Problema elettrotecnico, lampada al neon

Ciao, nonostante una laurea in Ing. TLC la vita non mi ha mai dato l'opportunita' di lavorare con le luci al neon. Mi rivolgo a voi chiedendo scusa per l'OT.

Problema. La luce al neon del cucinino una bella sera non si e' piu' accesa: si illumina mooolto poco vicino ai contatti e stop.

Tentativo 1: ipotizzando che sia partito lo "starter" (si chiama cosi' quella specie di condensatore?), in servizio da un numero sconosciuto di anni, lo sostituisco. La luce continua a non accendersi.

Essendo un profano assoluto di questa tecnologia ho portato in ferramenta lo starter e anche la sua base, svollegandola dal neon e dalla base della lampada (alimentatore). Credo di averla poi reinserita correttamente... Ci sono dei componenti polarizzati nelle luci al neon?

Tentativo 2: essendo andata buca la sostituzione dello starter, sostituisco anche il neon circolare (mi pare da 22W). Stesso identico problema: non si accende, e non sembra nemmeno illuminarsi vicino ai contatti.

Devo sostituire anche l'alimentatore?!

Spero che qualcuno mi possa aiutare, perche' per ora sono costretto a lavare i piatti finche' c'e' il sole, oppure a lume di candela :-)))

Eventuali link a pagine su "Neon for dummies" saranno i benvenuti.

Grazie, Paolo

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PaoloC
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a questo punto è probabile che sia partito il reattore (si chiama così... o anche ballast.non è un alimentatore)

"PaoloC" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@uni-berlin.de...

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stefano

dunque un neon funziona così: come ben sai vl(t)=-Ldi(t)/dt lo starter è una lamina bimetallica che a freddo chiude un circuito LR L è il reattore e R sono le resistenze dei terminali del neon e parassita del reattore. Quando la lamina si è scaldata apre il circuito provocando un salto di corrente quasi a gradino, che provoca l'extratensione sull'induttanza che dovrebbe portare alla ionizzazione i vapori di mercurio a bassa pressione presenti dentro il neon. Dai filamenti resi incandescenti dal riscaldamento iniziale dovuto al passaggio della corrente prima che si aprisse la lamina si genera l'arco elettrico attraverso il conduttore di terza specie ionizzato dalla scarica iniziale e diventato plasma. Una volta che si è acceso il tubo hai un parallelo tra il neon e lo starter in serie all'induttanza, in regime armonico.Il neon acceso ha una resistenza più bassa dello starter (che in serie ha pure le resistenze dei filamenti del neon) e quindi ottieni un partitore di corrente e come saprai date r1, r2 e i(t)=i1(t)+i2(t) i1(t)=i(t)*r2/(r1 + r2) dunque a regime passa quasi tutta la corrente nel neon.

Venendo al tuo problema... visto che i filamenti si accendono senza bruciarsi il reattore è sano e visto che rimangono accesi fissi direi che lo starter non ne vuole più sapere di aprire la lamina. Probabilmente o hai collegato male lo starter nuovo se neanche si accendono i filamenti (lo schema lo trovi di solito disegnato sul reattore) oppure ne hai comprato uno sbagliato visto che te li vendono in base alla potenza del neon. Quando è ora di sostituire il neon lo vedi perché ha le estremità nere. Comunque un neon finito lampeggia e non ne vuole sapere di accendersi.

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andreafrigo

[cut]

Grazie Andrea! Ora mi e' piu' chiaro il funzionamento delle lampade al neon.

Riguardo al mio problema, provero' a verificare ancora una volta i collegamenti e i contatti: la lampada "abita" in cucinino da molti anni (non so quanti perche' non l'ho installata io, ma il contenitore del vecchio starter mi si e' sbriciolato tra le dita!), calore e umidita' non sono molto amici del rame e affini :-)

Paolo

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PaoloC

Il 31 Ago 2004, 14:02, snipped-for-privacy@nospam-inwind.it ha scritto:

A freddo lo starter è aperto. A scaldare la lamina bimetallica è la scarica nel gas contenuto nel bulbo dello starter. Il tubo fluorescente ha una tensione di scarica inferiore a quella del bulbo dello starter, quindi una volta che il tubo è innescato lo starter rimane spento e aperto.

Ciao.

lucky

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lucky

se non ci si aiuta tra ingegneri... ops io sono quasi ingegnere elettronico. Per finire la laurea triennale mi mancano 5 esami tra cui Campi elettromagnetici A... ARGH!!! + tesi. Ci avessi capito qualcosa di onde piane, polarizzazioni, riflessioni e rifrazioni a quest'ora sarei un uomo felice. Beh a campi ci ripenso tra un mese.

