La corrente nel condensatore

salve, forse qualcuno puo' chiarirmi questo dubbio...mi chiedevo come fa a passare corrente attraverso un condensatore...da quel che ho capito ci sono due lamine separate da materiale isolante...dunque come fanno gli elettroni a passare attraverso un condensatore da una piastra all'altra ?... grazie

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J.Mclein
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non ci passano (almeno in un condensatore ideale), ma "spingono" gli elettroni che stanno sull'altra faccia....

Ste

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PeSte

Il Tue, 25 Jan 2005 12:26:44 +0100, PeSte ha scritto:

ma prima o poi non dovrebbero esaurirsi allora ?...non riesco a visualizzare la cosa..e' come dire che in un circuito idraulico scorre acqua laddove un tubo e' interrotto...

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J.Mclein

J.Mclein ha scritto:

Evita questi paragoni. L'elettrotecnica non è idraulica. Non semplpifichi nulla, fai solo confusione.

Tu puoi aggiungere elettroni (o toglierne) alle placche di un condensatore. In questo modo si genera un campo elettrico tra di esse. QUesto campo elettrico dà origine ad una differenza di potenziale (tensione). Hai caricato il condensatore.

L'aggiungere cariche richiede che questi elettroni arrivino nel condensatore: ecco la corrente (flusso di cariche).

Ciao Boiler

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Boiler

J.Mclein ha scritto:

Continuiamo con l'esempio idraulico. Prendiamo un tubo pieno d'acqua, ma con una membrana di gomma a metà tubo. E' chiaro che l'acqua non può scorrere. Però, se si applicano impulsi di pressione ad una estremità del tubo, gli stessi impulsi li puoi ritrovare dall'altra parte, anche senza scorrimento di acqua.

Ciao. Giuliano

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JUL

Pestando alacremente sulla tastiera "J.Mclein" ebbe l'ardire di profferire:

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Due di Picche

Il Tue, 25 Jan 2005 14:13:48 +0100, Due di Picche ha scritto:

Ah ma allora quando il condensatore e' carico, se ho ben capito, non lasciassa piu' passare corrente ?... e pensare che ho fatto 2 esami che trattano questi argomenti (elettrotecnica + teoria dei circuiti) ma nessuno aveva mai spiegato questo...mah...

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J.Mclein

"J.Mclein" ha scritto nel messaggio news:1ts9gak9yu4kf$. snipped-for-privacy@40tude.net...

[...]

se le grandezze variano nel tempo....hai corrente. Se è tutto costante, dopo un eventuale transitorio, la corrente nel condensatore (ideale) è nulla

dimostrazione pratica che i corsi universitari a volte ti tengono un po' troppo per aria. Io ho fatto elettrotecnica, teoria dei crt non ce l'avevo nel piano, ma se non avessi avuto l'elettrotecnica di terza ITIS sarei andato anche io tra le nuvole

Ste

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PeSte

Il Tue, 25 Jan 2005 15:15:00 +0100, PeSte ha scritto:

Verissimo..i corsi universitari sono improntati a spiegarti le relazioni matematiche..le rappresentazioni in termini di matrici..equazioni differenziali...e chi piu' ne ha piu' ne metta...ma poi alla fine nessuno ti spiega mai in termini semplici come stanno le cose all'atto pratico. Il che a volte non guasterebbe :-) (per me che vengo da un liceo non e' per nulla facile capire l'elettronica...mentre chi ha fatto l'itis se la cava molto meglio..)

ciao

p.s. ma se ad esempio io voglio usare un condensatore perche' mi faccia da filtro passa-basso allora non devo mai saturarlo senno' il segnale non passa piu' ?... ho detto una castroneria ?... :-))

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J.Mclein

"J.Mclein" ha scritto nel messaggio news:18k27buddjk28.1q81wde8ik4sv$. snipped-for-privacy@40tude.net...

