Si trovano alimentatori da "almeno" 120V?

Qualcuno ricordera' che ho una Saxo elettrica (progetto degli anni Novanta. Batterie andate, messe batterie al piombo, ahime' inadatte su quel veicolo). Un caricabatteria da "dieci batterie da 12V in serie" a tre fasi (carica CC da 5A, fase finale di assorbimento a 146 V circa, mantenimento tensione costante a poco meno di 138V).

Avevo qualche idea per fare un qualche range extender... soluzione tampone, perche' ahime' l'unica soluzione definitiva... sono le litio-ferro. Ma, fino a che non accendo un mutuo per fare il lavoro... cercavo soluzioni alternative ragionevolmente economiche. Rufolando per i vari siti di vendita elettronica... ho inciampato in uno switching step-up "fino a 600 W" che arriva a massimo una sessantina (ottantina) di V. Pensavo: se trovassi qualcosa di simile, con separazione in-out, potrei prendermi qualche elemento litio-ferro da 100A e costruirmi un modesto range extender in grado di fornirmi uan decina di Ah (a 120V o poco meno. Direi non piu' di 110). Ma ogni "pippa mentale" che mi posso fare, va a naufragare sulla non facile reperibilita' (anche mettere un paio delle "cose" di cui sopra in serie non e' fattibile: nessuna separazione in-out e, essendo step-up, e' scritto chiaramente che il limite sono 10A * la tensione in ingresso. A quel punto, non vale la pena).

VOI che sicuramente avete piu' esperienza di me in siti cinesi di switching: "cosa" si trova con "out" da 120V (da 110 a 138 circa)? Io non ho trovato granche'... anzi, non ho trovato "niente", a quei prezzi strepitosamente bassi da dire: "proviamo, tanto..."

Probabilmente "non c'e'" soluzione... si, ho pensato anche ad un gruppo elettrogeno (ideale: 1 Kw, out da 110VAC, ponte raddrizzatore e poco altro), ma lo spazio non e' poi tanto.

Fabrizio

Reply to
Bowlingbpsl
Loading thread data ...

Bowlingbpsl ha scritto:

Butta tutto, fai del bene ai tuoi nervi e alla collettività.

Reply to
El_Ciula

Forse non ho capito molto... Ti serve un alimentare CC da 120V con almeno 5A??

Se è così forse meglio costruirlo: mi ricordo che tempo fa comprai in trasformatore 240V-120V AC da 1kW per alimentare alcuni elettrodomestici americani che mi avevano regalato. Pagato 25?

Dopodichè basterebbe farsi costruire un raddrizzatore con stabilizzatore e avresti quello che ti serve per poche decine di ?.

Se ho toppato, lascia perdere quello che ho scritto.

_________

Togliere NOSPAM per rispondere _________

Reply to
DooZer

Il 09/12/2013 10.31, Bowlingbpsl ha scritto:

ciao partiamo da questi dati:

146 V dc 5 A

quindi servono circa 106 V in AC che in dc diventano

105 * 1.42 -2 (caduta ponte) 146 circa tensione di picco con 10.000 Mf 200V lo stabilizzi (20 condensatori da alimentazione pc in parallelo alle fiere)

ora con un trasformatore 230V, presa a 240 e presa a 270 e uscita 105 V potresti cavartela magari mettendo un commutatore che inserisca l'ingresso a 240 V e a carica ultimata (timer o delta V) a 270 V

di costruito pensa che svieni, se invece dividi le batterie a 48 V (3 gruppi) forse trovi qualcosa.

(non serve isolarle, servono 3 alimentatori isolati da 48 V 5 A cadauno)

questa è la mia idea.

ciao primula

Reply to
primula

"Bowlingbpsl" ha scritto nel messaggio news:l842lk$k61$ snipped-for-privacy@ks3294377.kimsufi.com...

Ricordo di avere letto qualcosa, e di essere rimasto perplesso per il collegamento delle batterie ed il tipo delle stesse. Se non sto facendo confusione, mi pare che tu abbia fatto fare un pacco con normali batterie

12V 7.2 Ah in serie-parallelo fino ad ottenere la tensione e capacita' desiderata.

cut...

Non ho ben capito cosa vorresti fare, se un qualcosa per sostituire in toto le batterie al piombo attualmente montate od un qualcosa per tenerle "in tampone" perche' la loro capacita' si è ridotta tantissimo e con essa l'autonomia. Il pacco batterie da quanti Kwh deve essere ? A 120 V, mi par di capire. La potenza del motore (e quindi il suo assorbimento MAX) ?

