Relè differenziali. Interventi causati da cellulari.

Messaggio precedentemente inviato a it.industria.elettrotecnica.normative. che mi sembrava più IT. Qualche collega, mi ha fatto notare che probabilmente qui è possibile trovare persone con più familiarità con la compatibilità elettromagnetica. Mi scuso con chi lo avesse già letto.

Abbiamo dei powerbox (quadri carrellati per spettacoli/manifestazioni temporanee), dove le uscite da 125A in su (fino a 630A), sono protette da relè differenziali modulari e relativo toroide. Da qualche tempo si verificavano interventi anomali dei dispositivi differenziali. Senza riscontro strumentale sull'effettiva presenza di dispersioni.

Dalle varie prove fatte, alla fine, abbiamo verificato che i relè installati (ABB modello RD2), soffrono la vicinanza di apparati radio. Soprattutto di un "banale" cellulare. Qui eventualmente la scheda del prodotto

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( abb_com pdf 600 kB).

Adesso stiamo interessando il costruttore del problema.

Comunque a qualcuno erano già capitati problemi simili? Qualche idea su possibili soluzioni? Qualcuno sa indicarmi la normativa di riferimento per l'immunità ai disturbi esterni?

Considerato che il problema va assolutamente risolto, avete eventualmente esperienza di marche/modelli affidabili e "completamente" immuni? Per adesso penserei di usare la versione modulare di questi

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( orion_ italia RD-1). Solo per il fatto che visualizzano la corrente di dispersione istantanea e memorizzano quella di intervento. Spero non abbiano altri problemi.

PS. per chiarezza aggiungo che cablaggi ed impostazioni sono corrette, il cavo tra relè e relativo toroide (lunghezza circa 1 metro) è realizzato con cavo schermato e lo schermo è collegato a terra. Gli apparecchi intervengono anche senza che il magnetotermico associato alimenti effettivamente dei carichi.

Grazie

--
Giorgio
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gs
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gs ha scritto:

da

tallati=20

di=20

vicinanza al modulo, al cavo twistato o al toroide ?

b_com=20

mettere uno schermo elettrostatico (non magnetico e non spira in corto) tra i cavi di potenza e il toroide, collegato a terra, per impedire l' accoppiamento capacitivo. mettere un anello di ferrite sul cavo twistato, lato toroide, per aumentare la impedenza di modo comune e limitare i disturbi iniettati nel cavo (come su certi cavi usb o alimentazione). mettere un filtro rete sulla alimentazione del modulo, con la terra=20 collegata anche allo schermo del cavo twistato.

isturbi=20

sono elencate a pag 3/4 del suddetto orion_ italia RD-1.

i

biano=20

cosa visualizzano all' intervento ?

il

zato con

vengono=20

=20

il cavo deve essere formato da 2 conduttori twistati + un solo schermo che li racchiude. personalmente trovo inutile usare la soluzione del solo cavo con schermo a terra, come suggerito da orion, visto che il modulo non ha un morsetto di terra.

saluti

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lowcost

"lowcost" ha scritto nel messaggio news:gf1c7r$8bm$ snipped-for-privacy@aioe.org...

Intanto grazie per le risposte. Gli interventi avvengono quando si avvicina un cellulare al/ai relè differenziale. Dalle mie prove, il disturbo non sembra entrare dal cavo o dal toroide.

Ci sarà più di qualche problema a far stare lo schermo ed i relativi supporti. Ma farò una prova con una installazione provvisoria.

Attualmente l'alimentazione delle varie elettroniche presenti nel quadro (relè differenziali, analizzatore di rete, due piccoli kit inverter per l'alimentazione dell'illuminazione anche in mancanza di rete e un paio di ventole), è derivata tramite un trasformatore di separazione. Lo avevo installato principalmente per altri scopi. Serve comunque il filtro? Eventualmente potresti indicarmi un modello?

ops... hai ragione. Adesso devo verificare se, l'altro modello che mi crea problemi, indica le stesse normative.

La corrente differenziale che ha provocato lo sgancio. Comunque ne ho ordinati un paio. Appena arriveranno li proverò e poi relazionerò meglio.

Grazie

--
Giorgio
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gs

gs ha scritto:

o=20

la vedo male.

o=20

er=20

di=20

o=20

uno qualsiasi di quelli che hanno 2 morsetti ingresso + 2 morsetti uscita + 1 terra: serve per bypassare a terra i radiodisturbi applicati tra alimentazione del modulo e toroide.

si, ma quando sgancia per disturbo indica valori poco superiori alla soglia oppure valori assurdi ?

saluti

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lowcost

"lowcost" ha scritto nel messaggio news:gf2fap$rte$ snipped-for-privacy@aioe.org...

Anch'io. Soprattutto dopo l'ultima risposta ricevuta dal responsabile dell'assistenza tecnica: "l'unica possibilita' potrebbe essere quello di schermare il prodotto ( artigianalmente non bello da vedere) , oppure alzare la sensibilita' del differenziale * , purtroppo non abbiamo altre alternative l'unica e' quella di provare con RD3 che non ha lo stesso problema."

Piccolo particolare: il nuovo modello RD3 sarà disponibile da aprile... Ormai ci siamo quasi rassegnati all'idea di dover sostituire tutti gli apparecchi. Non sono tantissimi ma sempre una ventina. Adesso si tratta di trovare un'alternativa valida. Ne ordinati 3 tipi di marche diverse. Speriamo

Avevo capito male la domanda Il tipo di differenziale che attualmente crea problemi ha solo indicazione a led. Uno per allarme (quando si supera il 50% di Idn) e uno che segnala l'avvenuto intervento. Quindi non so che corrente rilevi nel momento dello agancio causato da un cellulare. Sono quelli nuovi che ho ordinato di Orion che indicano anche il valore della corrente dispersa. Uno dei pochi tipi (modulari) con questa caratteristica

*Ovviamente non sempre fattibile. Inoltre siamo già su valori abbastanza alti 0,5-2A con ritardo 0,5-1s

Ciao

--
Giorgio
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gs

gs ha scritto:

=2E.

=20

i=20

saluti e in bocca alla lupa.

Reply to
lowcost

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