Contatore Geiger

E' ancora fattibilissimo, infatti sto meditando di ri-costruire un Geiger pure io. Quello che feci ai tempi di Chernobil non so dove e' finito :-)

Ci sono anche dei kit interessanti, alcuni per il prezzo, altri per le caratteristiche. Per reperire tubi e kit (anche se non eccelsi) senza passare per rivenditori, puoi dare un'occhiata su Goldmine Electronics, oppure su Ebay. Si trovano tubi dai 15$ in su. C'e' anche un simpatico kit su SparkFun ma e' misteriosamente in backorder ... magari perche' in centomila si sono buttati a prenderlo :-) E' simpatico perche' e' un contatore Geiger USB. Lo connetti via USB a qualche embedded card e ti puoi fare uno strumentino portatile con tanto di grafici e misure in tempo reale. O lo aggiungi alla stazione meteo, per vedere se piove radioattivo (scherzo ma mica poi tanto). Chi lo ha fatto originariamente era per fare un generatore random.

Buona la seconda :-) E' possibile avere senza troppi problemi anche campioni radioattivi per la taratura.

C'ya STeve

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STeve
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Il giorno Wed, 16 Mar 2011 15:24:17 +0100, "Giorgio Bibbiani" ha scritto:

Beh, però è abbastanza difficile che una centrale a carbone possa in caso di incidenti emettere una nube radioattiva dagli effetti nefasti o che possa fondere il nocciolo e creare zone inabitabili per decenni.

Nelle situazioni di normale esercizio la radioattività di una centrale nucleare è tollerabile, il problema c'è caso di incidenti, che purtroppo non si possono prevedere o escludere in maniera totale, almeno con le tecnologie attuali.

-- ciao Stefano

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SB

Senza contare l'insignificante dettaglio che in caso di fusione del nocciolo, intere citta' rimangono inabitabili per centinaia di anni e, dipendentemente il tipo di contaminante, anche migliaia di anni. Non oso nemmeno immaginare uno scenario dove intere citta' diventano inabitabili per centinaia d'anni .. ma Chernobil proprio non ha insegnato nulla ???

C'ya STeve

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STeve

Il 16/03/2011 16:51, SB ha scritto:

Bhe! dire che in una situazione di normale esercizio la radioattività di una centrale nucleare è tollerabile, non è corretto. Se i livelli sono vicini al livello massimo stabilito(credo per legge) o al disotto allora per legge ce li possiamo assorbire un pò al giorno e morire un pò alla volta. Se supera il livello massimo ammesso allora si può parlare di fuga radioattiva(se si viene avvisati) e allora si muore un pò prima. Comunque a parte le battute(le mie) non posso tollerare che siccome si spreca a manetta si deve costruire "mostri" che sono tali non solo per essere costruiti, ma anche per alimentarli e gestirli. Non dimenticate che le nostre vecchie 4 centrali sono ancora li che "emanano i livelli di radioattività tollerabile". :-(

Saluti di salute!

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Car

Il 16/03/2011 11:38, SB ha scritto:

La paura viene oltre da quello che scrivi sopra, e che io condivido, anche dal fatto che non posso tollerare che mettano 'in conto' nel lungo termine un certo numero di morti accettabili............ :-( :-( :-( :-( Perchè stabilire per legge soglie accettabili di radioattività equivale ad accettare un certo numero di morti...........

100 anni di saluti!
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Car

Fusione fredda? Mi sembra un dato di fatto che nel 70% dei tentativi si verifica fusione nucleare........ Non ricordo la fonte haimè!!

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Car

Il giorno Wed, 16 Mar 2011 17:38:28 +0100, Car ha scritto:

Credi che senza centrali nucleari le radiazioni non ci siano?

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Il centro della terra è mantenuto caldo dalla fissione dei componenti nel nucleo, che irradia, e poi ci sono anche i raggi cosmici che fanno la loro parte.

Ci sono teorie che dicono che le radiazioni, essendo lievemente mutagene sono indispensabili all'evoluzione delle specie, quindi non sono solo mortali.

E' tutta questione di dosi, come diceve Paracelso.

