Onde E.M. dei dispositivi wifi: quanto sono pericolose??

Ciao a Tutti!!

Abito in un piccolo paese non coperto dall'ASDL. L'amministrazione comunale ha avviato un progetto per la copertura del paese con il wifi.

Si tratterebbe di installare una ventina di antenne, ciascuna delle quali coprirebbe ad ombrello un'area di raggio di 500m, con tecnologia wifi-mesh. Il collegamento dell'utenza avverrà tramite piccole antenne che dovranno essere montate all'esterno dell'abitazione o in prossimità delle finestre e successivamente collegate al computer tramite cavo.

In sede di discussione, alcuni hanno giustamente sollevato il problema delle onde EM generate da tali antenne, sarebbe quindi utile sapere che impatto sulla salute possono avere.

Purtroppo non ho tutti i dati che potrebbero essere utili, scrivo quelli che so:

-La frequenza dovrebbe essere da 2,4 a 3,3 GHz

-Le antenne funzionano sia da ripetitore che da ricevitore di segnale, amplificando il segnale che gli arriva dalle antenne vicine.

-Il segnale delle antenne è fortemente degradato da ostacoli fisici, come i muri. Per questo le antennine vanno messe all'esterno, cercando dei evitare le zone d'ombra.

-Non conosco la potenza di emissione del segnale, comunque potrei chiedere alla ditta.

Io penso, ma potrei benissimo sbagliare, che la potenza emessa sia davvero bassa, sia perchè l'area coperta è molto ristretta, sia perchè basta un muro per bloccare il segnale. Mi viene in mente il paragone con la rete cellulare dove le freq. usate sono più basse, ma il segnale si prende bene anche all'interno delle abitazioni e a distanza di Km dalle antenne.

Sono grati tutti i pareri, precisazioni, insulti ecc... Anche perchè ne dovrremo discutere prima dell'avvio del progetto.

Ciao e grazie!!!

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DooZer
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ehhhh? 20 "antenne" per coprire 500 mt di diametro?

Bha non ho parole

Con 20 antenne? 500 Mt...trascurabile....molto

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Allen

"Allen" ha scritto nel messaggio news:Xns976C7D606DFE8all123en@192.168.0.120...

E perché???

J.

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Regae

Infatti sono 500mt^2 ad antenna se non ho capito male!

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Er Palma

No scusa 500mt di raggio

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Er Palma

DooZer ha scritto:

Visto che il progetto è seguito dall' amministrazione, perchè non lo sottoponete per una verifica all' ARPA? ciao Danilo

--


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gnat

Il Thu, 16 Feb 2006 11:28:16 GMT, Allen ha scritto:

Sinceramente non credevo di essermi espresso male, comunque lo rispiego:

Ogni antenna copre un'area di 500^2*Pi=785000 metri quadri, quindi 20 antenne copriranno 785000*20=15700000 metri quadri ovvero 15,7Kmq.

E'solo un pò di matematica...

Spero di avervi chiarito il dubbio!!!

-=Togliere XXX per rispondere=-

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DooZer

Il

Non credo che l'ARPA faccia delle verifiche pre-impiantistiche, comunque proverò a sentire.

-=Togliere XXX per rispondere=-

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DooZer

Un bel giorno DooZer digitò:

Credo che la potenza massima consentita a quella frequenza e con la modulazione usata da WiFi (DSSS) sia di 30 dBm, ossia 1W. Però vista la portata così bassa, è probabile che non abbiano utilizzato tutta la potenza consentita dalle normative: 500 m sono veramente pochi, a meno che le antenne non siano state poste a terra o quasi.

Per quanto mi riguarda ritengo irrilevanti gli effetti di campi EM del genere sulla salute umana, ma questo è un dibattito infinito, perché come tutte le cose indimostrabili (non puoi dimostrare l'inesistenza di qualcosa) si presta a qualsiasi illazione. Non si può fare altro che ascoltare le ragioni di chi afferma che le onde EM facciano male, e poi smantellarle una ad una, cosa che per ora è stata fatta puntualmente.

--
asd
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dalai lamah

Infatti un raggio di 500m lo copri tranquillamente anche con una 6dbm o magari una 10-11dbm omnidirezionale piazzata sopra una casa! Poi dipende se la rete si trova in una grande città oppure in un paese, si mettono in gioco fattori ambientali che causano riflessioni anomale. In ogni caso quel raggio lo si copre tranquillamente anche se di mezzo vi sono ostacoli!