[...]

ognuno tira l'acqua al suo mulino...io ho fatto l'ITIS e poi inge, gli esami di fisica, elettrotecnica, elettronica, automatica li ho fatti a occhi chiusi, i compiti in classe di elettronica industriale in 5a ITIS erano mooolto più difficili degli scritti di Elementi di automatica al 3° anno di inge!!!!

gli esami di matematica di base (Analisi 1 e 2, Algebra 1 e 2) mi sono piaciuti, ma mi hanno fatto sudare di più perché ovviamente non avevo l'elasticità liceale per la matematica (anche se sempre in Industriale in 5a ITIS ho visto Laplace e Fourier)

[...]

più o meno...più meno che più :-)

il tuo termine "saturarlo" (improprio) significa "portarlo in uno stato in cui la corrente nel condensatore sia nulla"....ovvero a transitorio finito...ovvero in continua...ovvero quando non serve filtro (almeno di principio).....il discorso "filtri" si fa quando hai segnali elettrici non solo continui ma caratterizzati da uno spettro, in tal caso il filtro lo si usa per eliminare o esaltare daterminate frequenze a scapito di altro.

Ciao Ste

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PeSte

grazie mille per la spiegazione

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J.Mclein

"PeSte" ha scritto nel messaggio news:0ysJd.9518$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

E poi si chiedono perché un ingegnere ha un'aspettativa media di due anni! :-)

Io ho sempre assunto neolaureati (sottopagati)... ma che fatica! Università e mondo del lavoro (almeno nel campo dell'elettronica) viaggiano su due strade parallele in Italia.

J.

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Regae

Il 25 Gen 2005, 15:10, "J.Mclein" ha scritto:

passare

a

nessuno

Quello che tu dici mi sembra molto strano, sinceramente nutro seri dubbi sulla tua affermazione, In elettrotecnica si studiano i circuiti in regime transistorio e la carica di un condensatore è l'esempio per eccellenza.

Ciao Stefano Delfiore

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stefano delfiore

Il Tue, 25 Jan 2005 18:27:58 GMT, stefano delfiore ha scritto:

Ma certo, i transitori sono stati trattati...ma io dicevo soltanto che spesso certe cose vengono date per scontate e le formule e i procedimenti matematici non vengono sempre corredati da una spiegazione di cio' che succede poi a livello pratico. Sicche' uno a fine corso si ritrova a saper risolvere in modo brillante un esercizio che puo' essere anche molto impegnativo dal punto di vista dei calcoli, ma poi se gli chiedi di spiegare anche a parole semplici come vanno davvero le cose e' facile che non sappia da dove cominciare...

ciao jmclein

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J.Mclein

Il 25 Gen 2005, 20:43, "J.Mclein" ha scritto:

regime

Non sempre questo viene fatto, dipende dalla sensibilità dell'insegnante. Ci sono insegnanti capaci e altri no. Ma nel caso specifico discusso in questa sede, non mi sembra ci siano scusanti. Il fatto fisico descritto dalle relazioni matematiche e la sua implicazione nella pratica è talmente ovvio che non averlo capito mi sembra molto preoccupante per la tua futura carriera universitaria.

In bocca al lupo !

Stefano Delfiore

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stefano delfiore

Si`! L'equazione differenziale costitutiva del condensatore descrive come funziona il condensatore visto da fuori. Le equazioni di maxwell come funziona dentro. Pero` bisogna anche studiarle e capirle.

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Il Tue, 25 Jan 2005 19:56:27 GMT, stefano delfiore ha scritto:

Eh si...infatti e' proprio per questo che ho postato qui...per capire meglio la cosa e fugare i dubbi..

crepi ! :)

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J.Mclein

"Regae" ha scritto nel messaggio news:VFvJd.763789$ snipped-for-privacy@news4.tin.it...

[...]

ho ancora in mente un mio ex compagno di università che in un modello per piccolo segnale di un ampli a bjt, davanti a u partitore di corrente ha tirato fuori le matrici :-(

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PeSte

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