Scarica di un condensatore

rondine wrote in news: snipped-for-privacy@googlegroups.com:

Ti suggerisco un altro problema:

hai un condensatore C caricato alla tensione V. Quindi Q=CV E=(1/2)CV^2 una volta carico, viene rimosso l'alimentazione. Idealizza pure il tutto.

la distanza tra le armature.

Cosa avviene a Q, V ed E?

Ciao, AleX

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AleX
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Ma per favoree!!! ..Si potesse chiudere il circuito del condensatore su di una resistenza nul la e nessuna induttanza, l' energia elettrica tra le armature Q*Veff scaricando eguaglierebbe l' ene rgia del campo elettrico (1/2)*C*V^2

mettendo in serie una resistenza questa trasformerebbe in calore una parte dell' Energia = R*Q^2

tale che [(1/2)*C*V^2]-{(R*Q^2)+[Q*(V-VR)eff]}=0

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rondine

Ma per favore!!! o contestate il simulatore e non me, correggendo le formul e che ho messo, o mettete una vostra prova pratica su youtube dimostrando com e non funziona con le misure!

..Si potesse chiudere il circuito del condensatore su di una resistenza nul la e nessuna induttanza, l' energia elettrica tra le armature Q*Veff scaricando eguaglierebbe l' ene rgia del campo elettrico (1/2)*C*V^2

mettendo in serie una resistenza questa trasformerebbe in calore una parte dell' Energia = R*Q^2

tale che [(1/2)*C*V^2]-{(R*Q^2)+[Q*(V-VR)eff]}=0

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rondine

Ma per favoreee!!! semmai contestate il simulatore e non me, correggendo la formula che ho messo, o meglio mettete un montaggio con le misure che non vi tornano su youtube!

mettendo in serie una resistenza questa trasformerebbe in calore una parte dell' Energia = R*Q^2

tale che [(1/2)*C*V^2]-{(R*Q^2)+[Q*(V-VR)eff]}=0

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rondine

i3HEV, mario ha scritto:

Si tratta di un fraintendimento abbastanza comune... Ad es., una persona si sposta da Roma a Napoli stando seduta a bordo di una carrozza ferroviaria, considera:

1) lo spostamento della persona nel riferimento del treno 2) lo spostamento della persona nel riferimento della Terra.

I 2 spostamenti sono uguali?

Non e' questo il punto.

Premesso che sia in RR che in Meccanica Classica l'energia totale di un sistema fisico isolato si conserva (e' appunto l'enunciato del Principio di conservazione dell'energia), e che non so come *tu* definisca quella che chiami massa-energia, comunque in RR la massa (definita, come correntemente in Fisica, come invariante associato all'energia totale di un sistema nel riferimento in cui la quantita' di moto totale e' nulla) in generale non si conserva.

...

Certamente l'energia cambiera' in generale al cambiare del riferimento, ma cio' accade anche per la velocita', la quantita' di moto, il momento angolare, il lavoro di una forza, la corrente elettrica, la differenza di potenziale elettrico, le componenti del campo elettromagnetico e chi piu' ne ha piu' ne metta... Quelli sopra sono tutti esempi di grandezze fisiche, al pari dell'energia.

A seconda dei casi una data grandezza fisica si puo' misurare in modo diretto oppure in modo indiretto (nell'esempio che fai sopra si tratta di una misura indiretta di energia), ma cio' non ha *alcuna* conseguenza riguardo allo stato in Fisica della data grandezza. Tanto per dire, niente vieterebbe di misurare *direttamente* l'energia cinetica di un'automobile in moto facendola cadere in una vasca di acqua termicamente isolata e misurando il conseguente aumento di temperatura dell'acqua, questa sarebbe una misura diretta di energia effettuata utilizzando uno strumento tarato (di fatto un calorimetro su grande scala).

Ciao

--
Giorgio Bibbiani
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Giorgio Bibbiani

..Guardate con questa credo di mettervi una simulazione che si salda in 5 m inuti, dovrete spiegare i risultati ottenuti in pratica a confronto con que lli del simulatore, spigando con le formule, mettendo pure i componenti mig liori che avete ..e se ne esce!!!

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rondine

Ho scritto:

Rileggendo mi accorgo che devo completare quest'affermazione imprecisa: quanto sopra vale nell'ipotesi che *esista* un riferimento in cui la q.d.m. totale del sistema sia nulla, se questo riferimento non esiste allora si da' una definizione di massa piu' generale che comprende la precedente come caso particolare, come invariante associato al quadrato del quadrimomento totale.

