pt1000 senza taratura

Secondo voi è possibile realizzare un circuito che legga una PT1000 (variazione lineare di 3.85 Ohm/°C) con una precisione di +-0.5°C con componenti discreti e opamp? Io ci ho provato ma ho ottenuto un circuito che tipicamente sbaglia di 5°C e nel caso peggiore può sbagliare di 20°C.

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andreafrigo
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ha scritto nel messaggio news:irKui.85051$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Ovviamente il collegamento lo hai effettuato effettuando una misura a 3 o 4 fili per eliminare l'errore dovuto al cablaggio...

10/15 anni fa realizzavo sistemi di controllo temperatura industriali completaente a componenti discreti con precisione basati su PT100 e PT1000 con errore 0.1°C max nel range 0-300°C. Ovviamente devi utilizzare:

- operazionali come si deve

- nei primi stadi di amplificazione/linearizzazione, resistenze almeno 1%

- fare circolare la minor corrente possibile all'interno della sonda

- utilizzare collegamenti a 3 o 4 fili

- fare attenzione alle morsettiere e relative resistenze di contatto

Roberto P.

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Roberto P.

Il giorno Thu, 09 Aug 2007 20:04:30 GMT, " snipped-for-privacy@nospam-inwind.it" ha scritto:

Innanzitutto ti consiglio di leggerti una introduzione all'interfacciamento dei dispositivi RTD (Resistance Temperature Detector), pag.15 e seguenti.

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poi il datasheet di un circuito integrato specifico come ADT70

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e anche valutare l'uso del circuito che ho consigliato tempo fa a uno con i tuoi problemi:

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-- ciao Stefano

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SB

snipped-for-privacy@nospam-inwind.it ha scritto:

SALVE di solito insieme alle PT1000 danno pure la classe di errore con cui viene venduta. se questo è dell'1% sul fondo scala ,ti ritroverai con al max questo errore (FS= 100°C +- 1°C).quindi devi prendere dei sensori che abbiano un errore tipico dello 0.5% sul range di misura da te voluto. Poi usi dei componenti attivi e passivi di precisione ,attui un collegamento al sensore a 3 o 4 fili e vedrai che otterrai la misura con la precisione da te voluta. in alternativa devi fare una taratura del sensore usando dei bagni termostatici che ti diano una precisione nettamente migliore di quella che poi andresti a misurare. emilio

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emi

Due domande: come hai fatto a trovare questo documento? Da dove si parte?

Il sito della analog e` sempre un labirinto per me. So che ci sono cose ghiottissime (libri) e non riesco a trovarle :(. Anche quelle poche volte che trovo qualcosa, poi non lo ritrovo piu` anche bookmarkandolo perche' ogni 15 giorni riorganizzano i link sul sito :(.

Grazie, ciao

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Il giorno Fri, 10 Aug 2007 16:59:16 GMT, Franco ha scritto:

dei

Magari lo sapessi.

Ho solo inserito nel textbox di ricerca "RTD sensor" perchè mi sembrava che l'op non avesse chiari alcuni concetti di base sull'interfacciamento delle sonde e al N.20 tra i vari convertitori sigma-delta ho trovato qualcosa che poteva essere adatto e l'ho postato.

Anche per me è un labirinto, di solito faccio un sacco di giri tra i link ma trovo sempre cose interessanti.

-- ciao Stefano

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SB

Ok. Ma i tuoi circuiti prevedevano almeno un elemento di taratura? Intendo un trimmer per regolare l'offset della misura?

Perché io non posso introdurre alcun elemento di taratura nel circuito. Deve funzionare senza l'intervento di un operatore.

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andreafrigo

ha scritto nel messaggio news:lhLvi.86545$% snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

La taratura è necessaria per compensare errori di tolleranza,offset e linearità dei componenti. Più utilizzi componenti a basso errore e meno avrai necessità di taratura (fra i componenti considera anche la sonda stessa). Nelle apparecchiature che ho realizzato e dove era richiesta precisione,in genere almeno un paio di trimmer multigiro erano sempre presenti. Non è che fosse un grosso problema, la taratura a banco portava via

3-5minuti e parecchie di quelle apparecchiature stanno ancora funzionando senza problemi.

Roberto P.

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Roberto P.

Il problema è che il circuito andrà montato su schede elettroniche per caldaie. Quindi i costi devono essere ridotti al minimo, i volumi sono elevati e di conseguenza è impensabile una taratura manuale di ogni singola scheda da parte degli operai.

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andreafrigo

ha scritto nel messaggio news:bM0wi.86952$% snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Le mie applicazioni erano su macchine tessili, forni per carta, ecc... Da quel che mi ricordo, sono stati prodotti oltre 10000pz. Presumo che anche la tua produzione andrà collaudata pezzo per pezzo (specialmente se montata su caldaie....). Anche se il processo di collaudo è automatizzato (per testare linearità, input, output,...) inserisci nel ciclo anche l'operazione di taratura. Da noi era effettuata da una addetta, che dopo avere collegato la scheda al banco di test provveeva a girare il trimmer fino a quando non leggeva un determinato valore e si accendeva nel contempo un led verde.

Dopo questa tipologia di impianto si è passati al digitale. Ingresso quasi identico, microcontrollore, display e memoria eeprom al posto del trimmer. La taratura si effettuava inizialmente da tastierino, poi ho provveduto a modificare il banco di test e da quel momento è stata fatta in automatico (produzione che ancora continua).

In sostanza dipende dalla precisione che vuoi ottenere. Se utilizzi componenti con basse tolleranze di errore avrai un sistema di base + precisio. Se vuoi ulteriore precisione devi prevedere una calibratura.

Valuta anche quanto può incidere montare componenti ad alta precisione e linearità su tutte le schede rispetto all'operazione di taratura.

Al giorno d'oggi, dove il digitale è presente anche negli spazzolini da denti ed in tutto ciò che ci circonda (quindi c'è esperienza ed affidabilità, anche in ambienti ed applicazioni estreme), la componentistica ha un costo quasi ridicolo e c'è la necessità di fare applicazioni sempre più miniaturizzate, ha ancora senso sviluppare un prodotto industriale nuovo basato solo su componenti discreti e operazionali ? Non è detto che l'utilizzo di componenti discreti equivalga a maggiore affidabilità o minor costo...

Roberto P.

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Roberto P.

Questo è vero. Ma il circuito serve appunto per fornire al microcontrollore della scheda un segnale elettrico ben leggibile. Un'alternativa che ci è passata per la mente è di predisporre un banco con due resistori con tolleranza bassissima equivalenti a due temperature: minima e massima per riuscire a far "apprendere" al microcontrollore q e m della retta y=mx+q che rappresenta la funzione di trasferimento. Ma anche questa taratura e mal vista dal mio capo e dai softweristi che dovrebbero scrivere un po' di codice in più dove già non c'è più spazio.

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andreafrigo

ha scritto nel messaggio news:JdWxi.91045$% snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Presupponendo una linearità intrinseca della catena di amplificazione e lettura, quella dei due valori agli estremi della scala per azzerare eventuali offset sarebbe l'operazione di taratura minima necessaria. In ogni caso dovresti sempre passare per una operazione di taratura e controllo (la fase di autoapprendimento e correzione), tanto vale prevedere l'impostazione diretta degli offset da tastiera o la correzione tramite trimmer.

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Roberto P.

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