Contatore Geiger

emilio:

Quali battute? Rabbrividisco e basta.

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F. Bertolazzi
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SB:

Tutte balle. Chernobyl è stata un'operazione di sabotaggio. Leggiti i resoconti e poi dimmi se c'è qualche altro termine che possa definire l'accaduto. Ti ricordo solo che gas e petrolio sono i soli prodotti che la Russia esporta e che, due anni dopo, l'USSR, che si è macchiata di stragi ben peggiori che non 4.000 Ucraini, è collassata per mancanza di soldi.

Faccio sommessamente notare che, con una media di 300 centrali atomiche che hanno rifornito di elettricità una mezza miliardata di persone per 50 anni ci sono state 4.000 vittime a causa di un sabotaggio pilotato per motivi politico-economici. Nonostante ciò diciamo pure che

500.000.000*50/4.000 = 1 morto ogni 6,25 milioni

Ogni anno sulle strade italiane ci sono 5.000 morti.

50.000.000/5.000 = 10.000 ovvero 1 morto ogni 10.000 Anche se non ci sono 50 milioni di italiani che circolano 24 ore su 24, mentre chi usufruisce delle centrali atomiche lo fa 24 ore su 24.

A me pare assurdo che si voglia rivedere la sicurezza di una cosa che, solo per via di un sabotaggio, fa un seicentoventicinquemillesimo (e mi sono tenuto larghissimissimo) delle vittime delle automobili. Probabilmente le spille da balia fanno più vittime.

Mi fa piacere tu abbia letto e commentato gli altri miei interventi in questo thread. :-(

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F. Bertolazzi

Specie quando viene preferita l'economia alla sicurezza. E' lungo ma suggerisco di guardarsi questo documentario della televisione svizzera sugli impianti in Europa. L'inizio e' sul disastro in Giappone ma piu' o meno dalla meta' e' tutto un reportage su vari impianti nucleari in Europa. Agghiacciante e' dire poco.

Figuriamoci centrali nucleari gestite da mafiosi in Italia.

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C'ya STeve

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STeve

STeve:

Beh, è pur sempre gente che riesce persino a far lavorare i terroni, quindi mi fiderei.

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F. Bertolazzi

emilio:

Ma allora sei davvero tanto tanto pirla.

Come? Ci vai sotto con l'accendino?

Quando c'è il sole.

Funziona a temperatura costante.

A parte il sabotaggio di Chernobyl, quante vittime hanno causato?

Quali? I tuoi non sempre, dato che, per risparmiarmi di leggere le tue cazzate, i tuoi post vengono segnati come già letti e quindi non sempre li noto.

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F. Bertolazzi

Conscio delle conseguenze, "F. Bertolazzi" un bel dì scrisse:

ROTFL.

4000? Hahahahah, ma dico ti rendi conto? Quelle sono le cifre dei *politici komunisti* da te tanto odiati. Però sei disposto a bertele per confermare le tue idee. Straordinario.

A parte il conteggio sballato delle vittime di Chernobyl, in un incidente stradale i morti sono CERTI e soprattutto la cosa finisce lì. In un disastro atomico le vittime sono sempre INCERTE e gli effetti continuano per decenni rendendo impossibile stabilire quanti saranno i morti/malati/deformi successivi.

--
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Due di Picche

Il giorno Sat, 19 Mar 2011 17:10:53 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:

E' una cosa che ho già sentito, sostenibile in conseguenza della incredibile serie di errori commessi in quel caso. Però non mi piace fare della dietrologia e ritengo possibile causa anche la superficialità e impreparazione di chi può aver agito anche in buona fede.

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Se leggi con sufficiente imparzialità il paragrafo 'Gli eventi', qualche dubbio sul fatto che sia figlio più della stupidità e dell'impreparazione ti viene, non fosse altro perchè anche gli operatori ci hanno lasciato la pelle.

Le cifre sono discordi, nel link sopra ci sono sia le stime ufficiali che altre, scrivono numeri molto maggiori, ma non vorrei fare una questione sul numero di morti, mi sembra una cosa troppo macabra.

Il problema non sono solo le vittime, anche se potenzialmente possono essere molte, ma la validità di una tecnologia.

I reattori attualmente usati discendono in primis dagli studi effettuati per scopi militari, una delle prime applicazioni fu il sommergibile Nautilus del '54 a propulsione nucleare, e i vari reattori (il Westinghouse americano, ma anche quello francese) costruiti finora discendono da quello schema costruttivo.

Purtroppo allora non si metteva in cima alla lista la voce sicurezza, che richiederebbe una riprogettazione del reattore in modo diverso. Sono stati compiuti molti studi in questo campo, ma il costo elevato della sperimentazione ha impedito che si arrivasse in fase escutiva.

