magnetotermico e contatore

Ciao, nel mio impianto di casa, è installato a monte un interruttore magnetotermico tarato 400V 16A. Ho notato che in caso di sovraccarico, scatta prima il contatore e non il magnetotermico. I contatori elettronici sono tarati affinché la potenza prelevabile sia di 3.3 KW oltre i quali, per tre ore, è possibile prelevare fino a 4 KW. Oltre i 4 KW, il contatore scatta.

Vorrei chiederVi se quello che sto per dire è esatto.

Credo che il magnetotermico non scatti perché essendo di 400V 16A, secondo la legge di Ohm:

400V * 16A = 6400 W ossia 6.4 KW

dovrebbe reggere fino a 6.4 KW che sono maggiori di 4 KW.

Invece se il magnetotermico fosse di 230V 16A:

230V * 16A = 3680 W ossia 3.68 KW

reggerebbe fino a 3.7 KW circa che sono cmq minori di 4 KW.

Grazie in anticipo per le risposte :) Dany

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dany85_REMOVE-THIS_
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I nuovi contatori "calcolano" il sovraccarico ed intervengono dopo tempo, cosa che nessun magnetotermico fa.

In sostanza in magnetotermico da 16 A non scattera' mai prima dell'intervento del contatore.

Guarda un po' fra questi link se trovi qualcosa di interessante:

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rmici&start=3D0&sa=3DN

Saluti

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Tomaso Ferrando

"Tomaso Ferrando" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@l33g2000pri.googlegroups.com...

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Cioè fammi capire. Quello che vorrei è che scattasse prima il magnetotermico del contatore. Se avessi il magnetotermico da 230V 16A non scatterebbe prima? Perché?

se il contatore eroga fino a 4000W e il magnetotermico sopporta fino

3680W, perchè non dovrebbe scattare prima il magnetotermico?

Grazie :) Dany

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dany85_REMOVE-THIS_

"D@ny" ha scritto nel messaggio news:498843ff$ snipped-for-privacy@extreme.x-privat.org...

Ragionamento sbagliato per diversi motivi:

1) la legge di Ohm non è P=V*I ma V=R*I.

2) l'interruttore magnetotermico non scatta per il suo valore nominale, ma dipende dalla sua curva di intervento che può variare da 3 In a 20 In dove In è la corrente nominale dell'interruttore.

3) Non hai considerato i tempi e le soglie di intervento delle protezioni che comunque vanno coordinate in modo da ottenere una selettività per far si che intervenga nel tuo caso l'interruttore a valle e non quello a monte. Ciò dipende dalle caratteristiche di intervento di ogni singolo interruttore e si deve scegliere in fase di progettazione se avere una selettività amperometrica o cronometrica leggendo e interpolando le curve caratteristiche dei vari interruttori.
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francesco

"francesco" ha scritto nel messaggio news:498863d2$0$11372$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

è vero, mi sono confuso, la legge di Ohm è V = R * I.

Grazie a tutti per i chiarimenti. Dany

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dany85_REMOVE-THIS_

Un interruttore magnetotermico vede il solo parametro relativo alla corrente, la tensione di 400V presente sulle caratteristiche dello stesso si riferisce alla tensione di isolamento o tensione nominale. Il calcolo della potenza sopportabile senza scatto dell'interruttore è dato dal prodotto della tensione di rete presente al momento per il valore di 16A, nel tuo caso, (potenza monofase apparente). Per ottenere il valore reale di potenza si deve moltiplicare la potenza apparente per il fattore di potenza presente. Gianni

"D@ny" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@extreme.x-privat.org...

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Gianni

"francesco" ha scritto nel messaggio news:498863d2$0$11372$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

Ok. Ma quelli sono i valori di intervento dello sganciatore magnetico. Quindi in caso di cortocircuito. Invece la parte termica, quella che interessa all'OP, è la stessa indipendentemente che il magnetotermico sia curva B, C, D, ecc. Guarda qui

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la parte sopra delle curve è la stessa (a meno di interpolazione e tolleranza grafica).

Sicuro che la spiegazione riguardi il caso dell'OP? Imho può essere adatta per differenziali, oppure per magnetotermici (ma per cortocircuito). In questo caso, se tiriamo in ballo anche la selettività cronometrica, allora vuol dire che ci riferiamo a MT con regolazione elettronica. Quindi a scatolati con correnti nominali ben maggiori.

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Giorgio
Reply to
gs

"D@ny" ha scritto nel messaggio news:498843ff$ snipped-for-privacy@extreme.x-privat.org...

