Finale audio senza carico.

Fine ad ieri sera ho sempre saputo che se uno non attacca il carico (altoparlante) ad un finale audio, si brucia tutto. Ieri parlando con un tecnico audio (si =E8 cos=EC dichiarato) mi ha detto che se il finale =E8 valvolare avento il trasformatore d'uscita non c'=E8 il problema. Il carico lo fa il trasformatore e quindi non rischi di bruciare nulla. Ero 1/2 ubriaco e gli ho creduto, ma sta mattina da sobrio mi sembra che il ragionamento non regge. Qualcuno sa darmi qualche spiegazione? Come posso sostituire in maniera furba gli altoparlanti? Vorrei usare il mio finale valvolare della chitarra con l'uscita "line out" senza dover ammazzare i vicino per troppo volume (finale da 150Wrms!). L'unica idea =E8 quella di mettere una resistenzona ma provarle da 8ohm

200w non =E8 facilissimo! Grazie, Luca Moreschi.
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luca.moreschi
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ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@g14g2000cwa.googlegroups.com...

Nessuno mette in dubbio che fosse stato realmente un "tecnico audio", ma a parte il significato e l'interpretazione che si possono dare a questo titolo la sua competenza lascia a desiderare.

Senza carico hai un disadattamento di impedenza mostruoso, ed hai il 100% di possibilità di danneggiare il finale. Con quali tempi non te lo so dire.

Ma che roba è? Il triple rectifier??? Comunque, premettendo che dentro casa con un valvolare da 150W non ci si suona e che puoi usarlo per suonare all'olimpico, e che non ho capuito che vuoi fare con il line out (di cosa poi?), o sostituisci i coni con altri di impedenza maggiore, in questo modo riduci la potenza dell'ampli (ma è una gabola sconsigliabilissima), oppure ricordo di aver visto degli adattatori da montare tra le valvole finali e gli zoccoli che ne riducono la potenza, oppure ci sono i vari riduttori di potenza Marshall, Korg, ecc... che non ho idea ne di come funzionino, ne se sono adatti per i valvolari.

J.

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Regae

Sapevi male, non capita sempre.

Questo non e` tanto vero. Un ampli a transistori non da` problemi senza carico. Un ampli a valvole in pushpull non dovrebbe dare problemi neanche lui, mentre un single ended potrebbe generare delle sovratensioni sul tubo, a causa della induttanza del trasformatore, che immagazzina energia dalla corrente di polarizzazione (ok, si puo` dire meglio ma adesso ho fame e ragiono poco :))

Puoi metterne di piu` piccole come potenza dissipata in serie/parallelo. Oppure una resistenza da 8 ohm da una decina di watt in bagno di olio. Tanto la potenza media che dissipi e` molto piu` piccola dei 200W di picco (e quando l'olio frigge puoi fare le patatine all'olio da trasformatore ;))

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Il problema =E8 che per carenza di tempo ieri sera non sono riuscito a portarmi la cassa che devo collegare al finale. Grazie al bassista ero comunque riuscito a portare il finale (pre+finale) ma non sono riuscito a trovare la cassa nel pub dove dovevo suonare. A questo punto il tecnico audio ha tirato fuori la frase in questione. Voleva sfruttare il fatto che comunque c'=E8 un uscita line out (quella tra il pre ed il finale). Io nel dubbio non gli ho creduto e ho suonato con un altro amplificatore!. Grazie per il supporto

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luca.moreschi

snipped-for-privacy@siemens.com ha scritto:

ero

riuscito

magari bastava sfilare le finali dallo zoccolo... se non ci sono strani giri di NFB la parte pre è comunque separata

Filippo

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filippo audiofanatic

Ciao A parte che con volume basso non bruci niente mai .... i 150 W si possono ridurre a milliwat, semplicemente abbassando il volume ....e con soddisfazione dei vicini !!!!!!!

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

Il Sat, 04 Feb 2006 11:02:24 +0100, giorgiomontaguti ha scritto:

Eheheh, Giorgio...

