definizione di "livelli TTL"

salve a tutti, l'altro giorno parlavo con un amico e ne è uscita questa questione:

In pratica abbiamo un monitor che accetta i segnali RGB ed i Sync a 5 Volt; a questo monitor colleghiamo l'uscita di un PC che essendo pensata per dare 0,7V su 75ohm riesce ad arrivare ad 1,5V sull'alta impedenza di ingresso del monitor. Questi 1,5V di solito bastano ma con alcuni monitor o alcune schede video si riscontrano basse luminosità e colori.. è stato quindi realizzato un amplificatore porta da 0,7V a livelli compatibili con il monitor. Nella descrizione dello stesso secondo voi è corretto dire che "porta il segnale di ingresso a livelli TTL?"

Il mio amico afferma di no in quanto pensa che tale definizione potrebbe applicarsi solo se in uscita dall'amply fossero segnali digitali.. voi che ne pensate? Saluti.

Una uscita TTL se non mi ricordo male identifica un livello logico 1 con una tensione superiore a 2,7V. Un livello logico 0 =E8 invece identificato da una tensione inferiore a 0,5V. Per un ingresso, invece, un livello logico =E8 considerato un 1 se la tensione =E8 superiore a 2V ed uno zero se inferiore a 0,8V. Come vedi, c'=E8 un po' di margine ovviamente necessario per avere un minimo di affidabilit=E0. Se la tua uscita rappresenta una tonalit=E0 di colore con una tensione non mi pare opportuno scomodare dei livelli logici... Al massimo, puoi parlare di ampiezza picco/picco del tuo segnale che sar=E0 per esempio di 5V. Diversa potrebbe essere la questione per i vari sincronismi, in cui l'informazione non =E8 trasportata dall'ampiezza del segnale, ma piuttosto dalla presenza o meno di un impulso. Detto ci=F2, io ho un vecchissimo calcolatore (un M20) in cui l'uscita monitor proprietaria utilizza proprio dei livelli TTL per rappresentare le (poche) combinazioni di colore disponibili.