Regolatore di tensione per mulino ad acqua

Buongiorno, non ho nessuna conoscenza di elettronica, ma ho un problema che vorrei sottoporvi: mia moglie possiede un mulino ad acqua che nel '23 venne modificato per la produzione di energia elettrica. All'epoca la regolazione della tensione era svolta da un regolatore meccanico, all'aumentare dei giri del generatore una massa centrifuga modificava l'assetto delle pale della ruota,che rallentava. Rozzo ma efficace. Ora il sistema è guasto e non riparabile.La produzione di corrente che serve la casa di mio suocero è regolata a mano, con compresibili ritardi e sovratensioni, agendo sulle chiuse. Che caratteristiche dovrebbe avere un regolatore di tensione elettronico, da applicare al generatore? Si tratta di un alternatore che produce 220 Volt a 50 Hz ma non saprei a che intensità. non molta, ma comunque fino agli anni '50 serviva un centinaio di utenze (da una o due lampadine......) Grazie

Pietro18

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Pietro18
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Pietro18
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Pietro18 ha scritto:

E ora solo una casa ? Comunque ci vorrebbe qualcosa di 'industraile'

--
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Nessuna regola nei NG !


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Inty K.

Pietro18 ha scritto:

E ora solo una casa ? Comunque ci vorrebbe qualcosa di 'industraile'

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Inty K.

ti serve uno stabilizzatore c'e ne sono di elettronici oppure elettromeccanici qui trovi qualcosa , cosi ti fai un idea

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cerca stabilizzatori e condizionatori di rete

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kfm

Non basterebbe un inverter 1:1? Raddrizzi, pulisci e ricrei l'onda a

50Hz 230V. Che carico ti servirebbe? Si potrebbe anche usare un alternatore a 12v e un inverter vero e proprio! Se ti bastano sui 2KW non dovresti spendere troppo. Se vai su cose industriali invece mi sa di si.
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Er Palma

Un mesetto fa avevo letto un post su

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di uno che aveva installato una turbina in un torrente di montagna In pratica aveva regolato meccanicamente la turbina in modo che erogasse

5Kw a 50 Hz sempre, con il presupposto che la portata d'acqua fosse costante, poi smaltiva la potenza in eccesso riscaldando acqua che poi gettava A detta sua il sistema funzionava
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Gibe
Modena Italy
Utente Macintosh dal 1991
gibe[chiocciola]gosseyn[punto]com
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Gibe

Quanto segue sono considerazioni a buon senso, non ci credere al 100%.

Se vuoi tenere la tensione E la frequenza costanti, devi regolare sia l'eccitazione dell'alternatore (tipicamente c'e` un reostato collegato alla dinamo eccitatrice, ammesso che ci sia la dinamo) che la velocita` di rotazione, cambiando la portata di acqua. Le due regolazioni non sono indipendenti.

Se il carico e` leggero rispetto alla potenza fornibile dall'alternatore, allora basta tenere costanti i giri, cioe` la frequenza, che piu` o meno rimane costante anche la tensione: questo si ottiene con la regolazione dell'acqua o della turbina.

Di sistemi elettromeccanici che regolano la turbina e l'eccitazione ce ne sono, ma non sono "compra e usa", perche' devono essere tarati sullo specifico impianto.

Potrei dare due soluzioni: sistema elettronico che regola l'eccitazione dell'alternatore, con possibili instabilita` se la portata di acqua e` insufficiente: in questo caso pero` la frequenza e` variabile. Oppure ricostruzione del regolatore a masse centrifughe (regolatore di watt): non c'e` praticamente nulla di non riparabile, ma potrebbe essere molto costoso.

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Franco

Herz, mein Herz, sei nicht beklommen und ertrage dein Geschick.
(H. Heine)
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Franco

Grazie a tutti per le risposte. Ora ho qualcosa su cui lavorare. In particolare per Franco, in effetti avevo preso in considerazione la riparazione del regolatore centrifugo, ma più che il prezzo la vera difficoltà è trovare gli artigiani competenti (un idraulico, un fabbro, un elettricista) disposti a prendersi in carico una "gatta" del genere, col rischio comunque di non riuscire... Le altre tue considerazioni sono molto pertinenti (la dinamo c'è e anche la turbina.....non è che ne hai uno anche tu?....) Penso che proverò con uno stabilizzatore elettromeccanico (grazie Kfm!), non appena riesco a risalire alle caratteristiche tecniche del generatore.

Pietro18

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Pietro18
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Pietro18

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