Puoi chiarire il concetto, per cortesia? Poich=E8 il produttore lo etichetta come: "trasformatore elettronico, protezione corto circuito, input 220/240V 50/60Hz, output 12V carico min 35w, max 100w, carico resistivo", e dato che il fornitore lo vende come trasformatore per lampade alogene BT, secondo te, se non =E8 un trasformatore, cos'altro potrebbe essere?
Quindi un'alimentatore switching, mi pare di capire. Comunque, il fatto che oramai di "trasformatori", nel senso di "riduttori di tensione" per usi domestici, se ne vedano sempre meno, si riduce per un normale consumatore a questione pi=F9 che altro lessicale. Se alla lampada che ci devo collegare poco importa come lo chiamiamo, direi che va bene cos=EC.
Sul molto rustico posso essere totalmente d'accordo: ho aperto quello bruciato e, confrontandolo con quello dei notebook, siamo a zero tituli.
Non lo classificherei come alimentatore in senso proprio visto che in genere questi cosi non sono regolati. Se vedi la forma d'onda in uscita vedi addirittura che nemmeno il 50 hz e' filtrato (e' solo raddrizzato).
Tecnicamente *e'* un trasformatore, abbastanza piccolo.
Lo si fa auto-oscillare, ad alta frequenza, proprio per ridurre l'ingombro del trasformatore. In genere sui usano dei trasformatori toroidali a traferro distribuito.
"Tomaso Ferrando" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@z19g2000vbe.googlegroups.com... On 11 Giu, 19:36, maitre Aliboron wrote: Tommaso, devo dire che resto un po' stupito. Di solito sei sempre così preciso e puntiglioso, anche se un po' irritante con il tuo atteggiamento da checca isterica saputella....
Questo è vero, ma nessuno dei due è il caso dei trasformatori elettronici per alimentazione di lampade alogene. Ma hai mai guardato cosa c'è in uscita? Oppure, li hai mai smontati? Comunque dai un'occhiata a questo link e trovi pure uno schema e un po' di forme d'onda
formatting link
Quindi, raddrzzatore sull'ingresso di rete, mezzo ponte autoscillante e trasformatore in alta frequenza accoppiato in ac senza alcun "trattamento" fra il secondario del trasformatore e l'uscita. Ergo uscita in AC, in DC i traformatori non funzionano granchè bene.
Ma quando mai! Su tutti quelli che ho visto l'uscita è a tutti gli effetti in alternata
Magari.... Purtroppo la fisica non lo consente, Magari la metafisica sì.
Vedi sopra. Please informarsi prima di affermare sicure affermazioni
Semplici miracoli dell'elettronica. Ha fatto parecchi passi avanti negli ultimi decenni ed è un bel pezzetto che non vedo progetti di aggeggi elettrici/elettronici basati sulla ferrorisonanza. Bei tempi.... (forse perchè avevo una trentina d'anni in meno?)
No, più semplicemente polvere di materiale ferromagnetico impastato con materiale amorfo, sempre in polvere, in proporzione dipendente dalla permeabilità e dal "traferro" desiderato, il tutto impastato ben bene e pressato in forma toroidale. Volendo è comunque possibile praticare un taglio in un nucleo toroidale per aggiungere del traferro, ma è un operazione veramente poco pratica.
Si', ho scritto "uscita" ma intendevo a quella in ingresso al mezzo ponte. Se ci fosse la componente DC ovviamete il nucleo saturerebbe subito, ma comunque nel mezzo ponte i condensatori sul ramo H non permettono un DC bias.
Infatti dicono di tenere corti i fili di collegamento alla lampada, altrimenti l'induttanza provoca forti cadute di tensione. Per avere una bassa induttanza i fili che vanno alla lampada devono stare il più possibile vicini fra loro.
E' quel ponte americano che crollo' nel fiume a causa del vento subito dopo l'inaugurazione?
Per tutto il resto affermo la mia impossibilità a dare un contributo in quanto sono in grado di ragionare, ed è un mio limite, credo, solo con uno schema elettrico davanti agli occhi.
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