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andreafrigo

E meno male. Nella tua spiegazione non hai azzeccato quasi nulla.

Vediti questo link:

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Ma dove l'hai sentita la storia che hai raccontato?

Bye by Gio

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gio

:A freddo lo starter è aperto. Nix. :A scaldare la lamina bimetallica è la scarica nel gas contenuto nel bulbo :dello starter. Giusto. :Il tubo fluorescente ha una tensione di scarica inferiore a quella del bulbo :dello starter, quindi una volta che il tubo è innescato lo starter rimane :spento e aperto. Secondo me, la lamina (normalmente chiusa)e lo scaricatore a gas sono in serie e vicini; a tensione di rete il gas si ionizza e fa scaldare i filamenti, dopo un po' la lamina si apre, extratensione e lampo del tubo fluorescente (la smetteremo mai di chiamarli neon ?). Se lo starter ti appare aperto, e' perche' il tuo tester non invia sui puntali una tensione di 230v ed il gas non si ionizza. Ciao.

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ITS

Il 06 Set 2004, 11:00, ITS ha scritto:

E invece è proprio aperto.

Certo che è giusto.

bulbo

serie

dopo

E invece no. Il contatto dello starter è normalmente aperto. Il contatto è costituito da una parte fissa e da una parte in lamina bimetallica deformabile dal calore, contenuta in una ampolla riempita di gas neon. Quando si applica tensione al circuito praticamente tutta la tensione di rete cade sul contatto aperto dello starter, il contatto aperto scarica e il calore della scarica scalda la lamina bimetallica che si deforma e dopo un po' chiude il contatto, e quindi cessa la scarica. I filamenti del tubo si riscaldano mentre il contatto è chiuso. Non essendoci più la scarica la lamina bimetallica si raffredda e dopo un po' il contatto si apre. L'extra tensione generata dal reattore all'apertura del contatto dello starter innesca il tubo. Sul contatto aperto dello starter si presenta la tensione di scarica del tubo, insufficiente a innescare il gas nello starter, la lamina bimetallica rimane fredda e quindi il contatto aperto.

puntali

Appare aperto perchè "normalmente aperto" significa aperto a riposo, ossia in assenza di alimentazione. Se applico 230V non è più a riposo, e dopo un po' si chiude.

Dai un'occhiata al link suggerito da Gio.

Ciao.

lucky

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lucky

:Dai un'occhiata al link suggerito da Gio.

Si, ma allora ti potrei dire che quanto scritto era riportato nelle application notes di STM per alcuni alimentatori per lampade fluorescenti.

Per chiarire la cosa appena posso smonto quei 2-3 starter che ci sono in casa. Ciao.

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ITS

Il 06 Set 2004, 13:53, ITS ha scritto:

Il link suggerito da Gio non l'ho riportato per avvalorare la mia spiegazione (oltretutto è un sito divulgativo e sul linguaggio impiegato potrei avere delle riserve), ma solo perché ci sono dei disegnini esplicativi utili per capire meglio. Se l'AN della ST è questa:

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dice proprio quello che ti ho detto io.

APPLICATION NOTE ELECTRONIC FLUORESCENT LAMP BALLAST ....... The starter triggers the tube when it is first turned on. It consists of two contact strips, one normal and one bimetallic, which are normally open, enclosed in a glass envelope filled with inert gas. When mains is applied to the circuit, the voltage is not sufficient to cause spontaneous ionisation of the gas in the main tube, and the lamp remains in a high impedance state (i.e. not turned on). However, the electric field which the mains creates in the small gap between the contacts in the starter is sufficient to ionise the gas there. This allows a current to flow in the metal strips and through the gas (and also through the filaments of the main tube, which heats them and facilitates the subsequent ionisation). The heat generated by the current flow through the gas causes the bimetallic strip to bend towards the other. When the contacts finally touch, two things occur: firstly the gas in the starter de-ionises, and so the bimetallic strip begins to cool. Secondly, as the impedance of the circuit falls, the current through the ballast inductor and the filaments of the main tube increases. A few tenths of a second later, the bimetallic strip has cooled sufficiently to bend back slightly, reopening the gap. The sudden increase in impedance and consequent sharp reduction in inductor current causes a large overvoltage across the inductor. Given the correct conditions (see section 2.2 below for a discussion of these) this overvoltage is large enough to cause ionisation of the gas in the main tube. At this point the impedance of the fluorescent tube falls to a minimum, and the voltage drop across it falls to a level below that required to ionise the gas in the starter contact gap. The contacts thus remain open until the lamp is next turned on. .......

Ciao.

lucky

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lucky

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