Come si vede che sei "dall'altra parte della barricata" :-D

Purtroppo il suono che piace a noi chitarristi è il risultato - tra altre cose - di uno stadio finale a valvole che satura, insieme possibilmente al trasfo di uscita, e pure un po' al cono che - lungi dall'essere hi-fi - sagoma di brutto pure lui.

D'altra parte, io sono un chitarrista provetto oltreché dilettarmi di elettronica, e posso assicurare anche il nostro amico che 15W spaccano *già di molto* i timpani...Il mio valvolozzo autocostruito infatti devo attenuarlo, altrimenti non lo sopporto.

Il prossimo progetto (di qui a 10 anni) sarà un ampli per chitarra dalle potenze "ridicole" (tipo 1W), in modo da poterlo "tirare" senza soffrire ;-)

M
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Michele Ancis

ha scritto

Se é a transistor, no. Senza carico (antenna) si bruciano i finali rf.

E invece si. Si formano delle sovratensioni che potrebbero produrre archi fra le spire del primario.

Vedi sopra.

???

?????

Non hai una manopola di controllo del volume?

Già. Ma potresti fare delle serie/parallelo, se non fosse che e' più semplice abbassare la tensione di alimentazione del finale.

-- Sito di schemi elettronici utili e belli:

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SOMMERGIBILE

Un radiomicrofono con un PP di EL34 come amplificatore finale RF?

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Ciao Infatti fra gli altri hobby, ho studiato chitarra classica, e quindi uso chitarra acustica senza amplificatori. E Sor ,Carulli, Villalobos e Bach non gradiscono ....distorsioni e saturazioni !!! Purtroppo non gradiscono molto neppure le mie dita . Non si puo' cominciare a 40 anni e sperare di suonare bene !!!

Quanto alla potenza necessaria per un amplificatore domestico, ho realizzato per mio nipote un ampli a transistor, con alim da PC e altoparlanti da auto, e pur non fornendo piu' di un paio di watt, era piu' che sufficente in casa.

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

Forse Sylvano Bussotti e' piu' aperto (!) alle nuove tecnologie e non disdegna un po' di "clippature" elettroniche... Sicuramente negli studi di Fernando non se ne trovano! Saluti.

Tom.

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Tomaso Ferrando

Il Mon, 06 Feb 2006 09:20:33 +0100, giorgiomontaguti ha scritto:

Ahahah Giorgio! Non mi immaginavo che anche tu ti dilettassi! Beh, hai ragione, Sor e Carulli non vogliono distorsioni! Comunque con la giusta lena ed il giusto metodo, anche a 40 si può cominciare e togliersi delle belle soddisfazioni. Il problema è, piuttosto, il tempo e la dedizione necessari per fare passi avanti.

Per quanto riguarda poi il tema ampli, per i chitarrieri è assolutamente un tema caldo...Con i transistor non riesci a riprodurre quel tipo di nonlinearità che noi chitarristi adoriamo. Non c'è verso...Ci sono magnifici DSP che modellano la distorsione valvolare, fior fiore di ampli a transistor ma niente eguaglia la "crema" che un finale sull'orlo di una crisi di nervi può tirar fuori ;-)

Per una suonata "in casa", anche io non ho problemi ad usare transistor o addirittura accrocchi digitali, ma la risposta al tocco di un *buon* ampli a valvole è - stranamente - ineguagliabile. Ti parla uno che andrebbe volentieri a fondo alla questione, dal punto di vista tecnico/ingegneristico, ma è una bella gatta da pelare. Le differenze si nascondono nelle pieghe delle relazioni nonlineari di tutta una serie di componenti...E' un macello venirne accapo affrontando il problema analiticamente...E infatti quel che si fa è provare diverse combinazioni "conosciute" e fare qualche *piccolo* aggiustamento.

