1000 V - 80 A

John ha scritto:

La batteria alimenta un oscillatore - survoltore di tensione. L'uscita di questo va a caricare una batteria di condensatori. Infatti per utilizzarlo, devi premere prima il tasto 'carica', che avvia l'oscillatore, attendere che appaia la scritta 'ready' oppure che si accenda la relativa spia, (fine carica dei condensatori). Quando questi sono carichi, si può effettuare la scarica, cioè si , premono contemporaneamente i due tasti 'scarica' sulle due impugnature, e si mette così in contatto la batteria di condensatori con le piastre di scarica. L'impulso è di tensione elevata, corrente elevata e durata breve. In linea di massima, il principio di funzionamento è questo. Ovviamente lo strumento ed il circuito è molto più complicato.

Luca

Luca - IW1QIF schrieb:

Grazie mille della spiegazione. :-)

Qualche aggiunta folcloristica. Il condsnatore e` da qualche decina di microfarad e viene caricato a tensioni che possono essere anche fino a

Per mettere 200J in un condensatore in 5s (mica si vuole aspettare che il paziente muoia defininitivamente mentre si caricano i condensatori :)), la potenza erogata dalle batterie deve essere almeno di 40W, piu` le perdite dovute al rendimento del circuito. Anche le batterie non se la passano comoda :)

Fra condensatori e pelle del paziente c'e` anche una induttanza ed eventualmente una resistenza perche' la scarica deve essere sinusoidale smorzata.

Tra le aggiunte folcloristiche metterei anche che i fibrillatori hanno a bordo un elettrocardiografo grezzo che, oltre a rilevare un eventuale battito presente, fanno partire la scarica al momento giusto (nel caso dell'utilizzo per togliere la fibrillazione e non solo per far ripartire da un arresto cardiaco). Infatti il cuore è un muscolo che contiene anche il generatore delle scariche di attuazione (fascio di HIS e via dicendo), che senza stimoli esterni continua a battere per un po' (diminuendo da solo il numero dei battiti): il cervelletto manda i segnali di mantenimento o aumento della frequenza cardiaca

Ciao CG

dopo che la mia maledetta motocicletta nuova (cinese), 110 cc, con batteria vuota, e nonostante azionamento a piede (che mi sono rotto quasi un menisco) non si è messa in moto, costandomi inoltre 20 Euro di taxi per non saltare un appuntamento importante, mi sarebbe venuta l'idea di realizzare un 'aggeggio portatile', che potesse stare in uno zainetto, che permette di simulare una batteria per l'accensione, senza dover ricorrere alla manovra a piede.

E' possibile realizzare un aggeggio simile ?

Dopo che ho letto che un defibrillatore portatile puo' generare una scarica di 2000 volt, 80 ampere e 360 joule, non sarebbe possibile costruire un aggeggio simile per far partire una moto ?

Qualcuno qui potrebbe dare dei suggerimenti ??

Grazie

John.

Forse sono io che non capisco... pero' una batteria carica, da motocicletta, non farebbe al caso tuo? E' piccola e compatta e sta agevolmente nello zainetto... I defibrillatori portatili che ho visto tanto piccoli non sono, stanno in uno zainetto ma mica te li porti sempre in giro.

Senno' uno starter-avviatore che esiste gia', anche se e' fatto per veicoli con batteria a 12v. Cerca avviatore portatile su google.

John:

Obbelìn, ma anche qui vieni a menarlo con le tue idee bislacche?

Cosa ti avevamo detto riguardo alla moto cinese? Chiedi consigli e poi li ignori. Davvero ti fa così piacere far perder tempo alla gente?

F. Bertolazzi schrieb:

Belin, ma anche qui ti ci trovo ??

Okay. Mi disabbono subito.

Finora, a parte lo starter, sono contentissimo della mia motoretta.

Quando decidi di suicidarti, fammelo sapere, che mi riabbono a questo NG.

John:

Frequento solo 4 NG. E tu?

Guarda che non sono io quello con serissimi problemi economici, almeno per ora...

per chi fosse interessato, ne stiamo parlando anche su it.scienza.medicina

per quel che invece riguarda l'uso di un defibrillatore modificato (?) per la motocicletta direi che =E8 del tutto fuori luogo e cmq quando vedrai il costo di un DAE cambierai idea da solo!

-ice-