Realizzazione pratica di un controllore

Salve a tutti... volendo realizzare in pratica con resistenze condensatori ecc un controllore sintetizzato che non sia un PID o comunque un qualcosa di banale... come si procede!?!?! Grazie

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MrRipple
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MrRipple ha scritto:

la prima cosa da fare è sicuramente spiegare in modo comprensibile per chiunque che legge il post,cosa vuoi fare esattamente...........

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emilio

emilio ha scritto:

Se io ho sintetizzato un controllore avente una f.d.t del tipo (me la invento sperando che sia plausibile): NUMERATORE: 10*(s+100)*(s^2+500*s+300000) DENOMINATORE: s*(s+2000)*(s^2+480*s+280000)

come procedo se la voglio realizzare in pratica utilizzando resistenze condensatori opamp ecc!?!?!

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MrRipple

porte logiche come and/or/not sono ammesse oppure vorresti realizzare solo a discreti?

-ice-

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ice

ice ha scritto:

Preferirei solo a discreti... ma inizialmente, per capire, possono andar bene anche porte logiche.

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MrRipple

E' un problema di sintesi. Prima verifica se il polinomio che hai trovato e' fisicamente realizzabile, poi utilizzi i metodi di sintesi diretta: per passivi i metodi di Foster, Cauer e altri. Se li vuoi sintetizzare con filtri di tipo attivo puoi utilizzare alcune celle standard (Sallen e Key, Biquad, etc...) che si trovano sui libri sacri. Trovati un buon libro perche' in rete c'e' poco.

maitre Aliboron.

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maitre Aliboron

maitre Aliboron ha scritto: Trovati un buon libro perche' in rete

Consigli su qualche libro?

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MrRipple

Ti confesso che non me ne vengono in mente. La sintesi delle reti lineari e' una materia ormai desueta ed e' ormai rimpiazzata dalla sintesi digitale. (tra parentesi: prova a fare una realizzazione software della tua rete usando un metodo di sintesi che trasforma la variabile s nella variabile z, ad esempio la trasformazione bilineare)

Io a suo tempo la studiai su dei testi che datavano qualcosa come 1960 o 1970 e non mi ricordo i titoli (sempre tra parentesi, era il penultimo anno che la mia Uni teneva quel corso - successivamente fu rimpiazzato, per l'appunto, da un corso di sintesi digitale; il professore che teneva il corso era un vecchio rudere, ma era simpatico e conosceva bene quel modo di fare elettronica, ma era ormai anacronistico e faceva un po' tenerezza)

Un qualsiasi libro sul progetto di filtri passivi o attivi potrebbe darti qualche idea, in genere c'e' un minimo di teoria sulla sintesi dei bipoli o dei doppi bipoli.

Io, come consulto, uso al momento questo: "Continuous-Time Active Filter Design" di tali Deliyannis, Sun e Fidler (ed. CRC Press). E' abbastanza pratico e c'e' qualcosa di teoria di base anche se non e' strettamente un libro di sintesi di reti. Se lo cerchi in una biblioteca ci puoi dare una letta, ma non spenderci soldi. Se hai una biblioteca universitaria vicina (in genere l'accesso lo consentono anche a non studenti) guarda qualche libro sui filtri come ti dicevo.

Un titolo che mi ricordo e' "Sintesi di Reti Lineari" di Martinelli e Salerno ma c'e' parecchia teoria, non e' immediato. Oppure cerca "Linear Network Synthesis" in rete. (altre parole chiave che puoi cercare sono: "Foster Synthesis", "Cauer Synthesis", "Sallen-Key", "Single Amplifier Bi-quad").

Tutto quanto detto vale per il problema di ricavare un circuito data un funzione di trasferimento. Se invece dave fare il progetto di un controllore a partire dalle specifiche del processo in genere i libri di controlli lo spiegano bene e ti danno anche la forma delle funzioni (anticipatrici o ritardatrici).

maitre Aliboron

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maitre Aliboron

maitre Aliboron ha scritto:

Ci sono casi noti in cui conviene modellizzare il controllore (o un generico filtro) in s e poi sintetizzarlo in z?

Le volte in cui mi è capitato mi sono trovato meglio a pensare direttamente controllore o filtro in z. Ma so che è una tecnica comunque utilizzata.

Ah, mi riferisco ovviamente al progetto ex-novo, se si tratta di rimpiazzare un circuito analogico già esistente è diverso.

Ciao! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Non sono un esperto ma mi sembra di aver capito che si fa comunemente nel caso che si abbia gia' una FdT bella pronta (come mi sembra da quello che scriveva l' OP) e la si voglia convertire tale e quale (con tutti gli inconvenienti del caso) in digitale. Credo piu' per motivi di tempo che per altro.

maitre Aliboron

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maitre Aliboron

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