Va premesso che l'eliminazione di una corrente di fuga per un impianto elettrico somiglia a quella dell'eliminazione del "ronzio" su uno audio: puo' richiedere un approccio su piu' fronti, e anche richiedere parecchio tempo.
Nel tuo caso, viste le prove che hai effettuato, e che tenderebbero ad escludere un guasto su una singola macchina, c'e' da ipotizzare che sia o in un punto comune a tutte (da individuare nella bonta' dell'impianto che le serve) oppure (e sarebbe il caso piu' complesso da risolvere) in una somma di concause che portano l'impianto nella sua interezza a "lavorare" di base gia' vicino alla soglia di intervento dell'interruttore differenziale, percui, appena interviene anche un piccolo altro elemento questo infine scatta.
Ti faccio un esempio. Ammettiamo che hai un differenziale tipico, In=30mA, e che un qualsiasi apparecchio domestico con spina sempre connessa (frigo, piano cottura, forno, ecc...) "fughi" di suo qualche mA, diciamo una ventina. Potresti avere questa condizione da un mese, da un anno, da sempre... e non averne mai avuto evidenza, perche' la corrente che va dispersa e' troppo piccola e non arriva alla soglia di scatto. Vai poi ad installare uno o piu' apparecchi che, da soli, hanno una loro perdita (considera che zero su zero di corrente dispersa e' praticamente quasi impossibile, soprattutto su impianti datati) che, sempre da sola non farebbe mai intervenire l'interruttore, diciamo sulla decina di mA, che pero', sommati alla fuga che insiste gia' arriva infine a far superare la soglia e quindi all'intervento di distacco.
Dunque, la "colpa primaria" del tuo problema sembra da ricondurre proprio all'ultima installazione fatta, ma potrebbe esserci una "colpa secondaria" latente, che potrebbe non e' raro possa rivelarsi addirittura piu' importante, alla misura.
La strategia e' quindi quella di isolare dall'impianto TUTTE le utenze possibili, almeno tutti gli apparecchi elettrodomestici, lasciando per forza di cose cio' che non e' possibile scollegare. E poi valutare utenza per utenza. Considerato inoltre che l'evento avviene casualmente, a volte una occasione per settimane, a volte invece ripetutamente in maniera ostinata, cio' suggerisce un guasto legato alla componente di umidita' dell'aria, che favorisce le dispersioni quando aumenta.
Se dovessi tirare un dado a indovinarne il risultato, io ipotizzerei un problema multifattoriale: una dispersione gia' esistente nell'impianto originale, piu' una che si e' sommata sull'impianto nuovo (intendo impianto nel suo complesso, sia le linee fisiche di alimentazione, sia le macchine).
Uno strumento per la misura delle correnti (ad esempio una pinza amperometrica di sufficiente sensibilita') potrebbe agevolare la ricerca, andando a pizzicare il conduttore che veicola la dispersione, a partire dal quadro elettrico e camminando fin dove porta. Naturalmente, una persona competente e' in grado di arrivare alla risoluzione del problema con piu' facilita'...
sandro