)))) Ciao
Sì, può funzionare. Si tratta della stessa identica cosa che è descritta nel sito che ti ho dato io, con in piú il circuitino antidisturbo. Questo non è altro che una bobina.
Per modificarlo devi sostituire il Triac. La national ha Triac da 41A. Ne metti alcuni in parallelo e sei a posto.
Devi però fare attenzione ad alcune cose:
1) è possibile che nel circuito originale Diac e Triac siano combinati
2) la bobina va sostituita (dubito che quella originale tenga molta corrente)
È anche possibile lasciarla via. L'unico inconveniente potrebbe essere un ronzio quando ascolti la radio sulle onde medie.
Per evitare di far scattare le valvole ad ogni accensione, potresti usare un circuito soft-start.
Se ti puoi procurare un bel Variac di quelli grossi risolvi il problema in un colpo solo!
Comunque secondo me, se te lo costruisci da solo, risparmi. I componenti per costruire quel circuito costano decisamente meno di
Potrebbe anche collegarne una sola e regolare il triac per avere poca tensione, ha affermato che gli basta far illuminare solo un po' il filamento. Con qualche prova (usando eventualmente anche dei fusibili) credo che ci possa riuscire.
A parte che e` difficile dire quando e` meta` della luminosita`. E anche se si potesse fare facilmente, la tensione efficace ai capi NON sarebbe di certo la meta` di 230V.
--
Franco
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(L. Wittgenstein)
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