Uso pinza amperometrica

Ciao a tutti, ho acquistato un pinza amperometrica e l'ho provata su un cavo delle luminarie natalizie alimentato a 220 volt.

E' strano:

Imposto la scala 200 A Alternata.

Con l'hold non inserito ho una lettura di 98,9 ma non so cosa sia. Con l'hold inserito ho una lettura che scende fino a 0.

E' guasta la pinza o sono io che non so utilizzarla ?

Grazie per tutte le eventuali risposte che mi vogliate dare

Buone feste a tutti.

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Ginger
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"Ginger" ha scritto nel messaggio news:hh9qrb$n3a$ snipped-for-privacy@nnrp-beta.newsland.it...

200A mi sembra un pò tantino x le luci di Natale....

Hold serve per bloccare la lettura attualmente visualizzata sul display.

Per effettuare una misura, devi prendere solo uno dei 2 fili che compongono il cavo. Se li prendi entrambi (e non hai dispersioni), la lettura sarà zero.

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Roberto P.

Non ha scale piu' basse? Una luminaria consuma pochi decimi di ampere al massimo, una pinza da 200A potrebbe non vedere niente.

La misura si dovrebbe fare a hold disinserito. Se misuri a vuoto (senza cavo nella pinza) deve comunque dare zero. Questo e' fondamentale: la misura va fatta su di UN SOLO CONDUTTORE alla volta, se la fai sul cavo a due conduttori ti da' zero (la corrente che esce si sottrae a quella che entra). Credo che si possano fare misure a sottrazione (se, per esempio, misuri il cavo che porta corrente a due lampadine in parallelo, una da

50W e una da 100W, e contemporaneamente metti nella pinza il cavo in uscita dalla lampadina da 50W, dovresti poter vedere il valore della corrente totale in entrata meno il valore della corrente in uscita della lampadina da 50W, quindi il valore letto dalla pinza dovrebbe essere il valore della sola corrente che attraversa la lampadina da 100W; pero' questo esperimento non l'ho mai fatto in realta'.
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Arrangiologo

Arrangiologo ha scritto:

No. Le 2 scale sono 200 e 1000

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Ginger

Se la luminaria e' da 10W (per esempio) consuma (10/220=) 0,045A. Se la pinza non ha almeno due decimali la misura sara' zero virgola zero.

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Arrangiologo

Kirchhoff ti stringerebbe la mano! Devi solo stare attento a far passare il secondo conduttore (verso della corrente discorde) nel modo giusto in modo che avvenga una sottrazione e non una addizzione.

Piccio.

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Piccio

A meno di non avvolgere 100 spire nella pinza! :)

Piccio.

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Piccio

Credevo mi stessi prendendo in giro, invece e' proprio cosi', ho fatto la prova! Vabbe' che due righe prima avevo scritto che la corrente che esce si sottrae a quella che entra (il che era gia' accertato), me la dovevo aspettare. Immagino che succeda cosi' perche' la lunghezza d'onda e' cosi' alta che il percorso della corrente attraverso il carico e' irrilevante e si puo' ragionare come se si fosse in continua, o sto sparando c++++++?

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Arrangiologo

cut...

Pi=F9 semplicemente si sommano vettorialmente i campi elettromagnetici generati dal passaggio delle correnti nei conduttori. Non importa la frequenza se non per la banda passante del sensore (in genere un Hall inserito nel traferro della pinza). E' importante lo sfasamento corrente-tensione (carichi reattivi) e la direzione. In fin dei conti, un solenoide =E8 composto da tante spire per produrre N volte il campo magnetico che potrebbe essere prodotto da una singola spira. Infatti si parla di concatenazione. Un solo conduttore percosrso da 100A produce attorno a s=E8 lo stesso campo magnetico di 100 conduttori paralleli adiacenti percorsi da 1A. I 100 conduttori potrebbero essere il medesimo cavo che ritransita per lo stesso tratto 100 volte percorso da 1A. In pratica, le spire. Per questo per aumentare la sensibilit=E0 di una pinza amperometrica si possono avvolgere N spire: basta poi dividere la lettura per N.

Piccio.

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Piccio

Mi sembra un sistema utile, almeno per misure su carichi resistivi a frequenza di rete. Anche la dritta di aumentare il numero di spire e' da ricordare. Grazie anche per tutte le altre spiegazioni, ti leggo sempre con piacere.

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Arrangiologo

cut...