Ciao

--
Giorgio Bibbiani
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Giorgio Bibbiani

Il 19/10/2016 23:23, rondine ha scritto:

e come credi che funzionano gli IC charge pump regolati (non quelli che moltiplicano o dividono o invertono Vin * un intero) ?

avevo pure postato il link all'articolo che era intitolato proprio: "DC-DC Conversion Without Inductors"

postato nell'altro thread, e leggi cosa scrive nel paragrafo Calculating Charge-Pump Power Dissipation

--
bye 
!(!1|1)
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not1xor1

i tempi di Marco polo

Ovvia! per tirare le conclusioni davanti al circuito pratico montato misura to e confrontato con la simulazione e le formule, dovrebbe stare a me! ..io che ho messo il tutto da saldare, compreso il saldatore nelle scatole coi topi in cantina

..un ' anima buona che ha strumenti e transistor a portata di mano, che mi dicesse

..ma quelli erano i tempi di quando i giovani non venivano incentivati dal sistema, ma lo rifiutavano

po su internet, come a casa mia ho una colonia di gatti randagi da sfamare, e finora mi ha dato delle belle soddisfazioni ed a tuttt' oggi mi ritrovo c ircondato da a'mici dovunque vada a passare du minuti di post

pensate un po.. che anche nei siti di culinaria mi seguono i gatti per trip pa

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rondine

rondine wrote in news: snipped-for-privacy@googlegroups.com:

Se ne esce da cosa?

in quello schema mica ci sono resistenze nulle...

vuoi sapere se un circuito reale di quel tipo si comporta come nella simulazione?

Oppure vuoi sapere cosa avviene nel caso "ideale" ?

Ciao, AleX

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AleX

se trovi 5 minuti prova a saldare e misurare questo, tastando quanto scalda

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..Se lo saldi per la tensione di 100Vpp, mettendoci pure i componenti tuoi

cambia prima il valore della R3, provando a partire da almeno un valore di

47K 1W ..E sempre procedendo con molta attenzione e gli occhiali!
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rondine

Armiamoci e partite!

(cit:-)

mandi

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zio bapu

Armiamoci e partite!

Io per verificare bene le cose, di calcolo differenziale non ne so fare e con i miei calcoli mi sparisce l' energia, al simulatore mi sparisce nello stesso modo,

il tempo ne l' entusiasmo ne la vista buona ne la mano ferma, tentare e ritentare sarebbe una fatica, invece di un passatempo

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rondine

rondine wrote in news:1275c738-ce9f-4e4f-b01b- snipped-for-privacy@googlegroups.com:

Ma dove e quando ti sparisce?

In quello schema, anche nel simulatore, l'energia va dove deve andare (ossia sul carico R1, sul mosfet, su R3 e sui diodi. Le esr dei condensatori non sono state prese in considerazione)

Su un intervallo di tempo di 10 secondi ti viene fuori che:

il generatore eroga circa 622 J e ne vengono dissipati

73,1J su R3 7 J su D1 6,7J su D2 121,5J sul mosfet 414,1J su R1

totale 622,4 J ossia quanti ne ha erogati il generatore.

Ciao, AleX

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AleX

Su un intervallo di tempo di 10 secondi ti viene fuori che:

il generatore eroga circa 622 J e ne vengono dissipati

73,1J su R3 7 J su D1 6,7J su D2 121,5J sul mosfet 414,1J su R1

totale 622,4 J ossia quanti ne ha erogati il generatore.

Ciao, AleX

Grazie AleX! ma visto che hai fatto tanto simulando questo

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..provi a togliere C2 (quello di uscita da 10000uF) e rimetti il computo delle energie.. era parte di quanto avevamo discusso, ci fosse stata una differenza o no...

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rondine

rondine wrote in news: snipped-for-privacy@googlegroups.com:

Senza C2 diventa:

il generatore eroga circa 634,9 J e ne vengono dissipati

94,1J su R3 7,2J su D1 7,9J su D2 2,5J sul mosfet 522,9,1J su R1

totale 634,6J (ho arrotondato i decimali, da qui lo scarto).

N.B.:

1- questa volta, mancando C2, l'energia dissipata dipende da rDS(on), quindi dal mosfet. Nel caso precedente valeva invece quanto detto:

la dissipi in R, qualsiasi sia il valore di R"

2- usando il simulatore, il calcolo dell'energia ti viene dall'integrazione *numerica* dei risultati. Occhio allo step temporale

Ad esempio: se prendi un condensatore "ideale" alimentato da un generatore sinusoidale, la teoria ti dice che la potenza attiva

simulazione, ti da risultati diversi da zero.

confronta questi tre screenshot, differiscono solo per il timestep.

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Ciao, AleX

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AleX

Adesso i conti tornano!

Se come ho capito quell' nergia viene dissipata in 10S Significa che sulla resistenza di carico ci sono Sqrt(100*522.9/10)=72.3V

sul Mosfet messa una resistenza dello stesso es. di 0.1 Ohm Sqrt(0.1*2.5/10)= 0.15Veff

questo come partivamo da una tensione continua di 100V,

edenti, il MosFet si comporterebbe come facesse una caduta di 100-72.5=27.5V

stenze di pochi Ohm ..al cortocircuito il carico sarebbe la resistenza del MosFet...

ita, al valore di 72.5V cc, seppure sul carico da 100 Ohm, se non posso metterci un condensatore in parallelo, pena la decadenza del rendimento ?

Es. avessi come carico una lampadina ad incandescenza, e quindi un pannello solare con rendimento 1/1 la cosa succederebbe!

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rondine

Ciao io sono un individuo che offre prestiti a livello internazionale. Con un capitale da utilizzare per concedere prestiti tra individui di prese ntarmi, io sono il signor Merino creditore privato do prestito a tasso di i

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creditannonce455

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