Boiler ha scritto:
La discussione spettacolo sulla fusione fredda non riesco più a beccarla, questa è quasi normale:
Ciao
D.
Boiler ha scritto:
La discussione spettacolo sulla fusione fredda non riesco più a beccarla, questa è quasi normale:
Ciao
D.
-- Hiroshima, mon amour.
"Boiler" wrote
la mia voleva essere una amara ironia.... comunque, con quali parole puoi spiegare che il cavo da 500 euro e' un imbroglio? Chi e' piu' o meno nel ramo lo sa di gia', chi e' invece profano - il perfetto consumatore - guarda con sospetto te che gli parli in latinorum di capacita' e induttanza e preferisce cullarsi con le consuete parole "suono caldo", "cristallino", cosi' come si affascina ad ascoltar la particella di sodio tutta sola. Credo si chiami "effetto placebo".
ciao, Piero
drdlk ha scritto:
e anche per musicisti
Anche amplificatori per strumenti musicali. In questo caso la distorsione tipica delle valvole e` quella che da` il suono "da chitarra elettrica" cui il gusto musicale si e` abituato a partire dagli anni 60.
-- Franco Um diesen Satz zu verstehen, muß man der deutschen Sprache mächtig sein.
Sì, contro i Marshall a vaolvoloni non ho nulla, anzi...
Che non capisco sono certe affermazioni da audiofilo. Ho letto un numero di una rivista tedesca di Hi-End (si chiama Stereo)... faceva ridere...
Boiler
"Boiler" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...
Beh, su eBay c'erano dei fusibili all'argento da 20 euro che messi sull'alimentazione del proprio amplificatore rendevano il suono migliore perchè avevano una resistenza minore... Comunque, complimenti alle ditte che riescono a vendere sta roba a prezzi simili, hanno un'ottima sezione pubblicitaria.
-- Redentore
Evidentemente non hanno mai visto certi finali PA che in sole due o tre unità rack riuscivano a concentrare parecchi kg, tanto che per spostarli occorreva essere in due.
la testata del mio ampli conta una piccolissima valvola sul pre e una buona dose di semiconduttori su equalizzazione e finale....il peso viaggia sui 15kg.... ....forse non è solo la componentistica che incide...magari bisogna pensare anche alle potenze in gioco...ma i signori che usano contatti in oro e viti in platino-iridio pensano che con l'elettronica si faccia tutto piccolo ;-)
Ste
Questi ad esempio sono proprio bravi :-)
-- Franco Um diesen Satz zu verstehen, muß man der deutschen Sprache mächtig sein.
ahah...grazie che hai ripostato questo link, non l'avevo segnato...rivedendo le caratteristiche ho notato una cosa...ma se considere un carico adattato (impedenza di carico uguale a quella di uscita) e moltiplico per la corrente di picco....dovrei avere (almeno come ordine di grandezza) la potenza in gioco....uh....ho sbagliato qualcosa? Lo chiederei a uno di questi tre ing. che l'hanno cablato...ma saranno impegnati in un nuovo progetto decennale e non voglio distrarli ;-) eheheh
"PeSte" ha scritto nel messaggio news:alyQe.21981$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...
[...]cavolo, mi rispondo da solo...è un amplificatore audio in corrente....wow
"PeSte" ha scritto nel messaggio news:lmyQe.21982$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...
[...]con picchi da megawatt...
Stavo pensando la stessa cosa... che cacchio di alimentazione devi avere?
Tra l'altro... bentornato :-)
Boiler
"PeSte" wrote in news:lmyQe.21982$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it:
Mah, anche senza arrivare ai numeri la spiegazione comunque lascia molto a desiderare...
"L'impedenza di uscita dell'amplificatore è molto più alta di quella dell'altoparlante. In questo modo si mantiene costante la corrente, mentre la tensione varia"
Quale corrente?Quale tensione? E variare al variare di cosa?
Alla faccia della linearità... (I costante...V variabile...R=....) ;-)
AleX
"Boiler" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...
grazie....ho perso qualche milione di messaggi...e soprattutto ho spento il cervello per 25 giorni....adesso guardo schemi e stampati e non so nemmeno cosa sono :-(
Ciao Ste
Quando si usano cavi lunghi (100mt e più) e quindi il segnale binario nn arriva come si fà?
Bye,
--
Carmine ( snipped-for-privacy@gmail.com (Togli la scritta NOSPAM) ) Webmaster di The Total Site
Non si tratta di amplificare, ma di rigenerare. I problemi principali non sono dati tanto dalla perdita di livello: la corrente assorbita da un moderno sistema digitale (tecnica CMOS) è bassissima.
Il problema è dato dal fatto che i fronti di salita e discesa dell'onda tendono ad "allargarsi un po' troppo". Questo si risolveper esempio con dei cosiddetti trigger di schmitt (se hai studiato il link che ti avevo dato, sai cos'è).
Ciao Boiler
Si, appunto questo intendevo. Emh... trigger di schmitt... mi riguardo il link :(
Bye,
-- Carmine ( pikachu31NOSPAM@gmail.com (Togli la scritta NOSPAM) ) Webmaster di The Total Site (http://www.tekkentag.altervista.org/ ) Webmaster di SceptilePage (http://www.sceptilepage.altervista.org/ ) Account Messenger: thetotalsite@msn.com MyBLOG (NEW!!) http://spaces.msn.com/members/itanet/
Franco ha scritto:
Dai sei cattivo, è come sparare sulla croce rossa... Se non sbaglio questi erano quelli che compravano altoparlanti di una certa marca, staccavano la menbrana la pitturavano con vernice dorata, la reincollavano in qualche modo (il decentramento era visibile a occhio nudo) e li rivendevano ad un prezzo decuplicato...
Però se dopo 15 anni con tutte le crisi, del settore e non, sono ancora sul mercato, significa che qualche fesso lo trovano. Ben vengano! Altro che impiccati, bisognerebbe fargli un momumento. Uno a loro e uno a Vanna Marchi (grande donna). Li piazziamo accanto a quello del compagno Berlusconi. Ognuno a quel che si merita e quindi unicuique suum.
Ciao
D.
-- Hiroshima, mon amour.
Quello che mi chiedo è se questi ci credono veramente a quello che raccontano
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