Tarare un geiger

Suggerimenti per tarare un geiger ? Ricordo che su uno dei primi geiger di NE, avevano fatto un circuito di taratura, ma non mi ricordo molto (sono passati un po' di anni :( )

Denghiu STeve

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STeve
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"STeve" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@a21g2000prj.googlegroups.com...

nel mio victoreen, su un lato dell'involucro c'è uno spot di cesio137 con il quale eseguire la taratura e non vedo come si potrebbe fare senza la disponibilità di un campione radioattivo.

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Oblomov

STeve ha scritto:

Sulla rivista 108/109 c'é il circuito di cui parli. In pratica è un generatore di onde quadre a 3,33Hz che dovrebbero corrispondere, secondo l'articolo, a 0,1mR/h. I 3,33Hz vengono ottenuti squadrando i 50Hz e dividendoli per 15 con un CD4518. Ciao, Paolo

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i miei hobby: http://digilander.libero.it/pieffe43

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pieffe

Serve solo per provare l'elettronica partendo dall'ipotesi che il tubo sia efficiente al 100%, quindi non ha alcun senso che in quel caso.

Ci vuole un campione radioattivo noto.

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El_Ciula

"El_Ciula" ha scritto nel messaggio news:4d8ccb86$0$30898$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

Nelle vecchie retine per lampade a gas c'è il Torio232, ma in quale quantità e se possa servire allo scopo non lo so.

..

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Arkannen

STeve ha scritto:

Potresti provare all'università, nelle facoltà di ingegneria. Se c'è ing. meccanica, nucleare, o qualcosa di simile, ci sono senz'altro laboratori dove vengono utilizzate sorgenti o sostanze radiogene. NOn dovrebbe essere (troppo) difficile avvicinare un tecnico di laboratorio. Magari a quel punto un modo per fare una prova lo trovate.

Ciao

Marco

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Marbet

Ecco ok, proprio quello ! Mmmmm come El_ciula ha fatto notare pero' la 'calibrazione' e' riferita all'elettronica. Ho questo dubbio, magari qualcuno mi puo' aiutare a capire meglio.

In moltissimi schemi che ho trovato in giro, la parte di alimentazione del tubo e' fissa, ovvero danno una tensione fissa tra i 300 e i 500 V al tubo. Tubi diversi hanno un range di tensione diverso, da cui differenti tensioni per schemi differenti, ma tutti i tubi diventano piu' sensibili aumentando la tensione e tutti i tubi cambiano daratteristiche, come la sensibilita', con gli anni. Quindi uno dei miei dubbi e' legato al fatto di dare la corretta tensione al tubo, che non dipende pero' SOLO dal tipo di tubo, ma anche dalla sua eta'. Ovvero ho sempre pensato che "tarare" un Geiger richiedesse dare la corretta tensione al tubo, entro il range indicato sul tubo.

Quello che ho trovato finora sulla calibrazione dei Geiger, si riferisce al contatore, ovvero l'elettronica che viene "dopo" il tubo, piuttosto che il tubo stesso. E questa cosa non la capisco.

Ad esempio, se sotto alimento il tubo, o se questo magari richiede piu' tensione perche' vecchio, non sara' in grado di rivelare correttamente la presenza di radiazioni. Se sotto alimentato, non sara' sensibile, se sopra alimentato potrebbe segnalare quando in effetti non c'e' nulla. Eppure finora non ho trovato NULLA su questa cosa. Il 99% degli schemi fornisce una tensione fissa ! Non regolabile. Non capisco.

Qualcuno ha qualche info ?

Denghiu

STeve

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STeve

=E8

Uh, ottimo suggerimento. Vedo cosa c'e' dalle mie parti, ma prima volevo capire ESATTAMENTE come si calibra un Geiger, in modo da progettarne uno il piu' accurato possibile.

Ciao STeve

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STeve

STeve ha scritto:

fare un salto a Fukushima......... li le "sorgenti" radioattive non dovrebbero mancare!"!!! :-)

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emilio

Si calibra con fonti note e con comparazione con strumento campione, sapendo che la radiazione ionizzante è in relazione alla distanza dalla fonte si fa una escursione del range misurabile e si verifica la sensibilità e linearità, eventualmente si compensa elettronicamente.

NE dava un generatore d'impulsi in quanto i tubi forniti erano nuovi e con dei parametri precisi garantiti dal produttore, quello di NE è un sistema molto semplice ed economico, non ha microcontrollori con FW che possono fare campionamenti e/o elaborazione anche minima dei "colpi" misurati, come avviene in qualunque apparato anche di fascia bassa odierno.

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El_Ciula

ndo

i fa

Si' ok, questo e' chiaro. Quello che non mi e' chiaro e' "cosa" si calibra.

Vedi il post che ho scritto precedentemente. I tubi con il tempo possono avere caratteristiche cambiate, e differenti tensioni applicate al tubo possono renderlo piu' o meno sensibile. Quindi, domanda, tra i parametri di calibrazione c'e' anche la tensione di alimentazione al tubo ?

Ovvero, sapendo che un campione ad una certa distanza emette "tot", si applica tensione al tubo affinche' generi un "tot" di impulsi, oppure la taratura e' fatta solo sul contatore/timing od entrambi ? Moltissimi schemi di contatori che ho visto in giro hanno il generatore di tensione che e' fisso, non alterabile. Ne posso dedurre che : a) la tensione di alimentazione del tubo non influenza piu' di tanto la lettura oppure b) vista la natura hobbistica la misurazione e' piu' "ad occhio" che quantitativa

n

ma

Esatto. Quindi con quel sistema puoi solo "tarare" il contatore/ visualizzatore. Se il tubo ha delle caratteristiche alterate non puoi intervenire, giusto ?

