Dopo aver visto un film volevo sapere se e' vero che dopo una esplosione nucleare tutto quello che e' elettronico non serve piu' , e' una esagerazione cinematrografica oppure si verifica qualche fenomeno che distrugge le giunzioni dei transistor ecc..?
non lo so per certo ma a quanto ho capito una esplosione nucleare genera un forte campo elettromagnetico.. ora se il campo prodotto da un fulmine è in grado di far secca una telecamera da esterno posta nei paraggi (se ne è parlato qualche settimana fa) non è da escludere che un campo molto intenso ma soprattutto che varia istantaneamente possa concatenare tensioni altissime all'interno degli apparecchi elettronici posti nelle vicinanze portandoli alla rottura.. ad ogni modo spero di non scoprirlo mai.. :P
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Davide C.
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tratto da wikipedia: "durante la reazione nucleare avviene una temporanea separazione di cariche elettriche che genera un campo elettromagnetico istantaneo, contemporaneo al lampo: a distanza di alcuni chilometri dal sito dell'esplosione, si possono ancora avere tensioni indotte nei circuiti elettrici di molte migliaia di volt, che portano in genere alla immediata distruzione degli stessi se non sono appositamente schermati."
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Davide C.
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Ti risponderà qualcuno piu' saccente, comunque, credo che l'effetto di cui si parla è un andare in tilt dovuto a saturazione, creata da un grande sviluppo di forza elettromagnetica.
Poi su quantità, pompaggio cinematografico etc. non saprei, ma a naso dovrebbe esserci qualcosa di vero, anche se penso che questo problema, sia trascurabile in un evento del genere...
I film esagerano sempre, però pare che gli impulsi elettromagnetici di una esplosione nucleare siano migliaia di volte più intensi di quelli causati dai fulmini.
Non è una balla. Non so che portata abbia il fenomeno ma se si riesce a far esplodere una testata nucleare *nella stratosfera*, l'energia dell'esplosione è in grado di generare un impulso elettromagnetico molto intenso in grado di far fuori quasi ogni componente elettronico sensibile alle sovratensioni. E visto che ormai elettronica e computer te li ritrovi anche al gabinetto, questo significa il blocco immediato di qualsiasi attività. E non è roba da poco...
In più, in caso di attacco nucleare, se i responsabili delle stazioni missilistiche non ricevono più alcun segnale o risposta alle loro chiamate, questi hanno le mani libere nel decidere di lanciare per proprio conto le testate. Anche perché non è che hai molto tempo: un quarto d'ora, poi non puoi più fare niente perché li hai addosso.
Ci sono due fenomeni che fanno fuori l'elettronica: il primo e` il gamma flash, raggi gamma generati dall'esplosione: manda in conduzione tutto il silicio ionizzandolo, e se questo e` alimentato si distrugge (e le memorie non volatili perdono le info anche se spente). Poi ci sono le sovratensioni, cerca come parola chiave NEMP (nuclear electromagnetic pulse)
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Franco
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Hi ho letto , che per ovviare al problema del campo elettromagnetico distruttore, il caccia sovietico MIG 21 impiegava in molti circuiti valvole termoioniche ( 6C33B negli alimentatori)..... viva le valvole......
"Franco" ha scritto nel messaggio news:epUki.26256$ snipped-for-privacy@newssvr23.news.prodigy.net...
Non era un manuale e non parlava di elettronica. Se ne parlavo molto venti-venticinque anni fa, fa quando giravano idiozie del tipo "guerra nucleare limitata". E capitava spesso di dover discutere per far capire che la guerra rimaneva "limitata" giusto per un quarto d'ora, poi diventava comunque globale. Il quarto d'ora dell'ultima sigaretta se così si può dire...
oppure "the day after" bellissimo filmone dell'83, a mio parere realistico (o forse pure ottimistico.. mah..) credo che meriti per fare capire ai "giovani" che nn hanno vissuto la guerra fredda in prima persona quanto ci siamo andati vicino alla distruzione totale
nel film esplode una bomba nucleare nell'alta atmosfera e si ferma tutto
Nel film esplodono almeno tre bombe. La prima nell'alta atmosfera e le altre due a terra. Secondo me questo era il punto migliore del film in quanto illustrava chiaramente che, in caso di guerra nucleare non ti arrivava in testa una sola bomba da cui forse, con una botta di culo, te la potevi cavare. Te ne arrivava un intero grappolo in testa da cui non avevi alcuna speranza di cavartela.
All'epoca feci una stima approssimata di cosa sarebbe successo a
*Milano* se fosse scoppiato il finimondo nucleare. E la stima ipotizzava che come minimo sarebbero arrivate 8 o 9 bombe da un megaton... Come dire: fate di tutto PRIMA perché una puttanata del genere non succeda mai perché dopo... non c'è proprio nessun dopo.
gia ci ho sempre fatto un pensiero pure io (abitando giusto a 50 km da milano) e poi sempre che si parli di 1 megatone... che gia è una potenza inimmaginabile... ...ricorda che la russia aveva (avranno ancora?) bombe da 100 megatoni con 50 megatoni distruggi 30 km di diametro e incendi tutto fino a 90-100 km di diametro insomma.. nn c'è via di scampo.. e forse è anche meglio morire subito va... altrimenti....
giusto per tornare sull'argomento di partenza... quando testarono la "bomba ivan" o "tzar bomb" da 54 megatoni a nord del circolo polare artico nel 1962 causarono un blackout delle telecomunicazioni nell'intero emisfero settentrionale per circa 40 minuti l'onda d'urto fece 3 volte il giro del mondo prima di riassorbirsi
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