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Er Palma

Che io sappia le dovrebbero fare.

In Italia la materia è regolata da:

- Decreto Ministeriale (Ambiente) n. 381 del 10-09-1998

- Legge Quadro n. 35 del 22-02-2001

- DPCM del 08-07-2003 (diviso in parte ELF e RF)

L'insieme di queste leggi adegua la normativa italiana, in senso più restrittivo, alle indicazioni degli organismi internazionali. Dalle tabelle indicate nelle leggi si possono individuare i limiti dei valori di campo ammessi alle dverse frequenze, e nel DM del 1998 si dice anche che i livelli possono pure essere calcolati sulla base dei dati di progetto degli impianti, e si pone attenzoine (ossia si misura poi il campo effettivo) quando dai calcoli si ottiengono valori teorici superiori al 50% dei valori limite. La tua Arpa regionale potrebbe aver emanato linee guida o documenti di interesse, contattala.

Alessio _____________________________________ Per rispondermi in email togli NOSPAM

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Alessio O.

Dibattito da farsi fumandosi tante buone sigarette, e poi andando a casa senza mettere la cintura in auto e senza dare troppa retta a semafori e segnali :)

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Vuoi quantificare una cosa di cui non si è neanche mai riusciti a dimostrare l'esistenza? (i.e. gli effetti nocivi di campi EM di bassa potenza ed alta frequenza) Date queste premesse è inutile dire che siamo quasi nel campo della superstizione... :-)

Come ti dicevo non esistono prove dirette che campi di questo tipo facciano male. Tra l'altro la potenza del campo dei sistemi 802.11 è comrpesa tra 10 e 100mW, cioè infinitamente inferiore a quello emesso da una stazione radio base per telefonia mobile e da 10 a 100 volte inferiore a quello emesso da un telefonino. E se anche si volesse essere _esageratamente_ pessimisti (o prudenti, o diffidenti), e volere considerare i risultati di studi che in realtà prendevano in considerazione altre situazioni, si vede che le percentuali di incremento di malattie _potenzialmente_ dovute ai campi EM sono comunque insignificanti. Essendo (immagino) il paese relativamente piccolo, il potenziale "pericolo" è matematicamente quasi nullo.

Ciao, A.D.

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A.D.

A.D. ha scritto:

Si parla di un problema sollevato in sede di discussione in comune, per quello gli ho consigliato di rivolgersi ad un ente, sicuramente nasceranno contestazioni, se non raccolte di firme, meglio avere una verifica da chi preposto, e non intendo pericolosità, ma emissioni nella norma, distanza regolamentare da scuole, asili ecc.... in modo da dimostrare ai residenti non interessati al WiFi che si sta facendo tutto il possibile per cautelarsi, poi per gli effetti li discutiamo, come già detto, davanti ad una bella grigliata di carne, o dei fritti, con vinello, grappe, sigarette ecc.... Ciao Danilo

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gnat

Vi ringrazio tutti, mi avete dato dei consigli preziosi.

Grazie!!!

Stefano

-=Togliere XXX per rispondere=-

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DooZer

Davo per scontato che il problema su questo piano non si pone affatto, dal momento che le trasmissioni nella banda ISM a 2.4GHz sono consentite sono a livelli di potenza molto bassi (molto di più di quelli indicati dalle norme che riguardano la "sicurezza"). E' anche per questo che in quella banda si usa la tecnica spread spectrum...

Purtroppo per certe paure "irrazzionali" non ci sono spiegazioni, verifiche e misure che funzionino... :-) Mi hanno raccontato di un condominio che ci è opposto alla proposta dell'amministratore di installare un impianto fotocoltaivo proprio per paura che emettesse onde EM!!!

Ciao, A.D.

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A.D.

A.D. ha scritto:

Si, meglio chiarire, tra noi, che non stiamo parlando di celle per radiomobile, i valori in gioco sono altri, ma chi non capisce potrebbe agitarsi e creare contestazioni per il semplice fatto di vedere delle antenne vicino a casa, senza nemmeno distinguere tra trasmissive o solo riceventi. Scusatemi se sembro noioso, ma di guerre condominiali e di quartiere ne ho viste diverse, meglio avere argomentazioni chiare.

Infatti ciao Danilo

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gnat

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