C'ya STeve

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STeve

STeve:

Le resistenze al 10%, che credo vengano prodotte solo per i kit di NE.

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F. Bertolazzi

Quello di NE è un giocattolo, un apparecchio serio (e nemmeno tanto) linearizza il numero di "colpi" con un SW nel microcontrollore, se si puo' agire in quel modo si puo' calibrare lo strumento, cosa che accade anche per strumenti banali come multimetri e altri apparecchi di misura appena appena decenti.

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El_Ciula

Sono le cose che mi sono sempre chiesto anch'io, inoltre, se con un campione di data radioattività fa (numero a caso) 10 battute al secondo, raddoppiando l'emissione ne fara' il doppio oppure potrebbe essere non lineare ?

Vorrei provare a prendere questo

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mi piacerebbe sapere se "Working Voltage 380-460V" significa che in quel range la variazione di sensibilità e' trascurabile o no...

Altra cosa, leggo che la radioattività media in Italia è 2.4 mSv / anno, quindi 0.27 uSv/h, un tubo del genere potrà mai sentire una eventuale differenza (diciamo un raddoppio) rispetto a quel valore di fondo ?

Ciao, Pier.

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Pier GSi

"Arkannen"

Pare che ci sia qualcosa anche sugli elettrodi dei piccoli bulbi al neon, ed anche su quelli degli scaricatori, per facilitare l'innesco.

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Sito di schemi elettronici utili e belli, di "SOMMERGIBILE":
http://am3zz.altervista.org
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SOMMERGIBILE

"STeve"

Si regola il trimmer in serie alla bobina mobile dello strumento analogico (o digitale). Posto il tubo Geiger davanti ad una fonte campione, alla distanza stabilita, si regola il trimmer per far indicare all'ago dello strumento di misura il valore di radioattività del campione. La tensione sul tubo é fissa in quanto stabilisce il punto di lavoro ottimale per quel dato sensore.

Non ho mai visto schemi con tensione regolabile sul tubo. Penso anche che un tubo di buona qualità non si alteri sensibilmente col tempo e/o con l'uso.

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Sito di schemi elettronici utili e belli, di "SOMMERGIBILE":
http://am3zz.altervista.org
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SOMMERGIBILE

Pier GSi ha scritto:

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Dal dato sulla variazione di sensibilità all'interno del plateau: "Plateau Length/ Inclination 80V/0,25%/V" si ha che in quel range di tensioni il numero di conteggi varia approssimativamente del 0,25%/V * 80 V = 20%, nelle condizioni normali d'uso la tensione del tubo dovrebbe essere scelta come poco superiore a quella di soglia, in questo caso intorno ai 400 V.

Mi sembra che non sia neanche in grado di misurare il fondo, su Wikipedia leggo che per raggi gamma (i soli a cui e' sensibile quel tubo) si ha l'equivalenza: 1 Gy ~= 115 R, e se interpreto bene i dati del tubo: "Sensitivity to Gamma Radiation 188 - 235 Pulses/s/R/h" (l'unita' di misura credo dovrebbe essere correttamente Pulses/s/(R/h)) parrebbe che 1 uGy/h (equivalente a 1 uSv/h per raggi gamma) produca circa 0.024 pulses/s, quindi una dose equivalente di 0.27 uSv/h corrisponderebbe a

6*10^-3 pulses/s che e' molto minore del rumore di fondo del tubo di 0.2 pulses/s. Tieni presente che quello e' un tubo realizzato per uso militare, quindi presumibilmente adatto a misurare livelli di radiazione molto superiori a quello naturale di fondo. Personalmente dubito assi che in Italia si possano misurare livelli ambientali di radiazione significativamente superiori a quello naturale a causa dell'incidente avvenuto in Giappone...

Ciao

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Giorgio Bibbiani
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Giorgio Bibbiani

one=20

iando=20

E' lineare. Il numero di impulsi al secondo =E8 proporzionale al valore di = radiazione.

Come ti hanno detto, =E8 troppo poco sensibile per i tuoi scopi. Cerca l'SB= M-20, che ha una sensibilit=E0 circa 100 volte superiore (25 cps/mR/h).

l=20

Tieniti circa al centro del range di lavoro e vivi felice.

no,=20

=20

Con un SBM-20 o simili, s=EC. In genere si usa un tempo di conteggio pari a= 1000/(sensibilita in cps/mR/h) secondi, per avere una lettura diretta in u= R/h. Ad esempio, per l'SBM-20 il tempo di conteggio sarebbe pari a 40 s. In= questo modo, i tuoi 0,27 uSv/h, pari a 27 uR/h, produrrebbero 27 impulsi n= el periodo di conteggio, infatti: 0,027 mR/h * 25 CPS/mR/h * 40 s =3D 27 im= pulsi. Se il valore di radiazione dovesse raddoppiare, nello stesso periodo= conteresti 54 impulsi...

Tieni presente che, a meno che tu non ti occupi di radioprotezione, conosce= re se il valore di radiazione =E8 di 25 uR/h o di 28 uR/h non =E8 important= e, quindi non hai bisogno di particolari tarature. Quello che vuoi sapere = =E8 che, a fronte di una *tua* lettura "normale" di 20 uR/h, improvvisament= e il tuo strumento indica 50 uR/h, oppure che la lattuga segna un valore si= gnificativamente diverso dal fondo naturale.

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infra

"Giorgio Bibbiani" ha scritto nel messaggio news:4d8ee961$0$18245$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

Fa conto che spesso il fondo è molto spesso inferiore a quel valore quello è un valore medio per la penisola.

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El_Ciula

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