Autooscillazione maledetta su finale audio

Sto' riparando il mio Yamaha MX-830 che era praticamente scoppiato. Ora funziona, ma ho una maledetta autooscillazione visibile con l'0scillo. Non so se prima c'era, ma di sicuro voglio togliera. La frequenza di oscillazione e' sui 350 KHz per un'ampiezza di 10Vpp, inseguendo con l'oscillo il segnale dall'ingresso in poi ho beccato il primo transistor che oscilla ed e' un pilota della preamplificazione, intesa come la sezione prima della scheda finale che e' separata (non ha controlli toni, ecc)

L'amplificatore e' ad accoppiamento diretto e tutto a transistor toshiba serie 2SA-2SC

Io ho provato a mettere i soliti condensatori tra base e collettore ma non faccio nulla con 100 pico o piu', sono dovuto arrivare a 1000 pico, e questo mi fa notare delle attenuazioni verso gli alti, infatti con i condensatori da 1000 pico verificando con l'oscillo vedo che gia' un segnale da 10KHz e' molto attenuato. Potete consigliarmi qualcosa ?

Kurt74

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Kurt74
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Oscilla solo un canale o entrambi? La mia impressione è che sia andato in malora qualche condensatore di disaccoppiamento sull'alimentazione da una parte e che, contemporaneamente, vi sia qualche pastrugno con i fili in giro (dove girano le connessioni di segnale? Vicino o lontano dal trasformatore e dalle connessioni di potenza del finale?)

Non mi sono mai piaciuti gli accoppiamenti diretti integrali... ma è solo una mia fisima.

Se con i soliti condensatori (ceramici ovviamente) non si notano miglioramenti allora il problema non risiede tanto in un singolo stadio ma in una catena di più stadi tra cui si è stabilita una retroazione positiva parassita (da vedere per quale motivo: ancora una volta verificherei gli elettrolitici che ci sono in giro ma anche e direi soprattutto le SALDATURE che ci sono in giro. Spesso sono fatte giusto con un filino di stagno appena e alle volte basta uno scossone deciso - ad esempio nel spostare l'apparecchio da un posto all'altro - per farle partire; e la legge di Murphy insegna che tra i vari modi in cui possono partire solitamente la sfiga sceglie il peggiore...).

In realtà veri consigli non se ne possono dare se non quello di avere molta pazienza ed essere disposti a ragionare molto (con abbondanti misure di controllo) sullo schema e sul modo in cui questo viene realizzato fisicamente. Se disponi dello schema puoi ragionarci su partendo dall'ipotesi che siano partite in modo "discreto" (cioè non immediatamente visibile) delle saldature e indagare le conseguenze di ogni possibile caso. Altrimenti, più rapido, meno sofisticato ma anche imho più efficace, puoi rifare tutte le saldature, riorganizzare i cavi di collegamento troppo "girovaghi" se ce ne sono e vedere cosa salta fuori. Ci sono buone probabilità che la cosa finisca lì.

Infine tieni conto anche della possibilità che qualche transistor di segnale abbia dato il benservito (e capita, soprattutto se lavorano a tensioni di collettore un po' altine) e, magari perché non inverte più un segnale lungo la catena, trasforma improvvidamente una retroazione negativa in una positiva. In stadi che esibiscono un forte guadagno ad anello aperto vi è pure questa remota ma non nulla possibilità.

Altro, sui due piedi, non riesco a dirti. Disponendo però di un oscilloscopio non dovresti incontrare difficoltà insormontabili. L'unica vera dritta che ti posso dare è: se possibile fai funzionare separatamente ciascuna sezione del circuito - togliendo le alimentazioni agli altri - in modo da restringere il più possibile il numero degli "indiziati".

Ciao! Piercarlo

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Piercarlo

RISOLTOO

Grazie mille Piercarlo dei consigli. Io mi ero fissato con l'autooscillazione ed ho perso un sacco di tempo a provare valori diversi di condensatori per smorzarla, ma tu mi hai messo il dubbio in testa che potesse essere un componente, e cosi' a testa bassa e con lo schema ho beccato tre diodi in corto.

Non so se e' una cosa comune, questi tre diodi, roba giapponese con equivalenti gli 1N4148, sono collegati in serie, e stanno tra le basi dei due finali di preamplificazione.

Sai a cosa servono ? Non avrei immginato che creassero quel casino, daltronde in uscita l'audio c'era.

Grazie Kurt74

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Kurt74

Il 27 Ago 2004, 11:35, "SOMMERGIBILE" ha

Grazie mille anche a te per l'impegno, ma fortunatamente ho risolto come sopra. Ciao Kurt74

PS Non mi ero accorto del tuo messaggio perche' usavo Google per leggere e per rispondere ma ho visto che ci mette fino a 9 ore per visualizzare i messaggi, allora sono passato ad

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che fa tutti in tempo reale.