-- ciao Stefano

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SB

prova qui

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vendono surplus elettronico e almeno fino a poco tempo fa avevano moltissimi contatori tedeschi anni '70, e tubi singoli :-)

comunque: fatevi una cultura (e' molto piu' serio di quanto si possa pensare dal titolo)

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:-) :-) :-)

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Andrea I0ADY

Giorgio Bibbiani ha scritto:

Vero, in aggiunta a quanto detto sotto da altri, mi preme ricordare i circa

8000 morti all'anno, in Italia, per malattie all'apparato respiratorio in relazione all'inquinamemto da prodotti della combustione.

Saluti

Marco

--
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Marbet

STeve:

ROTFL. Fonte?

Sì, che i sovietici erano così disperati da sacrificare 4.000 vite ucraine facendo esplodere un reattore intrinsecamente pericoloso (era fatto principalmente per produrre testate atomiche e non aveva contenimento su sei lati)per continuare a vendere petrolio e gas, le sole cose che erano in grado di produrre.

Nonostante ciò, due anni dopo sono collassati lo stesso.

Magìa del marxismo. Chi crede alle loro balle è condannato. Purtroppo i nostri verdokomunisti condannano pure me.

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F. Bertolazzi

SB:

Diciamo nulla. Al contrario di quella emessa quotidianamente, e per giunta sotto forma gassosa, da quelle a carbone.

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F. Bertolazzi

SB:

Ma santa pace, ti preoccupi per la radioattività pressoché nulla emessa dalle centrali a fissione e non ti informi su quella assai maggiore emessa, per forza di cose, da quelle a fusione???

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F. Bertolazzi

PeSte:

Paolini è un buffone.

La verità è semplicissima: abbiamo autorizzato gli USA ad un'azione di guerra nel nostro spazio aereo e Gheddafi, per ringraziarci, ha messo i suoi caccia di scorta intorno all'Itavia. E poi, quale governo si può azzardare a dire la verità?

In fondo aveva ragione, il Divo Giulio s'è comportato in modo davvero spregevole. Non ci sono abbastanza cazzi, all'inferno, per un culo così rotto.

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F. Bertolazzi

Car:

Esattamente. Quelli per fame (e mancanza di riscaldamento, medicine e trasporti efficienti) saranno molti di più.

Grazie a voi, verdokomunisti che uscite dalle fogne soprattutto quando, come in questo caso, quando avete una speranza di degradarci al vostro infimo livello. Non è un caso che siate in combutta coi musulmani, che vogliono lo stesso.

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F. Bertolazzi

Marbet:

Il numero di anni di vita che hanno avuto in più per riscaldamento (e per giunta non a legna o a carbone), cibo abbondante e medicine ottenuti col petrolio è ancor più incalcolabile.

Davvero non sapete che la produzione agricola, senza petrolio, sarebbe meno di un decimo dell'attuale? Solo le bestie da lavoro occupavano un terzo del terreno coltivabile...

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F. Bertolazzi

Non e' sicuramente un argomento facile su cui discutere, ci sono tantissime variabili di cui tenere conto, ma IMHO va tutto messo in prospettiva. E' vero che una centrale nucleare, se tutto va bene, inquina pochissimo, ma devi mettere nel conto :

a) le scorie vanno gestite ! Se le gestisci male puoi contaminare aree enormi piu' tutta una serie di problematiche di sicurezza

b) se qualcosa va male, ed e' solo questione di tempo e probabilita', ti giochi per ALMENO migliaia di anni aree enormi piu' tutta la catena alimentare di intere regioni.

Sicuro che in una nazione ad alto rischio sismico sia una genialata pensare di fare una centrale nucleare ? Il Giappone ha fatto la scommessa e purtroppo sta iniziando a pagare il conto ... per ora solo 20-30 km/2 intorno alle centrali sono inabitabili per qualche migliaio d'anni, se non riescono a contenere il meltdown l'intera regione sara' contaminata. Parliamo di qualche milionata di persone che non hanno piu' nulla, con il rischio di contaminazione esteso dovuto a eventi metereologici. E contaminazione non significa "solo" la morte di qualche migliaio di persone, ma anche mutazioni nei nuovi nati, malformazioni, malattie e quindi qualita' di vita ridotte.

