Impianto fotovoltaico autonomo per alimentare apparecchiatura remota

"Loris_ro" :

Ma no, non ha senso. Ci vorrebbero batterie enormi che alla fine di ogni giorno d'estate sono più cariche del giorno precedente, e che tengono la carica per i mesi invernali.

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pot
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Grazie della conferma, qualcuno di civile c'e' ancora. [agli altri: osservate quanto poco bastava per chiarire, invece di ricamare intorno agli errori e sviste altrui]

Roberto Deboni

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Roberto Deboni DMIsr

Faccia mente locale, non si tratta del PC con cui passa il tempo a giocare o guardare gli effetti speciali su internet di youtube e Adobe Acrobat flash:

"c'e' un PC embedded con HD"

questo significa che mancano la micidiale super schede grafica ed il potente turbo processore, oltre che memorie ad alta velocita'.

Nella mia esperienza nell'industria, l'HD e' quello che si prende la torta piu' grossa. Riconosco pero' di non sapere qual'e' il consumo del GSM, ma supponendo che non si voglia spendere una cifra in connessione statiche e considerando l'autonomia di un cellulare ... non credo sia di piu' dell'HD, anche se come potenza potrebbe essere superiore, la durata del consumo dovrebbe essere minore.

Questo mi porta a considerare che il max 75W e' probabilmente in fase di trasmissione (in cui abbiamo il disco che opera al massimo insieme al GSM).

Roberto Deboni

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Roberto Deboni DMIsr

certo, ma sono almeno 10W alla spina (ovvero dal 230 Vca).

Vorrei anche ricordare che se l'alimentatore ha un 75% di efficienza alla potenza nominale, essa cala paurosamente quando si va molto sotto. Percio' l'HD che a 6W assorbe fino a 10W, quando va in stasi ad 1W non e' raro che continui ad osseribre ... 10W alla spina. Insomma, qui siamo a valori bassi, e salvo una costruzione ben studiata dei circuiti di alimentazione (ad esempio con largo uso di supercondensatori ed il sottodimensionamento dell'alimentatore), ci scordiamo l'efficienza di targa di un buon alimentatore. Insomma quei 75W di picco al 230Vca sono facilmente meno di 40W sugli apparecchi.

Naturalmente si potrebbe anche sostituire l'alimentatore con convertitore DC-DC che si prende direttamente la corrente dalle batterie in CC, etc. etc.

Sicuro ? Mi sembra strano.

I primi SSD erano un prodotto piu' che altro per usi rustici, ove urti e vibrazioni potevano mettere fuori uso i cuscinetti degli HD, e usavano anche le RAM (non le flash) ma oggi mi pare che abbiamo superato questa fase.

Quante elettricita' mi consuma la penna USB quando non la sto utilizzando ?

Allora, precisiamo per SSD intendo le flash-SSD, che mediamente consumano un terzo rispetto agli HD. E' vero che un HD da 1,8" puo consumare giu' fino a mezzo watt, ma la compatibilita' va persa.

Per fare un'esempio, il modello Seagate Pulsar consuma 0,8W in condizioni operative che e' pari a quella non operativa di un HD da 2,5" (che quando e' operativo raddoppia a 1,5W).

In ogni caso, sarebbe anche da chiedere se il disco e' da 2,5" o da

3,5" ... sarebbe da sperare che abbiano gia' pensato ad un 2,5", ma ho il vizio di non prendere mai nulla per scontato.

Roberto Deboni

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Roberto Deboni DMIsr

a me pare pure poco, il condizionatore quanto assorbe?

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E quindi uscimmo a riveder le stelle. 
Erano cinque: mi toccai le palle. [Paolo Pellegrino]
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Herik

mi sono appena assemblato un NAS con otto dischi interni, processore ivy bridge a basso consumo, in idle è sui 30W con tutti i dischi fermi, ma è un risultato ottimo dovuto alla scelta di alimentarlo a 12V tramite un picopsu, quando vanno tutti i dischi (5 dischi da portatile e un SSD, un altro di backup, l'altro a copiare) siamo a 60W e non c'è collegato nessun GPS o trasmettitore dati.

75W mi pare un buon risultato, meno di così solo un portatile.
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Herik

il disco SSD è questo:

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4,7W in funzionamento.

il disco meccanico da 750 è questo:

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1,8W in funzionamento, in effetti è freddo, ma anche il 3TB.
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Herik

Sedici accelerometri chiedono 64 ma a 24 volt , sono meno di 2 W, facciamo 5 watt in tutto, con l'elettronica di uscita.

E' una stima.

Poi rispondendo ad un'altra considerazione , Il Pc non ha monitor, ne mouse ne tastiera , ci si accede trammite Ethernet e si configura , il sistema rimane in attesa di un evento e quando passa un mezzo acquisice i dati dagli accelerometri , li elabora , li scrive su disco e li trasmette via GPRS.

Attualmente il sistema non e'ottimizzato per avere bassi consumi, ma farebbe comodo non doversi scavare 200 metri di trincea per fare arrivare il 220 e portare la rete Ethernet.

Nessuno ha segnalato un nome di ditte istallatrici di pannelli , con google ci sono millemila offerte per i pannelli domestici e nessun sistema che nasce per le applicazioni industriali.

