Condensatore in continua

Perche', dal punto di vista fisico, una corrente continua non riesce a passare attraverso un condensatore mentre una alternata si ?.. grazie

Lepka

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Lepka
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"Lepka" ha scritto nel messaggio news:3x4j2ypncdv8.yms3bne06phs$. snipped-for-privacy@40tude.net...

dal punto di vista fisico non vi puo essere passaggio di elettroni da un armatura all'altra del condensatore ne in continua ne in alternata in quanto una caratteristica fondamentale dello stesso è che fra le armature vi è un ottimo isolante. Di fatti gli elettroni non fanno altro che "affacciarsi" alle armature senza saltare dal lato opposto. Nella corrente alternata vanno avanti e indietro sempre gli stessi elettroni.ma senza effettuare un salto. non so se mi sono "capito":-))

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Hal9000

Il Wed, 13 Apr 2005 12:35:49 GMT, Hal9000 ha scritto:

si..pero' continuo a non capire perche' la continua non "passa" e l'alternata si...

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Lepka

Perchè la continua dà una condizione statica, in cui l'isolamento delle armature non consente il passaggio di corrente; in alternata, invece, il succedersi di polarità positiva e negativa provoca un movimento degli elettroni su una armatura; sull'altra gli elettroni vengono attratti o respinti; si crea così un movimento delle cariche anche sull'altra armatura.

Per una trattazione più formale e dettagliata fai una ricerca con Google.

Ciao

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LAB

"Lepka" wrote

perche' in continua, una volta che il condensatore e' carico non c'e piu' lavoro da fare e quindi gli elettroni se ne stanno calmi, mentre in alternata - o comunque variabile - c'e' da scaricare e ricaricare piu' o meno periodicamente il condensatore, quindi gli elettroni si devono agitare furiosamente per far questo gran lavoro - e questo equivale ad un passaggio di corrente.

ciao, Piero

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Gatto Murr

Lepka ha scritto:

La soluzione devi cercarla nelle equazioni di Maxwell. Quando il condensatore è alimentato in corrente continua, il campo elettrico che crei tra le piastre del condensatore, induce una certa quantità di cariche da una piatra all'altra, e dunque una piastra è a potenziale positivo e l'altra piastra si carica per induzione negativamente. Ovviamente la carica è proporzionale all'intensità del campo elettrico. Quindi il tramite è l'induzione.

Immagina che il generatore, dal lato + "tiri a se" gli elettroni. La piastra del condensatore collegata al + è senza elettroni ed è positiva. Dall'altra parte, c'è la piastra che è collegata al - del generatore. Siccome la piastra dove c'è il + è caricata positivamente, la piastra dove c'è il -, per induzione, si carica negativamente, ossia "tira a se" elettroni. Hai una piastra positiva e una negativa.

In alternata è diverso, perché se guardi l'equazione di Maxwell, hai il termine:

dD/dt

D rappresenta l'induzione elettrica e tutto il termine sta a significare "la variazione dell'induzione elettrica nel tempo". Se l'induzione elettrica varia nel tempo, si producono correnti di spostamento.

Detto in parole povere, il campo elettrico se prima "induceva" cariche sull'altra armatura ed era costante, ora in alternata è variabile, e genera quindi fenomeni di induzione variabile. Si stabilisce quindi una corrente, grazie alle correnti di spostamento.

Ciao

Artemis

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Artemis

Il Wed, 13 Apr 2005 12:24:27 GMT, Lepka ha scritto:

Provo anch'io...tra l'altro, da' un'occhiata alla mia "spiegazione" della risonanza, vedi se ti aggrada :-)

Secondo me i tuoi dubbi derivano dal "modello" che hai di un circuito elettrico...vediamo se prendo nel segno.

Figurati questo semplice circuito: una batteria, dei cavetti di conduttore, una resistenza. Già sai che se la batteria impone una differenza di potenziale V ai suoi capi, si potrà misurare una corrente pari a V/R che attraversa l'intero circuito. Cosa succede? Possiamo immaginare la batteria come un motore che tende a far circolare gli elettroni (che, nei metalli, sono liberi di muoversi) lungo il circuito, ma è importante visualizzare il fenomeno come se gli elettroni fossero delle palline messe in fila una dietro l'altra, a formare una "collana": quello che la batteria fa, non è altro che far girare questa collana ma, se mi è riuscita l'immagine che volevo trasferirti, a questo punto ti è facile notare come per ogni "pallina-elettrone" che la batteria "sputa fuori", un altro sta entrando.

Questo è molto importante da visualizzare, e da capire. E' una formulazione (magari un po' banalotta) del principio di conservazione della carica, un concetto fisico basilare.

