trasformatore elettronico

mi avanza un trasformatore elettronico per lampade alogene 12V da 100W max e' possibile utilizzarlo per alimentare una autoradio ? da quel che ho capito, l'oggetto necessita di un carico resistivo per funzionare, e sui dati e' anche riportato 35W min. immagino che l'uscita di questi *cosi* sia in alternata ad alta frequenza, quindi che circuito posso mettere in uscita per avere 13,8 V continui ?

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John Smith
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Immagini bene. Un tempo lavoravo per una ditta che costruiva questi cosi.

Prova con una grossa capacita', ma non ti garantisco che funzioni. In genere questi cosi sono fatti esclusivamente per un carico fortemente resistivo.

Un altro dettaglio che quasi dimenticavo: questi cosi non sono stabilizzati. Mettendo la capacita' ho come l'impressione che l'uscita schizza in alto ad un valore difficilmente controllabile. Se non ricordo male non filtrano nemmeno i 50Hz dell'alternata (in uscita dovresti vedere delle semionde a 100Hz modulate dall'alta frequenza).

maitre Aliboron.

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maitre Aliboron

Oltre al condensatore ci vuole un ponte fatto con diodi schottky;-)

mandi

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cabernet berto

"John Smith" ha scritto nel messaggio news:UhcEn.54576$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Lascia perdere, lavorano ad alta frequenza sulla pulsante a 50Hz, in pratica c'è un ponte di diodi, due transistor di potenza che autooscillano su un trasformatorino toroidale a frequenza elevata, vanno bene giusto per le lampade alogene. Un alimentatore vero da 100W costa almeno da 5 a 10 volte quel coso li, un motivo ci sarà:-))) ciao Rusty

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Rusty

Con un duplicatore composto da due diodi Schottky e due condensatori ho realizzato un alimentatore a 24V per il saldatore.

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Gianluca
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LAB

On Wed, 05 May 2010 11:05:24 GMT, "John Smith" wrote: snipped-for-privacy@riex.net

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Er

Ciao L'amico Bertoli Marco, pare abbia trovato il sistema per utilizzare l'elettronica delle lampade a basso consumo , con quello scopo,, dopo averne bruciato diverse(come ho fatto io !!!).

Giorgio

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giorgiomontaguti

Il 07/05/2010 9.48, giorgiomontaguti ha scritto:

ciao! hai qualche link di riferimento? ciao

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Paolo Squaratti

Solo quello con gli schemi di alcune lampade, cosa ti interessa esattamente?

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mandi

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cabernet berto

Il 10/05/2010 19.39, cabernet berto ha scritto:

Sarebbe interessante utilizzare l'elettronica delle lampade a basso consumo esaurite per alimentare qualcosa... :) ciao

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Paolo Squaratti

Ciao Ha avvolto poche spire sulla induttanza (non sul torello) ,infilandole una ad una sul rocchetto della ferrite, poi ha cortocircuitato i pin che andavano alle estremita' della lampada. L'avvolgimentino aggiunto l'ha chiuso su pochi ohm e ne ha tirato fuori una potenza non indifferente. Invece del corto io avevo tentato con vari condensatori.... ed ero riuscito benissimo.... a bruciare tutto !!! Per una questione di privacy non metto l'username di Marco, ma lo troverai certamente .

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

Dagli esperimenti che ho fatto (con il supporto di giorgiomontaguti) sono praticamente degli alimentatori simili ai trasformatori elettronici per le lampade alogene, l'uscita e' alternata a onda quadra a frequenza che va dai 30 ai 50kHz, la tensione e' piuttosto stabile nel passare da vuoto a carico. La modifica: Prendiamo a esempio uno schema qualsiasi nel link che ti ho indicato, a destra noti il tubo fluorescente con le due coppie di filamenti, noti un "filo che arriva" dall'elettronica, un condensatore (o due con PTC) che unisce in serie un filamento con l'altro, e un "filo che ritorna" all'elettronica. Eliminiamo il tubo e uniamo il "filo che arriva" con il "filo che ritorna", i condensatori e PTC che mettono in serie i filamenti non ti servono piu' e li puoi recuperare. Ora il circuito se alimentato funziona (senza esplodere :-) e a vuoto consuma circa 1W, puoi assorbire anche una potenza superiore alla potenza dichiarata dalla lampada. Ora pero' devi decidere come vuoi prelevare la corrente/tensione.

O sfruttando lo spazio presente nell'induttore a forma di trasformatore (non il toroide con poche spire) avvolgi le necessarie spire (circa 1 spira/Vpp) in filo smaltato sopra quelle presenti.

