potenza trasformatore

ho un trasformatore di potenza sconosciuta (la tensione =E8 ovviamente=20 facilmente misurabile)

ho provato con un tester (trueRMS) e un oscilloscopio digitale a=20 misurare la tensione erogata in funzione della corrente (con un carico=20 variabile) ho provato fino a 3A di carico e il grafico sembra abbastanza lineare

il trasformatore si comporta come un generatore da 20V con in serie=20 un'impedenza di circa 1 ohm (la resistenza in continua =E8 di circa 0.5=20 ohm) che tende a salire leggermente (circa 10%) a 3A

questo significa che almeno fino ai 3A che ho testato posso essere sicuro= ? come dovrebbe comportarsi il trasformatore se il carico fosse=20 eccessivo? La sinusoide all'oscilloscopio apparirebbe deformata? Il rapporto tra la tensione e la corrente (efficace) non sarebbe pi=F9=20 lineare?

grazie

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1
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Il 08/05/2012 18:51, not1xor1 ha scritto:

Non sono esperto ma credo suo modo per dirci che stiamo esagerando sia la produzione di calore....quando non ci "tieni la mano sopra" è troppo. Inoltre conta che solitamente sono dimensionati per circa 2-3 ampere al mmq

Ciao

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marco-a75

Il 08/05/2012 19:48, marco-a75 ha scritto:

Mi riferisco agli avvolgimenti.

Ciao

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marco-a75
[CUT]

Ok! hai ricavato la resistenza in serie ad un ipotetico generatore ideale.

No! dovresti controllare l'incremento di temperatura, incrementando la corrente assorbita stai incrementando la potenza dissipata dal trasformatore.

Se il nucleo del materiale ferroso va in saturazione, la sinusode viene rasata. Se c'è un trasferro, ovvero uno spazio nel circuito magnetico formato da aria o materiale non ferromagnetico, la cresta della sinusoide semplicemente si deforma.

Bo! (nel senso che qui mi sono perso)

La potenza (massima) di un trasformatore in linea generale è legata alla sezione del nucleo magnetico per la permeabilità magnetica (limite di magnetizzazione del materiale di cui è composto il nucleo a una determinata frequenza per i ferromagnetici), dalla appropriata sezione o conducibilità del conduttore che forma gli avvolgimenti elettrici e in ultima analisi dalla possibilità che l'insieme "trasformatore" possa dissipare (mantenere un adeguato equilibrio termico) la potenza elettrica persa (rendimento elettrico generale) per effetto Joule sul conduttore e perdite per correnti di Foucault nel materiale del nucleo(comunque sempre Joule). Spero ci sia un più autorevole risposta da parte degli specialisti del forum. Ciao

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Giovanni1958

Ciao scusami per la risposta scarsamente suffragata da argomentazioni ma la potenza di un trasformatore in generale se non sia ha nessun dato di targa la si stima dalle dimensioni del pacco ferromagetico (il nucleo su cui sono avvolti i due o piu avvolgimenti. C'=E8 una correlazione ...la trovi sicuramente in rete... che dato un valore medio del campo magnetico "B" e la sezione del nucleo ti da la potenza del trasformatore.

Ciao, Max

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Max

"not1xor1" ha scritto nel messaggio news:4fa94f03$0$1379$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

Copio e incollo una vecchia discussione:

"> Un metodo approssimato e' pesare il trasformatore (peso in grammi) e

L'esponente e` 0.84: non tutti i browser lo mostrano correttamente. Mi pare di conoscerla quella formula.

Altro modo ancora e` di misurare le dimensioni della colonna centrale su cui sono avvolti gli avvolgimenti. L'area della sezione centrale in centimetri quadri, ancora elevata al quadrato da` una stima della potenza apparente del trasformatore.

Oppure si misura il diametro dei fili del secondario e si fa una stima della corrente che ci puo` passare: si va dai 3 A/mm^2 per trasformatori grandi, a 5 A/mm^ per trasformatori piu` piccoli.

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen. (L. Wittgenstein)"

e ancora:

"Fabiolo wrote:

Puoi misurare la sezione del nucleo interno del trasformatore. Praticamente moltiplichi la larghezza del pacco di lamierini per la larghezza del nucleo interno

Poi moltiplichi questa sezione al quadrato e ottieni la potenza in watt. A questo valore togli un 10-20 % per sicurezza. Tutti i calcoli sono in centimetri"

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G.F.

grazie per la risposta

Il 08/05/2012 20:43, G.F. ha scritto:

e

i un

quindi con gli 811g del trasformatore ci starebbero 60VA per=F2 ho un altro trasformatore (tutta roba di oltre 30 anni fa) con=20 stampato sopra 150W (non VA) che pesa 2955g mentre dovrebbero bastare=20 circa 1700g secondo la formula...

u

e qui vengono circa 40VA

i

con una via di mezzo (4A/mm=B2) vengono ancora circa 60VA quindi direi che posso restare sui 2A per andare sul sicuro e=20 spingermi fino a 3A per tempi brevi...