Ci sono gli ottimi Honda inverter EU2000 per il mercato americano (110V e 2 kW), compatti silenziosi e che regolano il regime motore in funzione del carico invece di ruotare a regime fisso come i gruppi con l'alternatore classico. Pero' costano, e non so quale sia la loro durata in termini di ore.

Ciao, Pier.

formatting link

Reply to
Pier GSi

"Bowlingbpsl" ha scritto

Qualcuno ricordera' che ho una Saxo elettrica (progetto degli anni Novanta. Batterie andate, messe batterie al piombo, ahime' inadatte su quel veicolo).

S: compra 5 di questi e mettili in serie:

formatting link

Avevo qualche idea per fare un qualche range extender...

S: che sarebbe un "range extender"?

--
Sito di schemi elettronici utili e belli, 
di "SOMMERGIBILE": 
http://am3zz.altervista.org
Reply to
SOMMERGIBILE

Bowlingbpsl ha scritto:

a

one

o

o.

ut

on

ti ci vuole un caricabatteria per un pacco da 60 elementi, che faccia in modo esatto il processo di carica (prima a I costante,poi a V costante ). inoltre hai un secondo problema : devi bilanciare la carica sulle batterie, perchè non è detto che siano tut te scariche in uguale maniera ,che so, tutte al 10%. se non usi un circuito di bilanciamento di carica ti puoi trovare una batteria che va in sovracarica e in breve tempo raggiunge l'isola ecologica.

Reply to
emilio

(cut su un quoting... lassativo!)

Ciulino, hai problemi di stitichezza, si da fartici mandare? La Saxo elettrica e' un po'... la mia bambina. Non hai idea di come un'auto cosi' sia... rilassante da guidare. Ci si affeziona.

Avevo fatto dei calcoli molto convincenti sui vantaggi dell'elettrico (50 Km con queste batterie x 100 ricariche come minimo), ma a quanto pare ho fatto un paio di errori, sopravvalutando la sua autonomia (come minimo, una batteria e' piu' debole delle altre a causa di una scarica totale). Devo ammettere a malincuore che le batterie al piombo, per quanto "resistenti" sulla carta (AGM, piastre positive maggiorate), non sono adatte su questa macchina (forse per via del recupero dell'energia, 100A di picco o chissa' per cos'altro). Ancora "funziona", ma ho sempre meno autonomia. Non faccio danno alla collettivita' (e non e' che mi curo molto dell'ambiente, anche se... sono piu' ecologista "io" di tanti che si riempiono la bocca di parole inutili).

Cosi' sono venuto a cercare una soluzione, come uno switching in salita da una decina di A ed un po' meno di 120V, come ho visto da qualche parte (alimentato da qualche batteria litio-ferro "grossa"). Avere una fonte di energia da poco meno di 120V, 10Ah, permette di camminare... senza dover comprare una quarantina di elementi. Probabilmente il gioco non vale la candela: sarebbe interessante se costasse pochi soldi, come questo alimentatore da 60V.

formatting link

Fabrizio

Reply to
Bowlingbpsl

A quanto pare... non mi sono spiegato (disse il paracadute). Ho pensato ad una terrificante "pippa mentale" come un alimentatore in salita che prendesse energia da alcuni moduli litio-ferro (da almeno 100A) e mi fornisse 120V, una decina di Ah. Qualcuno l'ha gia' costruito, per un'auto elettrica, avendo come me batterie di diversa chimica e volendo aumentare il range senza dover rivoluzionare tutto.

PEr la ricarica delle batterie con l'AC sono piu' o meno a posto, grazie. ;-) Anche se... per caricare 120V, servono un centinaio di V AC, in modo da poterlo lasciare sempre attaccato (in effetti, per farsi un caricabatterie "da mantenimento" per auto, servirebbe un trasformatore da una decina di VAC, in modo da avere un 13-virgola-qualcosa da lasciare attaccata senza rischiare di sovraccaricare tutto).

Fabrizio

Reply to
Bowlingbpsl

OK, vedo che non mi sono fatto capire proprio per niente. :-) Uno switching da 5Ah, a tre fasi (carica 5A, poi circa 147V costanti, poi circa 138V mantenimento) ce l'ho gia'. E' quando "va" che non ci siamo...