Oppure ti colleghi in serie al "filo che arriva" con il "filo che ritorna" ottenendo una corrente di circa 350mA, questa cosa credo sia utile solo nel caso si voglia alimentare dei led, ad es.: mettendone

10 in parallelo ognuno sara' attraversato da 35mA. In questo caso il circuito e' quasi un generatore di corrente e la tensione si adatta al carico, salendo con la tensione a 100V la corrente si riduce a circa 200mA, purtroppo la forma d'onda della corrente e' particolare e per conoscere il valore efficace bisogna guardarla volta per volta con l'oscilloscopio.

Chiaramente e' necessario utilizzare un ponte fatto con diodi fast + eventuale condensatore di livellamento come un qualsiasi switching. Purtroppo lo spazio per avvolgere ulteriori le spire e' poco e un giro di nastro isolante per separare il nuovo secondario dal avvolgimento collegato alla rete non sempre ci sta, in questo caso meglio non portare all'esterno parti collegate al circuito (spinotti ecc.).

Al momento non mi viene in mente altro, casomai chiedi.

mandi

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cabernet berto

Il 11/05/2010 19.56, cabernet berto ha scritto:

Interessante, adesso faccio un sondaggio in ufficio tra chi ha lampade da buttare e proverò a fare qualche esperimento...

Mi fanno solo paura i led in parallelo... come fai ad essere sicuro che si suddividano equamente la corrente?

ok, grazie :)

ciao

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Paolo _-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_
"Non discutere mai con un idiota, prima ti porta al suo livello e poi
ti batte con l'esperienza"
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Paolo Squaratti

Ciao La ragione per la quale io bruciavo tutto deve essere questa: i transistor vedono una L (quella della induttanza ) in serie col condensatore che avevo messo io. Alla frequenza di risonanza di questi due componenti, resta solo la resistenza dell'induttanza, cioe' quasi un corto circuito .. e i transistor ..non gradiscono !! Mentre col corto resta la reattanza dell'induttore , che e' un carico alto , soppostabile benissimo dai transistor. Naturalmente le spire aggiunte, chiuse su una R, si comportano come un trasformatore, riportando ai transistor la R moltiplicata per il quadrato del rapporto spire . Quindi bisogna ..non easagerare ...

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

Collegandoci una resistenzina in serie ;-)

Ho fatto una ulteriore prova, se dopo il ponte collego un condensatore da almeno 100uF, meglio low esr, la tensione diventa continua, la corrente pure e si riesce a misurare con un normale tester. Nel mio caso con carico da 11V la corrente e' triangolare con il picco a 400mA, con il condensatore diventa continua a 200mA (con 47uF si vede un piccolo picco fino 260mA), frequenza 47kHz. Direi che si comporta proprio come un generatore di corrente.

Prego:-)

mandi

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cabernet berto

Durante l'esperimento di cui sopra ho provato a cambiare i due condensatori su cui va a chiudersi l'induttore, in origine sono da

100n, li ho messi da 47n, la meta', risultato? non e' cambiato nulla di nulla (solo l'assorbimento e' aumentato di 0.5mA. Boh! tu come lo spiegheresti?

mandi

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cabernet berto

Ciao I condensatori sia da 100n che da47n comportano una frequenza di risonanza molto bassa ,troppo lontana da quella propria dell'oscillatore, per cui l'oscillatore non vede piu' la sola R dell'induttore.. Coi condensatori che usavo io (2n ) invece il fenomeno si verificava...e si bruciava tutto !!!. Comunque hai ottenuto un generatore di tensione, abbastanza costante, non un generatore di corrente costante.

Giorgio

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giorgiomontaguti

n
i
o

Mi fido :-p

Dipende, collegando il carico in serie all'induttore, il circuito si comporta da generatore di corrente (mai parlato di corrente costante), collegandosi sul secondario aggiunto sull'impedenza, il circuito si comporta come generatore di tensione.

Ho ordinato 4 led da 325000 mcd per provare a fare una lampada a led, uno per buco da dove uscivano i tubi fluorescenti, stiamo a vedere :-)

mandi

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cabernet berto

Ciao Fammi sapere e anche se il tuo sistema del corto ,funziona su tutte le ettroniche che hai provato Il sitema invece di uscire in serie all'induttore, quindi sotto rete...non mi piace affatto ..per via del grande rispetto che ho per la RETE 220 V !!!

Giorgio

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giorgiomontaguti

Posso dire che funziona su tutte, ce ne sono due tipi: Con torello che comanda i transistor. Con induttore a presa intermedia che con un circuito piu' complicato comanda i MOS.

Per prelevare una tensione aggiungendo un secondario i migliori sono quelli a mos perche a vuoto consumano 0,5mA contro i 2,5-3,5mA di quelli a torello. Non sempre pero' quelli a mos hanno l'induttore "esposto" in modo da poter aggiungere spire.

Per questo l'utilizzo mi sembra sensato solo per alimentare i led di una lampada, il tutto resta protetto dentro il guscio della lampada.

mandi

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cabernet berto

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