Ricavare 12V da... 12V

Dovendo alimentare un circuito mediante una batteria al piombo a 12V, la tensione di tale batteria potrà scendere anche sotto i 12V, fino circa a 10 prima di staccarla per evitare scarica eccessiva. Ora, se io voglio avere 12V costanti in uscita, sia che la batteria ne abbia

10 o che ne abbia 13-14 quando completamente carica, qual'è la strada più conveniente secondo voi? L'importante è ridurre gli sprechi energetici che ci possono essere in conversioni varie. Io pensavo a uno step-up switching e quindi riabbassare di nuovo tutto a 12, ma forse è meglio fare direttamente uno step up che si pigli ad esempio da 9 a 15 volt in ingresso e spari fuori 12v fissi. Si, credo che la seconda sia la migliore. Altre idee?

Mandi e grasie.

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Roby P.I. ®
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Se non hai problemi di polarita` (cioe` la batteria e` staccata da tutto il resto) un buckboost dovrebbe risolvere il problema. Altrimenti flyback o (personalmente sconsiglio) SEPIC

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

non capisco il tuo discorso sulla polarità....mi illumini?

beh, col SEPIC non ti devi avvolgere trasformatori custom...ma non hai isolamento...non conosco altre complicanze della configurazione SEPIC? (che ammetto di non aver mai usato, ma visto solo sulla carta).

Ciao Ste

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PeSte

"Franco" ha scritto

Dici un inverting?

Ciao OlMirko

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Strelnikov

Il giorno Mon, 11 Apr 2005 19:28:47 GMT, "Roby P.I. ®" ha scritto:

Nel sito Maxim ho trovato:

formatting link

MAX1672: Step-Up/Down DC-DC Converter in a QSOP Package

formatting link

Dovrebbe fare al caso tuo

ciao Stefano

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SB

Il giorno Tue, 12 Apr 2005 09:24:05 GMT, SB ha scritto:

Intendevo questo:

MAX5073: 2.2MHz Doul-Output Buck or Boost Converter w/Internal Power MOS

Il pdf era giusto

ciao Stefano

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SB

Si`, proprio lui.

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Franco

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(L. Wittgenstein)
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Franco

Se la batteria alimenta *solo* il convertitore dc/dc, allora le uscite + e - del convertitore le puoi collegare dove vuoi (ad esempio il negativo allo 0V). Se invece la batteria ha gia` il negativo allo 0V, perche' ad esempio alimenta direttamente altri carichi), e poi usi un buck-boost per avere una tensione stabile di 12V, la tensione stabile c'e`, ma il suo valore e` di -12V, perche' il morsetto positivo dell'uscita del dc/dc e` gia` collegato a 0V internamente al dc/dc stesso.

Due induttori, casino da controllare (eventuali zeri a destra), e il motivo principale per cui non mi piace, e` che non lo so progettare al volo :-)

Ciao

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Franco

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(L. Wittgenstein)
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Franco

mmh...meglio che vada ariprendermi il buon Pressman che mi consigliasti.... ...che per inciso si è rivelato molto utile....

eh eh...quando progetterò un sepic e otterrò un oscillatore o un petardo elettronico penserò agli zeri a destra :-) Per il momento qui si parla solo di fly-back, soprattutto per garanzie di isolamento.

Grazie per i chiarimenti

Ste

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PeSte

"Franco" ha scritto nel messaggio news:tBA6e.1748$ snipped-for-privacy@newssvr13.news.prodigy.com...

Comunque l'idea è quella, in ogni caso un convertitore dc/dc. Il buckboost dici sia preferibile per miglior rendimento o per altri motivi? Grazie!

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Roby P.I. ®

"SB" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

Io utilizzerei un modulo dc/dc della texas instruments, son veramente buoni. Ne ho alcuni in funzione 24/24 da circa 1 anno e non perdon colpo.