Se la sicurezza fosse una priorità per i militari adesso avremmo reattori molto più sicuri, ma tant'e'.

Non ho capito a quali interventi ti stati riferendo, ma non credo che possano confutare quanto ho scritto sopra, purtroppo sono dati di fatto.

Potrei aggiungere che anche l'uranio lo dobbiamo acquistare, tra l'altro lo vendono anche i russi, e le riserve di materiali fissili possono durare qualche decennio più del petrolio, ma finiranno presto.

La conclusione, spero che anche tu sia d'accordo, e' che la fissione nucleare non può essere la soluzione ai problemi energetici, ci vuole altro.

-- ciao Stefano

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SB

Non so se qualcuno qui ne ha gia' parlato, ma i mini-reattori non potrebbero essere una soluzione?

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Ciao.

lucky

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lucky

Conscio delle conseguenze, "F. Bertolazzi" un bel dì scrisse:

Certo, come no. Mi chiedo perchè non ti abbiano ancora preso a pernacchie in questo thread vista la tua assoluta dimostrazione di ignoranza totale nel campo (cosa che peraltro dimostri abbastanza spesso). D'altronde basterebbe documentarsi un po' prima di avventurarsi in turbinii di ca%%ate. La russia è il terzo paese al mondo come riserve di uranio.

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e se non ti fidi di wikipedia ascoltiamo intesa san paolo

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"...La Russia è oggi al terzo posto mondiale come riserve di uranio..."

"...Ma Mosca mira al ruolo futuro di primo attore anche nella produzione ed esportazione dell'uranio. Nel 2008 l'Armz, società posseduta dalla corporation di Stato del settore, Rosatom, ha prodotto 3.688 tonnellate di uranio, come quinta del mondo, nel 2009 ha già superato le 4.700 tonnellate e nel 2010 supererà le 5.300..."

"...Tvel, società di commercializzazione all'estero dell'uranio, copre oggi il 45% del fabbisogno di combustibile degli impianti nucleari Usa..."

Oh... guarda dov'è Tvel...

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Nella grande madre russia!

Dasvidania tovarish!

--
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Due di Picche

Il giorno Sun, 20 Mar 2011 02:45:06 -0700 (PDT), lucky ha scritto:

I Microreattori nucleari, tu che hai segnalato il Toshiba ma ce ne sono anche altri, il più noto è SSTAR, sono a neutroni veloci ma sempre a fissione e quindi hanno i pro e i contro dei reattori a fissione.

Dato che sono pensati anche per usi come la produzione di energia motrice ho ragione di credere che possano avere gli stessi problemi degli altri reattori a fissione.

Come ho già scritto non credo che l'energia nucleare a fissione possa essere la soluzione al problema energetico.

Le sole alternative che vedo possibili sono solare e fusione, le possibilità ci sono ma ci vuole la ricerca per realizzarle.

A proposito della fusione e' pur vero che sono decenni che se ne parla e ne viene sempre rinviata la data di utilizzo, ma penso che se avessero trattato allo stesso modo la fissione ci avrebbero messo diversi decenni anche li' per arrivare alla realizzazione pratica.

Senza la necessità di vincere la seconda guerra mondiale e poi consolidare il ruolo di superpotenza, gli Stati Uniti non avrebbero finanziato con assegni in bianco una cosa come il Manhattan Engineering District per relizzare la bomba atomica:

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Se ci fossero gli stessi mezzi e le priorità di allora credo proprio che non ci vorrebbero tanti decenni per ottenere risultati, ma basterebbe molto meno.

-- ciao Stefano

Reply to
SB

Pero' mi sembra di capire che non soffrono del principale problema dei comuni reattori, ossia del rischio di reazione incontrollabile e distruttiva in mancanza del raffreddamento del nocciolo. In caso di mancanza di raffreddamento fonde il riflettore, e la reazione si ferma. Non mi sembra una differenza da poco.

Ciao.

lucky

Reply to
lucky

SB:

Per fare cosa??? Un test di sicurezza su di un impianto che si sapeva non essere sicuro???

non

Chi ci ha lasciato la pelle non era certo chi ha deciso di fare un "test di sicurezza" che, in soldoni si riassume in: vediamo se, mettendo l'impianto nella sola condizione pericolosa, nella quale non potrebbe mai trovarsi visti i sistemi di protezione attiva, scoppia o no.

Nell'industria manufatturiera questi si chiamano "test distruttivi".

altre,

Se vuoi mi invento anche io un numero a caso.

Anche se è la sola che ha senso?

'54

Scusami, ma questa è una serie di stupidaggini indegna di te. Cosa c'entra la genesi di una tecnologia con la sua sicurezza? Allora le celle fotovoltaiche dovrebbero essere altrettanto pericolose. Che poi i militari non siano interessati alla sicurezza è una tua opinione che a me pare non aver alcun fondamento.

