accendere le lampade di un faro...

Il giorno Sat, 15 Nov 2003 14:59:52 +0100, "Celsius" ha scritto:

Con una sola lampada è ancora peggio, avresti una Rload a freddo di soli 0.6 Ohm, e una corrente di spunto ancora più elevata.

Conviene provare con un alimentatore a bassa tensione (poche decine di V) e corrente elevata, inserendo inizialmente dei resistori di potenza in serie alla lampada, in modo da far riscaldare un po' il filamento, e poi disinserire progressivamente i resistori.

Luigi ____________________________________________________________

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Luigi C.
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ciao boiler, ho recuperato dalle mie cianfrusaglie questo dimmer

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(penso fosse di una lampada) la bobina antidisturbo non c'e' + (blu; ma questo non e' un problema), poi ho estratto il triac (rosso) volevo vedere da quanto era, ma non c'e' scritto nulla! ora, tu mi hai suggerito di mettere i triac in parallelo, ma come si fa?! quali sono i piedini da collegare? ho pensato di fare un circuito "esterno" al dimmer solo per i triac cosi' posso dissipare meglio il calore (ne faranno molto vero?), domani vado a cercare i triac, vediamo da quanto li hanno e ti faccio sapere... grazie giorgio

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giorgio & errica

Il giorno Sun, 16 Nov 2003 20:36:28 GMT, "giorgio & errica" ha scritto:

Non so cosa possa accadere collegando più triac in parallelo, è una configurazione che in tanti anni non mi è mai capitato di vedere, né su riviste di elettronica né su libri di testo né in apparecchiature commerciali.

Transistor di potenza in parallelo ne ho visti usare, con le dovute precauzioni, ma triac no.

Fossi in te, viste la tensione e le correnti in gioco, mi documenterei meglio prima di tentare l'esperimento.

Forse l'idea di inserire le lampade in serie alla stufetta potrebbe non essere troppo cattiva.

Luigi ____________________________________________________________

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Luigi C.

Mai fatto neanche io. Penso che puoi collegarli come fossero transistor di otenza, senza bisogno pero' delle resistenze. Il triac stacca quando la sinusoide passa dallo zero. L'unico problema potrebbe essere se stacca prima un triac degli altri. Ma con 50Hz di frequenza questo succede solo se usi bobine (quindi non usarne) o se colleghi un triac direttamente e un altro con 600km di cavo (improbabile).

Prova magari prima a costruire un circuito con tre triac di quelli molto economici e poi tiralo fino ai limiti aggiungendo sempre piu' lampadine in parallelo. Vedi come si comporta.

Nion penso che scalderanno poi cosi' tanto. un piccolo dissipatore bastera'. Sul tuo dimmer non mi sembra che ce ne siano.

Ciao Boiler

PS: nel week-end ti mando uno schema elettrico, adesso non posso.

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Boiler

Questo secondo me non e` un problema, tanto li` la corrente e` a livelli molto bassi.

Potrebbero forse esserci dei problemi in accensione. Se uno si accende prima degli altri, tiene la tensione a i capi di tutti al suo valore di conduzione, e non so gli altri scr se si accendono e quanto in fretta con una tensione molto bassa ai loro capi.

L'idea comunque non mi piace!

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Il Sat, 15 Nov 2003 09:12:50 +0000, Franco scrisse:

lo credo bene, se meta' luminosita' = meta' potenza, Veff diventerebbe Veff/sqrt(2). Mentre all'original poster serve (Fourier docet) *mezza semionda*, cioe' , ad es., un SCR acceso a 90 (ad esempio con un comparatore che scatta oltre i 300 V della sinusoide). E un bel filtro per diminuire i disturbi introdotti dall'SCR. E ... eeeeeee se l'SCR s'inceppa ?!?! sono c***i !

ciao.

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AAARRRGH

Veff/sqrt(2).

Se accendi a 90 gradi e prendi mezza semionda, la tensione efficace e` divisa per sqrt(2), non a meta`. Sarebbe come mettere in serie un diodo e prendere una semionda si` e una no.

Per avere meta` tensione efficace, bisogna accendere ancora dopo il triac, direi dalle parti di 114 gradi.

Eh gia` :-)

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Il Mon, 17 Nov 2003 13:27:53 +0000, Franco scrisse:

scusa , senza fare l'analisi di Fourier, se metti un diodo da solo ottieni (resistenza) meta' potenza e quindi V/sqrt(2) , se prendi una semionda si e una no dimezzi ancora la potenza e vai a V/2 .(sempre resistenza per carico eh).

poi in questo circuitino [FIDOCAD] MC 59 30 1 0 200 MC 59 44 0 0 115 MC 59 54 1 0 170 MC 59 55 0 0 260 SA 59 55 MC 84 40 1 1 380 MC 84 22 0 0 900 LI 84 22 31 22 LI 59 30 59 22 LI 84 60 84 64 LI 84 64 31 64 MC 20 22 0 0 070 MC 19 64 0 0 070 SA 59 22

resta da sapere come scegliere R e C affinche Vc=Vdiac dopo 5 ms...

ciao.

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AAARRRGH

completamente;

eh eh, solo perchè siamo in inverno, con il caldo che ha fatto questa estate, con un idea simile avrei preso un vagone di insulti!! ;-)))))

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Marnic

Non avevo capito che volessi prendere da 90 gradi in avanti una semionda si` e una no.

Cut

Scegliere R e C non e` tanto difficile. Invece non e` tanto bello assorbire una componente continua elevata dalla rete :-) Preferisco la soluzione a triac che usa le due semionde partendo da 114 gradi in avanti: cosi` facendo si riduce anche il picco di corrente assorbito.

Ciao

--

Franco

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Franco

Invece non e` tanto bello

....perche?? 8-o

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Luciano

Un perchè potrebbe essere che non tutti i salvavita funzionano in quelle condizioni....... però poi ho il dubbio se funzionano con le due semionde parzializzate.

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Marnic

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