Lascia che Ohm riposi in pace. ;-D Comunque, come ti hanno già scritto, 400V non è un parametro che ti interessa. Quella è la tensione nominale di impiego. Cioè quella massima (nominale) del sistema a cui il magnetotermico può essere collegato.

Non puoi considerare i 16A del magnetotermico come un limite invalicabile. L'elemento che provoca lo sgancio -il bimetallo- ha inerzia termica, tolleranze costruttive e "ritardo" intenzionale. Devi quindi riferirti alle caratteristiche di intervento indicate dal produttore e/o dalla norma. Quelli normalmente utilizzati nelle abitazioni (curva B e C secondo CEI

23-3) hanno questi grafici
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Fino a corrente pari a 1,13 volte la corrente nominale, il magnetotermico non interviene per almeno un'ora. Per corrente superiore a 1,45 In, interviene certamente entro un'ora. Per valori intermedi? Boh. Nulla di definito. Dipende anche dalle condizioni termiche dell'apparecchio precedentemente al sovraccarico.

Perché il tuo contatore interviene prima del magnetotermico a valle? Dalla più probabile, alla meno:

-la potenza richiesta è maggiore di 4 kW (es funzionamento contemporaneo di due elettrodomestici). Quindi il contatore interviene entro due minuti, mentre il magnetotermico può (soprattutto se precedentemente "scarico") sopportare il sovraccarico per un tempo superiore.

-il sovraccarico è modesto ma prolungato per più di tre ore. Ricadendo nell'area incerta tra le due curve di intervento del magnetotermico.

-il magnetotermico è guasto (improbabile)

-il contatore ha programmazione errata (improbabile). Fino al 2003 il sovraccarico era tollerato per un tempo di un'ora anzichè le 3 attuali.

-il magnetotermico è installato in luogo con bassa temperatura (impossibile)

Soluzioni?

-aumentare la potenza contrattuale;

-installare degli apparecchi che, tentando di riprodurre il comportamento del contatore, provochino l'intervento del magnetotermico. Per esempio P-Comfort Gewiss (

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), usato in modo non tradizionale, facendolo intervenire su una bobina di sgancio associata al magnetotermico.

-diminuire la corrente del magnetotermico. Ma imho avrebbe poco senso. Se bassa per avere certamente intervento prima del contatore, probabilmente non si riuscirebbe a sfruttare tutta la potenza. Se poco inferiore all'attuale (es da 13A), non è certo che interverrebbe sempre prima del contatore.

--
Giorgio
Reply to
gs

non

e

E usando un termico per motori (aggiunto in serie) tarandolo a tentativi, si potrebbe fare qualcosa?

mandi

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cabernet berto

"cabernet berto" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@d36g2000prf.googlegroups.com...

Il grafico del termico è sempre una curva a tempo inverso, mentre quella del contatore è a gradini. Sicuramente un termico per motori è più preciso (se compensato in temperatura) e meglio regolabile di un magnetotermico, ma non credo che sostanzialmente cambi molto. Se vogliamo essere certi che non intervenga il contatore, usando un apparecchio elettromeccanico, dobbiamo necessariamente limitare. Limitare cosa? La corrente, mentre il contatore elettronico interviene per superamento della potenza. Quindi non è detto che, una volta trovata una regolazione funzionante, questa lo sia sempre (tensione variabile nell'arco della giornata). Sarà pure scomodo ripristinare il contatore ubicato all'esterno, ma se, per evitare ciò, limitiamo pesantemente la disponibilità, imho diventa un esercizio, più che un'applicazione reale. O si aumenta la potenza contrattuale, o si cambiano abitudini, o si installa qualcosa di più evoluto. L'ottimo sarebbe un apparecchio programmabile come il contatore. In modo da gestire le due soglie di sovraccarico ed i relativi tempi. Però non mi risulta esista. Esistono apparecchi, tipo il Gewiss che ho indicato, che hanno un'unica soglia/tempo. Secondo me da utilizzare per gestire la causa di intervento più frequente. Il sovraccarico "grande", quando si eccede la potenza disponibile oltre il 33%, che provoca l'intervento del contatore entro 2 minuti.

NB nel caso si utilizzi un termico, essendo tripolare ed intervenendo solitamente anche per "mancanza di fase", occorre fargli credere di essere inserito in una rete trifase. Due poli (o tre secondo il tipo di cablaggio) dovranno essere collegati in serie. In modo che circoli in tutti la stessa corrente.

Ciao

--
Giorgio
Reply to
gs

s: snipped-for-privacy@d36g2000prf.googlegroups.com...

a del

iso (se

on

-zac-

Grazie per la spiegazione.

mandi

Reply to
cabernet berto

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