forse ot taglio al plasma

ciao a tutti vorrei porvi alcune domende sulle torcie al plasma anche se forse non ricadono nel news di elettronica. Non riesco a capire: ma la scarica che ionizza l'aria avviene all'interno della torcia o tra la torcia ed il pezzo?? Solo all'inizio o è continua??? A che freq??? in sostanza alla torcia arrivano quindi due alimentazioni una alta tensione/bassa corrente ed in parallelo bassa tensione alta corrente che poi è quella che crea effettivamente il plasma e lo mantiene???? L'alta tensione deve essere positiva o negativa??? Mi piacerebbe provare a realizzarne uno piccino piccino ma non trovo info in internet. Per l'alta tensione ho una bobina di auto + 555 relativo e per la bassa tensione e alta corrente ho un alim switching da 5 v 15A. Ma quello che più mi interessa è reperire informazioni precise sul funzionamento. ciao e grazie a tutti

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crisram
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crisram ha scritto:

Per evitare di dover mettere in contatto l'ugello con il pezzo, come nella saldatuta ad elettrodo, l'arco viene innescato da una scarica ad alta tensione ed alta frequenza all'interno della torcia; il gas così ionizzato crea l'arco con il pezzo. Quindi l'innesco serve solo all'inizio.

Esatto.

So solo che il pezzo va attaccato al positivo e la torcia al negativo della corrente principale.

Direi che la bobina da auto può servire, ma l'alimentatore non è adeguato. Credo che occorrano dai 60 ai 90V in corrente continua.

Io non ne so molto di più, ma qualcosa in rete si trova, ovviamente in inglese. Tieni presente che il funzionamento è quasi uguale a quello delle saldatrici TIG, ovviamente con una torcia diversa, quindi puoi molte più informazioni su queste ultime. Intanto eccoti alcuni spunti che ho trovato con una ricerca frettolosa. Qui ti insegna a costruire una torcia:

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Qui vedi il principio della torcia - questa ha doppio flusso di gas, uno per il taglio e uno di protezione:

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Ciao, Paolo

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pieffe

ciao e grazie dell'attenzione

quindi se io mettessi in contatto la bassa tensione con il pezzo(non necessiterei più dell'alta tensione), e avessi il giusto alimentatore e la giusta torcia(magari un semplice elettrodo di grafite), l'arco si innescherebbe al contatto e allontanando la torcia dal pezzo questo rimarebbe innescato??? allora mi viene da chiedermi: servirebbe ancora l'aria compressa???

ciao

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crisram

crisram ha scritto:

Se vuoi fare il taglio al plasma, il gas ti serve, altrimenti con cosa lo fai il plasma? Il sistema che ipotizzi tu è praticabile con una normale saldatrice ad arco e un elettrodo di tungsteno, ma rispetto al plasma ha una resa minore e il taglio è meno preciso. L'accesione per sfregamento, comunemente usata nella saldatura ad arco, è da evitare perché rovina rapidamente l'elettrodo; ecco il motivo dell'innesco a scarica. Comunque per fare qualche esperimento puoi provare, basta che ti procuri un trasformatore di generose dimensioni. Paolo

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pieffe

dimeticavo:

giusto, hai ragione ;)

ha un nome questo sistema???

ultima, poi ho finito: serve una maschera per saldare o qualcosa anti uv o la luce non è molto forte??? ciao

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crisram

crisram ha scritto:

Non saprei; qundo si salda con l'elettrodo di tungsteno e flusso di gas antiossidante, si chiama TIG (Tungsten Inert Gas) e su questo trovi molte informazioni in rete.

La luce è fortissima e composta in massima parte da ultravioletti di tutti i tipi, quindi anche di quelli più nocivi; ne possono derivare danni seri. Con potenze limitate e per pochi istanti io riesco a guardare l'arco anche con un paio di normali occhiali da vista, che fermano in buona parte gli UV, ma resto così abbacinato da non vedere più per dieci minuti. Ciao, Paolo

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pieffe

ciao

Per danni seri intendi solo alla vista o anche alla pelle per troppa esposizione??? Fa polveri nocive come i laser??

ciao

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crisram

crisram ha scritto:

Come primo effetto hai l'infiammazione della congiuntiva al punto da non riuscire a dormire; a più lungo termine puoi avere danni alla retina. Per quanto riguarda la pelle, è assodato che le lunghe esposizioni provocano il cancro, ma per esposizioni brevi il problema non dovrebbe esserci. Naturalmente si parla sempre di potenze ragguardevoli: i saldatori di professione usano delle protezioni vistose. So che i laser danneggiano la retina, ma che facciano delle polveri direi proprio di no. Gli archi elettrici invece, oltre ad una certa quantità di ozono, possono emettere anche altri gas nocivi, tipo ossidi d'azoto e vapori metallici; ma il tutto va sempre valutato in relazione al tempo di esposizione. Per qualche esperimento mi preoccuperei solo di proteggere gli occhi, con maschera o occhiali da saldatore. Ciao

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pieffe

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