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Roby P.I. ®

Il buckboost (o inverting) e` piu` semplice da realizzare rispetto a un flyback perche' richiede solo un induttore, che si puo` trovare gia` fatto (coilcraft ad esempio). Invece un flybach ha bisogno di due induttori accoppiati, che ci si deve calcolare e costruire. Un sepic, a parte i possibili problemi di controllo, richiede due induttori normali oppure due induttori accoppiati. Se non si fanno cose "strane" ci sono ditte che vendono gia` gli induttori accoppiati, ma non e` detto che vadano bene per il progetto di un sepic.

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Franco

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(L. Wittgenstein)
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Franco

Ciao Franco Vorrei capire per quali ragioni sconsigli il SEPIC, visto che lo stavo considerando qualche mese fa per un'altra applicazione (da 3.0-6.0V a

5.00V). Tra l'altro, devo dire che non è molto diffuso, ho trovato poca documentazione in merito, l'unica più esaudiente era un .pdf in portoghese, non ricordo di averlo studiato sui libri di scuola (datati 1983-88), o piu' precisamente non credevo che avesse un nome (dato che non è altro che una combinazione di altri due tipi di convertitori), il motivo per cui ho deciso di non adottarlo : - i 2 transistor; - la scarsità di driver "Tuttofare"; - i 2 diodi (e le loro dissipazioni). Hai qualche altra buona ragione da suggerire per sconsigliarmene l'uso? Grazie.

Saluti Iw5Dei

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IW5DEI

In effetti quella e` una applicazione in cui andrebbe bene (anche il sepic inverso va bene)

Di convertitori base c'e` solo il buck e il boost (duale uno dell'altro), quasi tutti gli altri sono dei derivati :-). La ragione per cui e` poco diffuso, e` che il sepic, (Single Ended Primary Inductance Converter), era un brevetto IBM, che solo da pochi anni e` scaduto. Non e` direttamente una cascata di due convertitori, dato che c'e` quel condensatore in mezzo.

Non mi torna come topologia. Il sepic ha due induttori, un transistor e un diodo. Non e` che stai parlando del buck boost non invertente? (per i nomi guarda ad esempio

formatting link
dalle parti di pagina 28)

Ho il dubbio che stia chiamando sepic il buck-boost non invertente. Se e` cosi`, non ho nulla contro il bb non invertente, se non il numero di interruttori. Al posto del bb non invertente, puoi considerare il flyback, meno interruttori ma componente magnetico piu` incasinato.

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Franco

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(L. Wittgenstein)
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Franco

Alla fine l'ho risolta in un modo un po' barbaro, ho ridotto la tensione con Res+zener per usare un integratino "tutto-fare" low-cost, dato che avevo bisogno di soli 10 mA max in uscita, e non costituiva alcun peso rilevante nei confronti delle altre potenze impegnate nel sistema. Ciò nonostante, mi vorrei preparare ad evitare quel metodo per altre applicazioni che mi si possano eventualmente presentare in futuro.

Grazie anche per il supporto storico e commerciale :)

io ho visto la pagina 30, schema in basso, ed è come lo ricordavo con 2 transistors, di cui uno non riferito a massa, tra l'altro su quel documento che non ho sotto mano, c'erano anche altri schemi di principio tra cui uno con n.2 interruttori con terminale a massa.

Beh! A questo punto ti dirò anche che quella mia prima volta con il SEPIC ho visto uno schema di principio 2 induttori separati e un'altro con 2 induttori magneticamente accoppiati. Non ho avuto tempo (in quel momento) di approfondire la materia, forse potrò farlo da adesso con più calma. Il mio primo passo sarà quello di scegliere e capire che differenza c'e' tra il modo a due induttanze e quello a trasformatore.

Saluti & Grazie iw5dei

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IW5DEI

Il secondo interruttore puo` essere fatto con un diodo.

Con gli induttori accoppiati, a parte il volume, mi pare abbia dei vantaggi sulla regolazione e sul controllo del ripple di corrente.

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Franco

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(L. Wittgenstein)
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Franco

Forse è proprio in quel diodo che ho messo male il piede. Dunque sarà meglio che approfondisca con qualche ora di concentrazione.

TNK

Saluti iw5dei

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IW5DEI

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