Alimentare il modem con il Fotovoltaico; come?

Salve, mi =E8 venuta la mania del fotovoltaico :-) E adesso vorrei provare ad alimentare alcune delle mie apparecchiature con qualche pannello. Partirei volentieri con il modem/router ADSL che rimane sempre acceso. Il guaio =E8 che ho le idee poco chiare. Mi piacerebbe avere da voi qualche dritta, specialmente per la realizzazione di alcuni particolari.

Il modem attualmente fa uso di un adattatore di rete che eroga 1A a 15V AC (leggo dal manuale). Io vorrei sostituire l'adattore con:

- pannello fotovoltaico

- batterie ricaricabili

- circuito di controllo di carica delle batterie Sono anche disposto ad avere sporadici spegnimenti del modem a causa di un eccessiva scarica delle batterie, ma ritengo sia dannoso fare lavorare il modem a tensioni/correnti insufficienti.

Che dite, posso sperare di farlo spendendo meno di 100 euro? Qualche dritta? Val la pena usare qualche kit pronto? A me non dispiace lavorare con il saldatore :-)

Roberto

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Robi
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Ti consiglio di lasciar perdere...

AC?! Azz... devi trasformarla in sinuoisidale...

Bye,

--
Carmine ( pikachu31NOSPAM@gmail.com (Togli la scritta NOSPAM) )
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Se un circuito funziona al primo tentativo è perchè il problema è molto
più nascosto e subdolo di quanto tu possa pensare...
E apparirà nel momento in cui farà il massimo danno
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Carmine [www.thetotalsite.it]

Robi ha pensato forte :

non è una cosa semplicissima.

è un grosso problema... il modem è alimentato con tensione alternata. Il fotovolataico fornisce tensione continua. La cosa più semplice sarebbe quella di mettere un inverter dopo il fotovoltaico per avere i 230. E poi collegare l'attuale trasformatore. Per la notte poi ci vorrebbero delle batterie tampone... Direi che la cosa ti viene a costare molto.

e poi un inverter...

secondo me non vale la pena. Il risparmio che avresti sarebbe ridicolo a fronte di una grossa spesa. Il fotovolatico conviene se vendi energia al gestore con l'incentivo statale...

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inaltomare

"Carmine

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" wrote in news:e812rk $71v$ snipped-for-privacy@area.cu.mi.it:

Beh, se è stata solo una scelta progettuale per mettere il raddrizzatore nell'apparato invece che nell'alimentatore esterno, può semplicemente alimentarlo in DC senza curarsi della polarità.

Però andrebbe buttato un occhio sullo schema per vedere come stanno realmente le cose.

Ciao, AleX

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AleX

AleX ha scritto:

Purtroppo, per esperienza personale, posso dirti che i modem usano questa tensione alternata per generare tramite raddrizzatore /duplicatore le tensioni negative necessarie alla comunicazione seriale. L'ho scoperto dopo che avevo dato per defunto il mio modem dopo aver scambiato alimentatore per sbaglio...

Ciao

Reply to
Francesco Sacchi

Francesco Sacchi wrote in news:e85ef8$6v8$ snipped-for-privacy@nnrp.ngi.it:

Alcuni modem che si collegano alla RS232 in effetti spesso lavorano così. Ma quello è un modem/router per ADSL, quindi il discorso rimane aperto. Ciao, AleX

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AleX

AleX ha scritto:

Hai ragione, avevo trascurato questo particolare, l'unico modo per saperlo è quindi fare una prova.

ciao

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Francesco Sacchi

La cosa non mi spaventa.

Son contento di aver avuto tutte queste risposte. Alcuni dei suggerimenti e delle riflessioni (ad es. il discorso del raddrizzatore interno a router) mi hanno fatto prestare attenzione a particolari che ancora non prendevo in seria considerazione. Grazie :-)

Preciso adesso che il mio intento non =E8 quello di risparmiare sulla bolletta. Il mio interesse per il fotovoltaico nasce da un insieme di fattori, fra cui quello economico =E8 solo uno dei tasselli. Cmq, ho deciso che se proprio voglio capirne qualcosa =E8 bene iniziare a fare un po' di esperienza pratica, di qui la decisione di avvicinarmi con cautela, iniziando da un sistema semplice e non troppo oneroso.

Mi rendo conto adesso che la scelta del mio modem/router come apparato utilizzatore non =E8 delle migliori (causa complicazioni dovute alla corrente AC in ingresso), quindi ho deciso di cambiare fronte e di semplificare lo scenario. Appena torno a casa controllo che tipo di alimentazione necessita il mio switch ethernet (anche questo perennemente acceso), scommetto che utilizza qualcosa come 1A a 5V CC (da verificare), il che mi aiuterebbe perch=E8 potrei usare un piccolo pannello che produca appunto pochi Watt. Se soddisfa le condizioni:

- potenza consumata medio bassa;

- tensione in ingresso in CC; riprendo in mano la situazione con questo apparato.

Certo =E8 che vorrei iniziare con sistemi semplici, dove anche le perdite dovute all'efficienza dei singoli componenti ha un ruolo da non sottovalutare.

Mi par di capire che lo scenario pi=F9 semplice per le applicazioni pratiche casalinghe =E8 quello basato sull'inverter che trasforma la tensione erogata dalle batterie tampone in 220V sinusoidale (come quella erogata dalla rete elettrica nazionale) ma mi =E8 anche chiaro che questo comporta una perdita aggiuntiva di potenza, il che va contro il pincipio di massima efficienza che mi ero imposto inizialmente. Ok, non si pu=F2 avere tutto, devo decidere per il miglior compromesso; resta il fatto che uno dei punti cardine nelle mie intenzioni =E8 l'efficienza del sistema, quindi al momento ho deciso di lasciar perdere l'inverter e tentare di alimentare qualcosa di cui faccio uso spesso evitando l'inverter. Magari questo approccio mi stimoler=E0 di pi=F9 nella ricerca.

Piuttosto, leggevo che a basse tensioni l'effetto Joule sui conduttori ha un ruolo non indifferente, dite che in uno scenario come qullo su esposto (1A , 5V) =E8 il caso di prendere inconsiderazione cavi di sezione particolarmente robusta per evitare eccessive perdite? Preciso che potrei installare il pannello/batterie/switch in modo tale da usare cavi non pi=F9 lunghi di circa 6 metri in totale (il che a prima vista mi sembra cmq una lunghezza irrisoria).

Roberto

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Robi

dipende. se il primo stadio subito dopo l'ingresso dell'alimentazione è un ponte di diodi, può essere alimentato anche in continua senza problemi, col ventaggio di non doversi andare a cercare la polarità..

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carmine

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