Temo che il bilanciamento delle batterie al piombo sia l'ultimo dei miei problemi, con la fase di assorbimento (quella a circa 14,7V per batteria).

Temo anche che non ci siano soluzioni...

Fabrizio

Reply to
Bowlingbpsl

Ops, non ho piu' aggiornato. Era vero, mi avevano fatto questo pateracchio OSCENO (circa 11 paralleli di dieci elementi in serie da 12V, 7Ah). Un'idea DEFICIENTE gia' di partenza, figuriamoci in un'auto elettrica. Sono state smontate: erano gonfie in modo orripilante. Messo dieci batterie da 75Ah nominali, AGM. Credevo di avere una buona speranza di vita: le curve di scarica erano eccellenti (una sessantina di Ah effettivi a 60A di assorbimento). All'inizio era cosi'. Poi le ho sottovalutate... e le ho scaricate "troppo" per tornare a casa. Ora ho sicuramente una batteria caricata inversamente (che "cede" in fretta). Cercavo una soluzione temporanea, prima di investire un bel po' di soldi per montare batterie piu' adatte (litio-ferro).

Ma temo che non ci sia: o riesco a far stare un gruppo elettrogeno da qualche parte... o gnente.

Beh, che diamine, si usano secondo necessita'... e, se finiscono la benzina, si rime. Cosi' la Saxo diventa una ibrida con "range extended".

Fabrizio

Reply to
Bowlingbpsl

Bowlingbpsl ha scritto:

Ecco, visto che lo hai concluso da solo, rottamala.

Reply to
El_Ciula

Bowlingbpsl ha scritto:

Pressala Ebreo, se non puoi mantenerla.

Reply to
El_Ciula

oi

ovvero????? spiegati,che qui non c'è il mago otelma!!!

Reply to
emilio

"CC"

Fabrizio (ovvero, "Col Piffero". Beh, non si tratta esattamente di "piffero") :-P

Reply to
Bowlingbpsl

Hai gia' la batteria da caricare: a che serve caricare anche i condensatori ?

Saluti P.E.P..

Reply to
ferrando

Il 20/12/2013 13.38, snipped-for-privacy@libero.it ha scritto:

ciao a parte che Bowlingbpsl si era spiegato in ermetichese e quindi la risposta non era corretta, ma se non metti i condensatori i picchi di corrente se li prendono le batterie.

ciao primula

Reply to
primula

Mgia', forse sto diventando afasico... ;-)

Mah, ad occhio mi pareva corretta. Io ho raccattato a Marzaglia un trasformatorone con, tra le altre uscite, 100 e 110VAC ed ho notato che, con un ponte ed un miserrimo elettrolitico da un du'cento microF, la tensione finale delle batterie non va oltre i 136V (ed oscilla pure, durante la giornata. Ma, a questo punto, incomincio a chiedermi se sia la tensione di rete, la deriva termica dello strumento di misura... od entrambe le cose. In fondo, sulla rete c'e' attaccato un impianto fotovoltaico. Ci sta che, quando c'e' il sole, la tensione sia lievemente superiore?).

...ed in questo caso, che "male" farebbe, giusto per sapere? Cioe', volendo fare un "semplice" caricabatteria al piombo (a questo punto, una o dieci batterie... poco conta), a che puo' servire mettere elettrolitici? La batteria si carica "meglio"? Non ho trovato traccia nella letteratura tecnica (che, poi, si riduce al Buchmann ed al batteryuniversity, sempre stesso autore. TUTTI gli altri che ho letto, mi sono sempre sembrati "pappagalli" che ripetono... e nemmeno bene).

Nota a margine sugli alimentatori switching da quella tensione. Visto il silenzio, deduco che non si trovi praticamente nulla. Peccato.

Fabrizio

P.S. Buone Feste!

Reply to
Bowlingbpsl

picchi sul positivo (per spiegarsi) sarebbero assorbiti da solo un gruppo e danneggerebbero ulteriormente gli accumulatori.

non cade sulla linea essendo produttore e consumatore. nota una batteria al piombo va caricata con tensione costante, MA e, con corrente limitata

in passato si caricavano gli accumulatori con un solo diodo, che dava il tempo alla batteria di "riposare" ma erano 6 elementi in serie e i caricabatteria da auto erano scadenti sul piano del trasformatore....

qui sono fuori campo

ciao primula e buone feste anche da paete mia.

Reply to
primula

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.