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1

ringrazio tutti per le risposte

--
bye
!(!1|1)
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not1xor1

grazie per la risposta

Il 08/05/2012 20:15, Giovanni1958 ha scritto:

uro?

ente

non sembrava caldo, ma non =E8 stato sotto carico a lungo...

de

pensavo di non ricavare pi=F9 di 2A e di vedere gi=E0 qualche deformazion= e=20 a 3A, ma non si vedono deformazioni (anche se con un rigol economico=20 non =E8 che si pu=F2 vedere poi tanto)

in altre parole mi chiedevo se per la saturazione del nucleo (e in=20 misura molto inferiore per l'aumento di resistivit=E0 dovuto alla=20 temperatura) l'impedenza in serie al generatore ideale non dovesse=20 aumentare

ovvero tracciando un grafico, tensione sulle ordinate e corrente sulle=20 ascisse, questo sarebbe lineare solo nella parte iniziale per poi=20 curvare sempre pi=F9 rapidamente verso il basso

avevo gi=E0 letto da qualche parte tempo fa del metodo della sezione del =

nucleo (da cui avevo ricavato circa 40VA) per cui mi aspettavo di=20 vedere gi=E0 qualche deformazione a 3A e una non linearit=E0 maggiore del= =20

5-10% da me riscontrato (le fluttuazioni dei 230VAC non permettono=20 misure molto precise)

insomma mi chiedevo se fosse possibile farsi un'idea approssimativa=20 della potenza da queste misure

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1

Il 09/05/2012 07:05, not1xor1 ha scritto:

interessanti anche per me... ho una dozzina di trasformatori 220->12 a cui devo ancora trovare un uso e questo (i trasformatori, dico) =E8 uno dei tanti argomenti su cui so molto poco.

--=20 "Tesoro, ora che sto per morire devo confessarti che ti ho tradita con la tua migliore amica" "Non agitarti amore, lascia che il veleno faccia il suo effetto"

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Archaeopteryx

not1xor1 :

Se ho ben capito, la limitazione ha due scopi: evitare che il traferro si saturi ed evitare che il tutto si fonda. Hai un oscilloscopio e hai la mano da metterci sopra, lascialo acceso dieci minuti: se vedi che si deforma l'onda o se senti che scotta vuol dire che hai esagerato, altrimenti aumenta la corrente e aspetta altri dieci minuti.

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Francesco Potortì

"not1xor1" ha scritto nel messaggio news:4fa9ff5b$0$1392$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

Ho visto che i calcoli non ti tornano molto. Preciso e ribadisco che le informazioni che ti ho dato non sono mie, sono di una vecchia discussione altrui. Di mio posso darti solo uno spunto, che potrebbe essere utile: sfoglia qualche catalogo di trasformatori e confrontali col tuo. A parità di caratteristiche (peso, dimensioni, tensioni) potresti individuarne all'incirca la potenza.

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G.F.

La potenza di un trasformatore è, indicativamente, il quadrato della sezione del nucleo (il quadrato della superficie della colonna centrale).

Ciao Gianluca

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LAB

Il 09/05/2012 14:25, G.F. ha scritto:

ne

se i calcoli sono cos=EC discordanti (tra sezione del nucleo, sezione=20 del filo, peso) pu=F2 semplicemente indicare che il trasformatore =E8=20 dimensionato male

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1

Se è cinese quasi sicuramente è dimensionato al limite estremo!(si posa un moscerino e si brucia per alterata/ridotta convezione d'aria) Se il prodotto è tedesco, devi rifarti ai calcoli teorici scorporando 50% di margine. Nel resto del mondo, viene sovradimensionato ampliamente (per non aver fastidi). Comunque, guarda che le dimensioni/sezione e il peso sono influenzati moltissimo dalla qualità del pacco lamellare(acciaio al silicio a grani orientati o altre amenità analoghe) ciò comporta che i dati che puoi ricavare sono solo indicativi e soggetti ad ampie discrepanze. La sezione del rame deve essere adeguata alla corrente in gioco ma anch'essa è solo indicativa. I trasformatori sono macchine che nel dominio delle potenze sono molto flessibili tant'è vero che un trasformatore da 1Kw può tranquillamente erogare un solo watt. Il limite è dato da quanto può perdere in rendimento prima di bruciare.Da cui la prova dovrebbe essere la misura del rendimento. Ciao

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Giovanni1958

Il 09/05/2012 21:36, Giovanni1958 ha scritto:

del

nsionato

posa un

=E8 roba di oltre 30 anni fa di cui non ricordo la provenienza...=20 sicuramente italiana... e gli italiani non sono secondi a nessuno a tirare bidoni

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1

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