PS2 non posso usare un normale newsreader perche' mi collego in GPRS con Vodafone che non ha NNTP

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kurt74ammazzalospam

Ciao OK per aver trovato i diodi in corto.....ma l'oscillazione e' sparita ???? L'assassino era il maggiordomo ??? Non ci puoi lasciare senza dire come e' andata a finire!!!

A parte gli scherzi...ottimi i consigli dell'amico. Oltre a questi, a volte, in caso di oscillazioni ad alta frequenza, una resistenzina (100 ohm)in serie alle basi dei transistor..... tranquillizza tutto. Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti

Si, volatilizzata, e' per questo che chiedevo quale sia la funzione di questi tre diodi in corto

Intendi alle basi di tutti i transistor o solo alla base di quello che oscilla? Alla prossima oscillazione ci provo.

Ciao Kurt74

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Kurt74

Intendeva alle basi dei possibili "candidati". Serve a sballare di quel tanto le costanti di tempo (e i guadagni ad alta frequenza) da "zittirli". In ogni caso tieni ancora sotto osservazione il tutto. Tre diodi in corto secco, anche se di segnale, significa che da qualche altra parte, magari anche solo transitoriamente, si è guastato qualcosa di importante; normalmente quei diodi servono unicamente da polarizzatori e sono percorsi da correnti trascurabili. Può anche essere la stessa autoscillazione (che, a spanne, hanno mandato in modo comune i transistori di uscita ad alta frequenza) ma occorre chiarire per bene

*cosa* l'ha causata.

Ciao! Piercarlo

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Piercarlo

Il 28 Ago 2004, 12:58, snipped-for-privacy@tiscali.it (Piercarlo) ha scritto:

Questo Ampli l'ho comprato rotto per poche lire, perche' era passato in mano a molti pseudo-riparatori e nessuno era riuscito a ripararlo. Quando l'ho avuto fra le mani era completamente distrutto. Ancora adesso ho la sezione del finale di destra con tutti i finali ed i transistor differenziali di entrata in corto e sto' aspettando i ricambi.

Quindi difficilmente potro' risalire alla causa, mi accontento che funzioni. Adesso che ricordo, la prima cosa che sostituii perche' erano praticamente saltati in aria e spezzati in due, sono stati i due transistor dove poi sulle basi erano questi tre diodi. Quindi puo' essere che si sono rotti in quella circostanza catastrofica.

Un'altra cosa che ricordo e' che dopo il ponte che alimenta la scheda di preamplificazione a 75+75 V (dove sono anche questi diodi e transistor), invece dei fusibili c'erano due resistenze da 1 Ohm 1/4W che andavano sempre in fumo immediatamente, allora le ponticellai per continuare la ricerca guasto. Adesso che non c'e' piu' l'oscillazione devo provare a rimettere le resistenze, se non bruciano vuol dire che anche la corrente di assorbimento della sezione preamplificatrice e' OK.

Ciao Kurt74

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Kurt74

Il 28 Ago 2004, 11:20, "SOMMERGIBILE" ha scritto:

Esattamente come nel tuo schema.

Io misuravo con l'oscillo e c'era un maledetto dente di sega di 10Vpp con una frequenza di 350KHz anche con ingresso in CC. Se aumentavo il volume l'audio prendeva il sopravvento e quindi l'effetto tendeva a sparire. Effettivamente se poi vogliamo chiamarla distorsione ho autooscillazione non so.

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Kurt74

(...)

Quasi certamente. In realtà molti finali saltano quando si trovano a dover amplificare AD ALTA POTENZA segnali ad alta frequenza (oltre i

10-15 KHz) perché, anche se a basso segnale l'amplificatore "può" amplificare segnali ultrasonici, con alto segnale la maggior parte dei transistori bipolari (anche quelli dati per 30-60 MHz) vanno in modo comune (conducono entrambi perché non fanno tempo a spegnersi durante l'alternanza tra le due semionde con il risultato di mettere in corto l'alimentazione con tutto quanto ne consegue). In genere queste puttanate succedono quando una sorgente a monte inietta segnali impropri (solitamente si tratta di registratori o di ricevitori stereofonici che, per una ragione qualsiasi - in realtà un loro guasto - mandano sul segnale audio le frequenze ultrasoniche o dell'oscillatore di bias o la sottoportante rigenerata dal decoder stereo. Potenzialmente è un guasto che ha qualche remota possibilità di verificarsi anche nei lettori CD).

Peraltro, da quanto hai detto in un altro post, il circuito ha quasi certamente qualche problema di stabilità latente in quanto, se viene a mancare la polarizzazione dei finali, normalmente si dovrebbero avere solo una brutta distorsione, non autoscillazioni. E' per caso uno schema con differenziali in cascata tra loro?

Aumenta a mezzo watt. 1/4 probabilmente va in fumo comunque.

Ciao! Piercarlo

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Piercarlo

snipped-for-privacy@libero.it ha scritto:

Se no c'e' anche

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Fabio G.

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