Buon anno e....scarica di un condensatore a potenza costante...

Ciao a tutti, prima di tutto buon anno!!!

Irrompo con una domanda: sto valutando le dimensioni di un filtro di ingresso di un alimentatore switching, in particolare mi sto chiedendo quanto può sopravvivere (in tempo) da quando viene tolta l'alimentazione (ipotesi di potenza costante sul carico).

In questo condizioni il condensatore di filtro viene scaricato a potenza costante (almeno finché lo switching funziona). Spulciando i vecchi post ho trovato questo di Franco che cita appunto questo caso con un'equazione ben precisa.

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Qualche anima pia più fresca di me con le equazioni potrebbe spiegarmi come si giunge a questo risultato? Io ho riempito per il momento due pagine di quaderno di immondizia!

Grazie a tutti

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte
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PeSte wrote: [...]

alla terza pagina ho visto la luce :-D

ho definito l'energia nel condensatore in funzione del tempo (un mezzo c v quadro...) ho definito l'energia sul carico come integrale da 0 a t della potenza (che poi è una costante per ipotesi) le ho sommate uguagliandole all'energia iniziale sul condensatore (sistema chiuso).

ed è uscita l'equazione desiderata. Vado fuori a fara un tuffo nella neve ;-)

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Altro modo, senza integrali: la corrente in un condensatore vale

i = C*dv/dt

la potenza uscente è quindi

p = -v*i = -C*v*dv/dt = -1/2*C*d(v^2)/dt

se p=P=costante si ha

d(v^2)/dt = 2*P/C = costante

da cui

v^2(t) = V0^2-2*P/C

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Massimo Ortolano

Uff... volevo scrivere

d(v^2)/dt = -2*P/C = costante

da cui

v^2(t) = V0^2-2*P/C*t

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Massimo Ortolano

Scusami ma mi puoi spiegare come trovi che -C*v*dv/dt =3D- 1/2*C*d(v^2)/ dt ? ..sono 5 minuti che riguardo ma non mi riesce proprio di capire questo passaggio, anche se devo dire che il mio risultato finale (ottenuto tramite integrazione) =E8 uguale al tuo.

Grazie, Enrico

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Hexfet13

Devi usare la regola di derivazione delle funzioni composte su v(t)^2; in generale se f e g sono due funzioni

d f[g(t)]/dt = df/dg*dg/dt

Nel nostro caso g(t) sarebbe v(t) e f è l'elevamento al quadrato; quindi

d[v(t)^2]/dt = d(v^2)/dv*dv/dt = 2v*dv/dt

da cui, uguagliando il primo e il terzo termine,

v*dv/dt =1/2*d[v(t)^2]/dt

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Massimo Ortolano

Avevo gia` mandato questa risposta, ma non compare :(

Stai barando! Sostituisci un integrale di una costantem che viene P*t, con una equazione differenziale che poi deve essere integrata :) .

Sempre detto che se una cosa non la si puo` fare complicata agli accademici non piace :)

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Baravo sapendo di barare :-) Però, boh... la derivazione mi piace di più in questa forma.

;-)

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Massimo Ortolano

^2)/dt ?

i

Verissimo, hai maledettamente ragione, e pensare che =E8 anche banale ......eppure la prima volta che l'ho letto non riuscivo a darmi spiegazione di come avessi fatto : grazie x la risposta!

Ciao, Enrico

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Hexfet13

Massimo Ortolano ha scritto:

e questo e' il mio contributo, very terra_terra.

energia iniziale = 1/2 C Vi^2 energia finale = 1/2 C Vf^2 la differenza = 1/2 C ( Vi^2 - Vf^2 ) potenza = differenza/tempo = 1/2 C ( Vi^2 - Vf^2 ) /s [watt farad volt sec]

saluti

--
  lowcost
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lowcost

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