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Saluti 

La Fisica non e' un'opinione.
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QuelloGrosso

Il 14/03/2013 22:46, QuelloGrosso ha scritto:

Io mi chiederei il perchè ;-)

Tra 200 metri di scavo e un impianto del genere (poco affidabile e costoso, soprattutto come manutenzione), io non avrei molti dubbi. Se hai problemi con le interruzioni di corrente basta un buon ups con l'autonomia necessaria per intervenire in caso di problemi.

Tieni conto che le batterie per il fotovoltaico dovranno essere decisamente sovradimensionate (lascia perdere i calcoli analitici che poco hanno a che vedere con la realtà) e solo quelle ti costerebbero come lo scavo.

Non voglio essere insistente o distruggere un progetto, ma se dovessi realizzare una soluzione del genere cercherei di alimentare tutto da rete, sia per il fattore economico che di affidabilità.

Saluti Fabio

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-Fabio-

e per quel che ne so le batterie per quell'uso (AGM) reggono circa 200 cicli di scarica profonda, ne ho presa una per la bancarella della moglie e costa un botto e pesa il doppio di una da avviamento.

nel campo televisivo è normale avere degli ups accoppiati a generatore, ma sono costi elevatissimi, intorno ai 20mila euro anno per ogni KW da garantire, questo comprende la sostituzione delle batterie effettuata dalla ditta che vende il servizio.

cominciate a scavare! :)

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Herik

QuelloGrosso ha scritto:

solo 200m! ti conviene fare un bello scavo o piantare dei pali. ti costa meno e crei un sistema che non ha problemi....se ci metti un UPS.

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emilio

ci sono due estremi:

1 e accumulare il più possibile l' energia occorrente su base annuale per ridurre la superficie captante necessaria

2 è aumentare la superficie capatante in maniera da generare sufficiente energia su base mensile anche con le condizioni peggiori (in inverno) si rendere necessaro un accumulo minimo ma per contro si avranno superfici di captazione maggiori.

ci sono lati positivi e negativi in entrambe, io nei miei interventi le ho elencate tutte e due partendo dalla seconda.

probabilmente occorre trovare un giusto mezzo.

per questo fina da subito ho sufggerito all'OP di farsi fare uno studio di fattibilità da un professionista.

ciao.

Lo

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Loris_ro
200 metri di scavo ti consteranno molto ma molto meno di un sistema solare ad isola questo è poco ma sicuro.

diciamo che per fare 200 metri di cavo ci vogliono due persone e un miniescavatore e 10 ore di lavoro

20 euro a persona all'ora sono 400 euro.

un miniescavatore costa dai 50 ai 100 euro all'ora diciamo 100 sarebbero

1000 euro.

due pezzi di cavidotto (uno per la luce ed uno per la lan se non ho capito male direi che bastano da 80) ti costeranno 200 euro.

siamo a 1600 metti 200 euro di imprevisti.

sono 1800 euro.

molto ma molto di meno che fare un impianto a isola.

ciao.

Lo

.
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Loris_ro

"Loris_ro" :

Ma questo non andrebbe bene?

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pot

"Loris_ro" :

Ma stai parlando in teoria o esistono davvero sistemi basati su questo principio?

E se esistono che senso hanno, vista l'enorme quantità di batterie necessaria?

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pot

Loris_ro ha scritto:

o

se usi 2 "extracomunitari" con zappa e badile ,con 200-300 euro ti fanno lo scavo sino a casa tua,cosi lo attacchi direttamente nella presa di casa!!! :-)

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emilio

quale principio quello mensile o quello annuale?

io impianti a isola ne ho già visti ma ignoro su che principio fossero stati realizzati non avendo potuto vedere la documentazione tecnica....

IMHO però è più facile che ci sia uno basato sul calcolo annuale che piuttosto sul calcolo mensile.

però dipende tutto dall'importanza dell'impianto.

per esempio quei cartelli che ti dicono a che velocità stai arrivando IMHO sono calcolati più su una base mensile, (magari su un autonomia di un mesetto o due al massimo) se noti quando sono nuovi funzionano bene, ma se sono già un po vecchiotti d'inverno dopo un po di giorni bui non funzionano più.

sicuramente andrebbe fatta manutenzione alle batterie ma come al solito vengono piazzati e dimenticati.

invecie se pensi ad una stazione barometica piazzata sul monte rosa, o ad un ripetitore militare piazzato su di un cucuzzolo strategico dove deve mandare SICURAMENTE e costantemente un segnale 24 ore su 24 365 giorni anno, beh non vedo molte altre soluzioni....

infatti è molto anti economico ed è per questo si cerca di economizzare i consumi...

ciao.

Lo

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Loris_ro

"Loris_ro" :

Beh, allora lascia perdere la teoria. Per dimensionare un impianto basandosi su una medi annuale ci vorrebbe una quantità di batterie spropositata, è una cosa che non sta né in cielo né in terra.

Penso che quelle batterie possano reggere al più per un mese senza vedere il sole, e probabilmente meno.

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pot

Il 15/03/2013 11:39, Herik ha scritto:

Su questo mi cogli impreparato, per ups di solito compro batterie "for cycle use" che presumo, se utilizzate bene, durino abbastanza.

Concordo, anche perchè in un impianto delicato servirebbero batterie di alta qualità e quelle costano davvero un patrimonio.

Gia gia :-)

Saluti Fabio

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-Fabio-

sono quelle :)

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E quindi uscimmo a riveder le stelle. 
Erano cinque: mi toccai le palle. [Paolo Pellegrino]
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Herik

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