Sei sicuro? mi chiedevo poiche il campo prodotto da una spira (al suo interno) e' maggiore di quello del fili rettilineo le cose non mi tornano... ma se dici di aver provato non metto in dubbio la pratica. ciaogiorgio

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Giorgio Padoan

Hai sempre una spira... pensaci ;-)

Boiler

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Boiler

"Boiler" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

OK ma la "spira" e' molto ampia e quindi il campo sull'amperometro rimane in prima approssimazione quello del filo rettilineo, cioe' il resto della "spira" e' tanto lontano da dare contributo trascurabile per cui la cosa non mi torna... Boh meglio ripensarci a mente fresca.

giorgio

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Giorgio Padoan

Pensa alla legge di Biot-Savart: un pezzetto di conduttore lungo ds genera il campo B = mu * i / (2*pi * r) ds

Dipende quindi solo dalla corrente che scorre nel conduttore e dalla distanza da esso.

Per avere il campo totale dobbiamo integrare su s.

Integrando su s facciamo una somma dei campi dovuti a tutti i pezzetti di conduttore.

Detto brutalmente: in una spira normale avremo pochi contributi ma intensi, in una spira enorme molti contributi di bassissimo valore.

La somma sarà uguale.

Boiler

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Boiler

Boiler:

Nemo ad impossibilia tenetur. Poi ve la spiega lowcost.

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F. Bertolazzi

"Boiler" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

Mi sembra che dimentichi l'attenuazione del campo che va con 1/r2 dove r e' la distanza tra il punto di misura ed il tratto ds. Prendi le formule relative al campo all'interno della spira vedrai che dipendono dalla sua misura, quindi l'integrale che nomini non e' indipendente dalla geometria della spira del cavo singolo che passa sotto l'amperometro. Si potrebbe pensare che misuri in realta' il flusso di B vect sulla sua superficie chiusa attraversata dai cavi. Allora dalla legge di Ampere il flusso totale (integrale) Bvect*dS sulla superficie chiusa = mu*(Sommatoria delle I che attraversnano la superficie)

ciao giorgio

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Giorgio Padoan

Immaginati due spire circolari e misuriamo il campo nel centro del cerchio descritto dalla spira (in questo modo tutti i termini sono di pari valore e ci evitiamo l'integrale che si trasforma in una semplice somma).

La prima spira ha raggio r e diametro D. Dividiamo il diametro D in N "elementi di corrente" lunghi ds.

In centro avremo N * mu * i / (2*pi * r) ds

La seconda spira ha raggio doppio (2r) e quindi anche il diametro raddoppia a 2D. Il diametro, per ottenere ancora pezzetti lunghi ds, va ora divino in

2N elementi.

La somma in centro è

2N * mu * i / (2*pi * 2r) ds

Lasciamo al lettore il compito di dimostrare che i due valori sono uguali.

Boiler

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Boiler

Giorgio Padoan ha scritto:

Mi correggo, si tratta dell'integrale sulla linea chiusa L del campo B vect prodotto scalare col la dl vect della linea L. Questo integerale coincide con ls sommstoria delle correnti che aattraversano L.

ciao giorgio

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Giorgio Padoan

"Boiler" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

La legge di Biot e Savart e' un po' diversa:

B=mu*I* dL(vect) X ur(vect)/4PI * r2

Dove dL e' il tratto di filo percorso da I preso in considerazione, X e' il prodotto vettoriale e ur(vect) e' il versore di r.. Tu stai usando quella relativa al fili rettilineo, che e' differente. Cmq il campo al centro di una spira vale, integrando la precedente vale: mI/2r.

ciao giorgio

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Giorgio Padoan

La pinza amperometrica non misura il campo. Misura la corrente necessaria ad annullare il campo. Non =E8 la stessa cosa. Un toroide pi=F9 o meno permeabile, infilato da una corrente di eccitazione, cattura pi=F9 o meno flusso e quindi genera, in una spira di misura aperta avvolta sul toroide, pi=F9 o meno fem. Aumentando la permeabilit=E0 la fem continua ad aumentare. Mettendo una spira di misura in corto su un toroide con permeabilit=E0 "abbastanza" alta, il flusso nel toroide tende a zero e la corrente nella spira di misura tende ad essere uguale a quella di eccitazione. Aumentando la permeabilit=E0, superato "l'abbastanza", la corrente nella spira di misura non aumenta pi=F9 (tende al rapporto unitario).

Ciao.

lucky

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lucky

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