Gli 8000 morti l'anno per inquinamento sono purtroppo nulla al confronto dei danni di un incidente nucleare, sia come numero che come persistenza. Se chiudi le centrali a carbone, FORSE si riesce a risanare qualcosa. Un meltdown non lo ricoveri piu'.

C'ya STeve

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STeve

Il giorno Thu, 17 Mar 2011 01:25:30 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:

Per forza di cose, dici? mmm, ti dico le mie informazioni.

I reattori a fusione usano una parte dell'energia prodotta per autosostenere la reazione, quindi in caso di emergenza possono essere spenti, cosa che non si può invece fare con quelli a fissione e che è il principale problema di quella tecnologia in caso di incidenti.

Inoltre i reattori a fusione non producono scorie, e non ci sono nemmeno i problemi di dimensione intrinsechi della fusione che obbligano a costruire più reattori di potenza intorno al GW. (anche se questa è una limitazione relativa alla tecnologia)

I reattori a fusione producono dei neutroni veloci, quelli che superano il confinamento magnetico possono essere schermati predisponendo barriere adeguate, ma le quantità sono prevedibili e controllabili, cessano in caso di spegnimento del reattore.

L'unico materiale radioattivo in senso stretto usato nella fusione e' il trizio, ma le piccole quantita' usate rendono sostanzialmente irrilevanti le conseguenze di una sua perdita in atmosfera.

Il vero problema è il confinamento magnetico, fare un contenitore per il plasma a diversi milioni di gradi, ma nonostante tutte le difficoltà credo che ci arriveremo, forza ITER.

Del resto se le scorte di petrolio si esauriranno entro questo secolo, anche quelle di materiali fissili non sono molto abbondanti, mentre il deuterio per i reattori a fusione si trova in abbondanza nell'acqua di mare e può bastare per moltissimo tempo.

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Io continuo a credere che possa essere una valida alternativa all'uso dei combustibili fossili, per le energie alternative ci sarebbe da fare un altro discorso.

-- ciao Stefano

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SB

Il giorno Thu, 17 Mar 2011 10:17:51 +0100, SB ha scritto:

Giusto per non lasciare i discorsi a metà, questa è l' energia alternativa che credo ci possa risolvere parecchi problemi:

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-- ciao Stefano

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SB

SB:

Le tue informazioni mancano di un dato fondamentale, sottaciuto perché altrimenti sarebbe chiaro quanto gli esperimenti sulla fusione siano un inutile spreco di risorse.

Come si ricava energia da un reattore a fusione a confinamento magnetico? Per la massima parte raccogliendo neutroni veloci che hanno attraversato tutto il reattore. Come sai la materia è composta al 99,999% di vuoto, quindi la probabilità che un neutrone colpisca un nucleo è bassa, ma la quantità di neutroni emessa è enorme, quindi tutto il reattore verrà, usando un termine tecnico che sa tanto di eufemismo, "attivato", ovvero diventerà radioattivo.

Inoltre il flusso di neutroni trasmuterà la materia di cui è fatto il reattore, rendendolo inservibile. Quindi ogni pochi giorni/mesi/anni il reattore dovrà essere totalmente sostituito, non solo con costi enormi, ma anche con quantità di materiale altissimamente radioattivo di difficile smaltimento.

Comunque non ti preoccupare: sono ormai 50 anni che mancano 20 anni alla produzione di energia da fusione, direi che possiamo indurre che le cose rimarranno così. Fra 20 anni, cerrrrto!

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F. Bertolazzi

F. Bertolazzi ha scritto:

ma lo sai di cosa stai parlando????? l'unico caso in cui si puo parlare di radioattivita emessa da un reattore a fusione è quella in cui come combustibile si usi il trizio (fusione D+T). negli altri casi si hanno solo attivazioni dovute al bombardamento neutronico, problema molto facile da risolvere con opportuni "blanket" di metallo liquido o ceramico.

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emilio

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