M
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Michele Ancis

ottimo argomento, mi interesserebbe molto fare una discussione tra musicisti che capiscono di elettronica. Putroppo non =E8 facile trovare chi ne capisce di entrambi i settori. Non vi dico che "stupidate" ho sentito dire da dei professionisti; roba da rotolarsi dalle risate. Anche io sostengo che le valvole suonano meglio dei transistor; attenzione ho detto "suonano" meglio per noi chitarristi. Infatti nei PRE per chitarra le valvole sono tutto tranne che HIFI. Purtroppo hanno una distorsione/armoniche/compressione che ad un purista di HIFI gli farebbe venire un attacco alla bile, ma per un chitarrista =E8 il massimo. Meno d'accordo sono invece sullo stadio finale. La distorsione del finale e quella del trasformatore d'uscita tutto sommato la trovo abbastanza ininfluente rispetto a quella che di da il PRE. Credo che un buon equilibrio tra tecnologia e qualita per chitarristi sia PRE=3Dvalvole, FINALE=3Dmosfet. Per lo meno non devi mettere il trasformatore d'uscita! Ovviamente poi in cono fa anche lui la sua bella differenza. Cosa ne pensate? Se c'=E8 qualcunoche si =E8 autocostruito qualcosa, possiamo anche scambiarci idee e schemi. Devo anche dire che i nuovi prodotti DSP/PC stanno ottenendo degli ottimi risultati. Ho fatto delle prove con un PC e Amplitube o GuitarRig; ragazzi che suoni! Ciao, Luca Moreschi

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luca.moreschi

La distorsione e` maggiore dove maggiore e` l'ampiezza del segnale. Quindi a parita` di "stortura" della transcaratteristica, un segnale piu` grande genera piu` distorsione.

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Franco

Herz, mein Herz, sei nicht beklommen und ertrage dein Geschick.
(H. Heine)
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Franco

Ciao Il tempo e la dedizione tentai di metterli, ma quando il maestro, dopo due anni di lezioni(mezzora al sabato mattina....avevo ancora il vizio di lavorare !!) mi disse: Per non peggiorare, deve fare una ora di scale, una ora di accordi, una ora di autori e una di qualcos'altro..tutti i giorni " ..ebbi la netta impressione di essere negato per la musica !!!!!!!! Da allora suono solo in ferie,abbinandolo agli altri hobby della sCULtura in legno.e della Consulenza Aquiloni . (non posso portarmi in motagna gli hobby cittadini !!!)

Nella discussione transistor --valvole....non metto becco, essendo una questione soggettiva.

Le ultime valvole le usai nei primi anni 60 !! Si chiamavano Nuvistor e fu l'estremo tentativo di opporsi ai transistor.

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti
[arcicut]

Uèlla Michele, cissiritrova anche quì... :) Vorrei unirmi anche io nella discussione, essendo chitarraio appassionato di elettronica e fai da te. Confermo tutto quanto detto da Michele: nei "migliori" ampli pr chitarra di lineare non c'è NULLA. il suono più ricercato dai chitarristi è quello in cui satura TUTTO (occhio, satura, non tosa... niente diodi) cono compreso. tant'è che anche i coni sono studiati per avere una zona di funzionamento non lineare avvicinandosi alla massima potenza. c'è chi, per sfruttare questo fatto, manda ai coni qualche watt in più di quelli che potrebbe reggere secondo le specifiche. In pratica: prendete un pre e un ampli a valvole, diciamo da 50W, attaccateci un cono per chitarra (in pratica un midrange) da 40W girate tutti i potenziomentri dei gain e volumi vari a manetta, o meglio togleiteli e bypassate, e avete il suono agognato dai chitarristi. Io sto facendo alcuni eperimenti con un finale a Mosfet (in teoria un finale Hi Fi), ma ho problemi di cono.

Ciao a tutti, guitarfabius

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Guitarfabius

Il giorno Wed, 08 Feb 2006 09:44:24 +0100, giorgiomontaguti ha scritto:

Erano quelle a bassa tensione anodica?

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Luigi C.

Il giorno Wed, 8 Feb 2006 09:12:13 +0000 (UTC), "Guitarfabius" ha scritto:

Poveri vicini di casa!!! :-)

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Luigi C.

Ciao Luigi Si erano alimentate a 6 V . mi sembra , e apparivano come dei piccoli ditali metallici , poco piu' grandi di un TO5. Ci feci un converter da 144 Mhz a 30 Mhz (per la gamma dei 2 metri) Furono impiegati ancora per qualche tempo, come stadi di ingresso pe oscilloscopi (alta impedenza !!)

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

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