Dunque ti dev'essere chiaro che la corrente che circola nel circuito è costituita da una "catena" di elettroni e quando si muove uno, si muovono tutti in concerto. Se ci pensi, questo è ragionevole: la corrente dev'essere uguale in qualsiasi sezione del tuo circuito e la corrente si misura dal numero di elettroni che attraversano una certa sezione del tuo circuito; ne consegue che in due differenti punti, questo numero deve rimanere costante e ciò può avvenire solo se immaginiamo gli elettroni come una "collana di perline" che si muove "in cerchio" nel tuo circuito, con la batteria che fornisce "la spinta".

Ci siamo? Spero che questo fosse almeno lo spunto per farti capire il nesso per il condensatore.

Ora, prendiamo questo circuito e *tagliamo* il resistore a metà. Nello spazio che si forma, *non ci sono elettroni*!! La tua collana è ora spezzata. Cosa succede se ora la tua batteria continua a cercare di farla girare? La catena comincia ad accumulare palline da un lato della resistenza tagliata, mentre dall'altra parte le palline si allontanano sempre più, giusto?

Nota che anche questa è una corrente, visto che le palline si muovono. Accade però qualcos'altro: la batteria non ha una forza infinita, per spingere le palline lungo il percorso e, man mano che le palline si accumulano ad un lato del taglio, costruiscono un campo elettrico che *si oppone* a quello generato dalla batteria.

Ad un certo punto, si raggiunge un equilibrio tra la forza esercitata dalla batteria, e quella esercitata dagli elettroni (le palline) sui loro simili (ma di carica opposta, che ora sono in gran numero) dall'altra parte della resistenza tagliata.

Quando si raggiunge quest'equilibrio, la corrente non scorre più. E' importante notare, però, che fino a questo momento, quando cioè si era

*fuori equilibrio* e la forza della batteria era superiore a quella degli elettroni, la corrente scorreva.

Quando si ha un periodo in cui la corrente (o anche un'altra grandezza) fluisce, e poi si arresta, si parla di *transitorio*. Il termine sta a significare che, prima o poi, il fenomeno si estingue. Questo è esattamente l'opposto di "fenomeno costante", ossia corrente costante, ossia corrente

*continua*.

Spero che ti sia più chiaro, ora, il perché prima o poi la corrente, in un circuito "tagliato", deve smettere di fluire. Questo è il perché del concetto: il condensatore "blocca la continua", oppure che corrente continua non può passare in un condensatore.

Torniamo alle nostre perline ed al circuito tagliato. Abbiamo già visto che, per un certo intervallo di tempo, la corrente ha fluito, giusto? Cosa succede se, magicamente, giriamo la batteria nell'altro verso? In modo che ora la batteria tiri la collana di perline nell'altro verso? Esatto! Avremo

*per un certo tempo* che la corrente scorre, dall'altra parte. Nota che questo avviene in tutti i punti del circuito, "tranne che nello spazio tra i capi del resistore tagliato". Che questo resistore tagliato altro non è che un condensatore, l'hai già capito :)

Ecco come, se tiriamo la collanina alternativamente avanti e indietro, vediamo che si può avere flusso di corrente...e questa è una corrente "alternata".

Spero di esserti stato d'aiuto. Ci sono circa 10358 altri punti da chiarire e mi rendo conto di essere stato approssimativo ma...spero che serva.

M
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Michele Ancis

Il Thu, 14 Apr 2005 09:44:38 +0200, Michele Ancis ha scritto:

Ti ringrazio, mi e' sembrata molto interessante ! :)

..e grazie ancora, spiegazioni come queste difficilmente si trovano in un libro...molto esplicativo !

ciao

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Lepka

Il Thu, 14 Apr 2005 09:05:36 GMT, Lepka ha scritto:

Bene, ma ti sembra di aver capito un po' meglio perché le cose vanno come vanno?

m
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Michele Ancis

Il Thu, 14 Apr 2005 11:32:34 +0200, Michele Ancis ha scritto:

Si...senz'altro adesso ho le idee piu' chiare :)

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Lepka

Il Thu, 14 Apr 2005 11:38:56 GMT, Lepka ha scritto:

pheeew! Meno male :-)

m
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Michele Ancis

"Lepka" ha scritto nel messaggio news:3x4j2ypncdv8.yms3bne06phs$. snipped-for-privacy@40tude.net...

il solito paragone idraulico, che volenti o nolenti va sempre bene: immagina un tubo d'acqua, che ad un certo punto viene otturato da una membrana di gomma. Apri il rubinetto: la pressione si trasferisce nel tubo e sulla membrana, questa si gonfia ma resiste e quindi blocca il flusso. Se invece di un rubinetto metti una pompa "avanti indietro", che prima spinge l'acqua in avanti e poi indietro, allora la membrana si gonfia prima in un senso poi nell'altro, e di fatto quasi non blocca il flusso, lo segue. Fai le debite analogie....funziona, no?

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dacodac

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