come provo un elettrolitico se ok ?

con il buon vecchio ICE a lancetta di una volta,ok....

ma con un tester digitale come si prova un elettrolitico ?

c'e qualche trucco o non possibile ?

grazie

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ENR-1
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ENR-1 ha scritto:

La seconda.

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El_Ciula

Il 13/01/2012 22:43, ENR-1 ha scritto:

lo carichi con una batteria e poi gli metti in parallelo il DVM e una=20 resistenza di qualche decina/centinaia di K=CE=A9 e vedi con quale veloci= t=C3=A0=20 si scarica...

+-----o-->o----+----+----+ | o | | | [VSU] =3D=3D=3D R [DVM] | | | | +--------------+----+----+

se non ricordo male (tanto ci penser=C3=A0 qualcuno a correggermi) in RC =

secondi la tensione dovrebbe scendere a circa 1/3 del valore iniziale

per esempio se carichi un condensatore da 1000=C2=B5F a 1.5 V con in=20 parallelo una resistenza da 10K=CE=A9 hai: RC =3D 10e3 * 1000e-6 =3D 10 cio=C3=A8 dopo 10 secondi la tensione dovrebbe scendere a circa 0.5V

i DVM hanno un 2-3 sampling per secondo quindi si dovrebbe vedere il=20 valore della tensione scendere

p.s. per capacit=C3=A0 basse (e resistenze alte) bisogna tenere conto anc= he=20 dell'impedenza di ingresso del DVM (anche se solitamente =C3=A8 sempre >=3D= =20

10 M=CE=A9)

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1

Con il mio Fluke li provo, in accordo il manuale di istruzioni, in modo del tutto analogo a quanto si fa con un tester analogico: misura di resistenza, portata manuale a seconda della capacità, misura del tempo che intercorre tra l'attraversamento positivo dello zero da parte della misura e la comparsa della segnalazione di overrange. Questo tempo è proporzionale alla capacità del condensatore in prova, secondo un fattore moltiplicativo che dipende dalla portata selezionata.

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Luigi C.

"ENR-1" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mynewsgate.net...

Direi allo stesso modo, anzi meglio. Se ti serve solo sapere quando è da buttare basta che non arrivi mai a molti MegaOhm se di altissima capacità; o oltre il misurabile se di capacità "normale". Già detto così però si capisce quanto poco vale questa misura.

Una delle caratteristiche principali deve essere la bassa corrente di perdita. Lo alimenti alla tensione nominale e misuri quanti uA passano a carica completata. Se non hai le caratteristiche o un po' di occhio diciamo che sono ammessi pochi uA...

Per rimanere a livello di "occhio" puoi anche provare a lasciare il condensatore carico isolato, dopo 24h non dovrebbe essere sceso sotto la metà della tensione originale, se è buono la tiene per diversi giorni. Questo per valori sotto i 2.000uF, sopra non so (comunque ho ancora un cacciavite fuso da un 50milauF fermo da molte ore). Se si scarica in poche ore non vuol dire che è da buttare, dipende dove lo usi e quanto tempo è stato fermo. Se è vecchiotto prova a lasciarlo in carica per una settimana. Se si scarica in un'ora io lo cestino.

Ciao

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Alvin

dovevi dire che lo schemino va copiato su un blocco note con carattere non proporzionale...

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Dav.p

Il 17/01/2012 20:50, Dav.p ha scritto:

proporzionale...

ammetto la mia colpa sono rimasto ai tempi delle bbs dove tutto era basato su caratteri rigorosamente monospace :-)

--
bye
!(!1|1)
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not1xor1

minzega.. non si puo' accelerare la valutazione con un'opportuna resistenza in par.? grazie..

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Dav.p

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