Non sono scorie, ma combustibile nucleare sfruttato all'1% della sua potenzialità e una centrale media ne produce un terzo di metro cubo l'anno.

E allora chi ha le "scorie" si farà dei bei reattori veloci tipo Superfenix che alimenterà con le "scorie" tirandoci fuori 100 volte l'energia che ci ha già cavato.

La conclusione a cui pervengo è esattamente opposta, e spero di aver ri-spiegato perché.

Reply to
F. Bertolazzi

lucky:

Cavoli! Questo è pure veloce!

Poi ci sono quelli a pellet di torio.

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F. Bertolazzi

SB:

quindi

No: sono più pericolosi (ma devo informarmi sul disegno Toshiba) ma hanno "carburante" praticamente infinito, perché non producono scorie granché radioattive, in quanto spremono il materiale fissile per benino

In effetti per la fusione sono stati spesi ben più soldi che per la fissione. La prima ancora non va, la seconda produceva energia già 10 anni dopo la prima bomba atomica.

Invece la bomba a fusione non l'hanno finanziata gli stessi e per lo stesso motivo?

No, non ci sono gli stessi mezzi e priorità: la fusione è costata molto ma molto di più.

La fusione nucleare è molto apprezzata da verdi e komunisti perché sanno bene che è irrealizzabile ed è quindi utilissima per fermare la costruzione di impianti a fissione.

Reply to
F. Bertolazzi

Il 20/03/2011 12.26, F. Bertolazzi ha scritto: [...]

io uso i pellet di abete, è lo stesso? :-o

--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

F. Bertolazzi:

C'è poi un altro punto fondamentale: di queste centrali

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quante sono nuove e quante vecchie?

Se, invece di comprare energia prodotta in queste centrali, facessimo noi le nostre, di (pen)ultima generazione e quindi assai più sicure, indurremmo Francia, Svizzera, Germania e Slovenia a chiudere le loro più vecchie.

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F. Bertolazzi

PeSte:

No, perché inquini molto di più. :p

Reply to
F. Bertolazzi

si, e' vero e me ne scuso (e l'ora tarda, e il sonno, non giustificano) ma la sostanza rimane immutata: meglio di gran lunga avere dietro casa una centrale sia pure di vecchio tipo come quella giapponese che stare sottovento, a quaranta chilometri, dalla centrale termoelettrica piu' grande d'Italia, quella di Montalto di Castro (alto Lazio Bertolazzi, non siamo vicini di casa :-) )

e per chi dice TTN cioe' "tutto tranne il nucleare" (non ricorda TTB ? ROTFL ) ecco una simpatica notiziola:

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e ora pensiamo ad altro, visto che il mondo ha scoperto dopo soli quarantadue anni le nefandezze del Cammelliere prepariamoci ai problemi che _certamente_ questo ci causera' E speriamo siano solo economici per i trenta miliardi di contratti in essere che ormai sono andati in fumo... trenta miliardi: una finanziaria ...

saluti Andrea I0ADY

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Andrea I0ADY

Due di Picche ha scritto:

Salve a tutti, se a qualcuno interessa qualche dato ufficiale su chernobyl, mi permetto di segnalare il report pubblicato nel 2006

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a cura della IAEA e firmato da 100 (cento) esperti da tutto il mondo, compresi ucraini, svizzeri, cinesi... e c'è anche un italiano: il prof. Pinchera, riconosciuto come uno dei massimi esperti italiani di malattie della tiroide. I 100 hanno analizzato TUTTI casi clinici conosciuti, ricavandone una enorme quantità di dati. Leggendo il documento, o uno dei molti riassunti reperibili in rete, si contano decine di decessi (che sono comunque molti) e non certo migliaia.

Se poi qualcuno ha informazioni più aggiornate e circostanziate di quelle fornite da un organismo delle nazioni unite che ha lavorato per anni sull'argomento ed ha impegnato centinaia di persone... bene, che esponga qui materiali e metodi.

Se a qualcuno interessa, ho anche un interessante articolo di "Le Scienze" scritto a seguito di quel report.

Saluti

Marco

--
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Marbet

Andrea I0ADY:

Beh, a Pasqua lo saremo. Ansedonia.

Beh, no, diciamo l'Italia, che gli ha salvato la ghirba al prezzo di 81 civili morti e parecchi altri disoccupati (Itavia, nell'attesa del rimborso assicurativo per uno dei suoi credo 5 aeromobili, è fallita) era la sola a non essersi accorta di Lockerbie.

Questo è solo vile denaro, che nulla conta per le anime belle che ci triturano i maroni.

Reply to
F. Bertolazzi

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