Come modificare la frequenza di un segnale?

Salve.

Perdonate la mia ignoranza di elettronica.

Ho letto che l'orecchio umano riesce a percepire i suoni, se non vado errato, con frequenza compresa tra circa 20Hz e circa 20KHz.

Avevo allora pensato: esistono "cosi" (scusate se il linguaggio è un po' troppo tecnico!) che permettono di variare la frequenza di un segnale?

Immagino proprio di sì, anche perché altrimenti non credo che potremmo ascoltare la radio. :-)

Forse quest'ultima si basa proprio su ciò: i trasmettitori alzano (le stazioni, immagino per legge, si prendono tra gli 87 e i 108 MHz, almeno per l'FM) la frequenza (sarebbe lo stesso se la abbassassero? oppure la maggiore frequenza fa sentire meglio e il segnale si propaga maggiormente? oppure è solo perché altrimenti si avrebbe un range molto più ristretto (0-20Hz)?), e poi i ricevitori selezionano una certa frequenza (se non erro con filtri passa-banda e forse a qualcosa servono anche i rilevatori di picco).

Funziona così il tutto?

Siccome di elettronica pratica ne ho fatta molto poca :(, volevo provare ad autocostruirmi un qualche circuito che faccia un qualche cosa. :)

Avevo pensato di prendere il segnale audio della mia scheda audio, propagarla nell'aria ad un'alta frequenza non percepibile dall'orecchio umano e poi, a qualche metro di distanza, raccogliere il segnale (un trasduttore, giusto? un microfono?), riabbassare la frequenza e quindi farla udire. Insomma una specie di "cassa wireless". :-)

Anzi, forse il wireless funziona più o meno così e la frequenza è sui

2,4GHz. E la stessa cosa forse fanno i walkie-talkie. Da piccolo avevo un amico più grande che c'aveva "il barracchino" (non so come li chiamiate voi, ma sono né più né meno dei walkie-talkie come quelli che han le volanti della polizia, solo che in genere si monta un'antenna immensamente grande sull'attico e si ascoltano le conversazioni a grande distanza): anche quel coso funzionerà così. Magari provo a chiamarlo dopo tanti anni che non lo vedo. :-)

Comunque sia, mi dite cosa devo cercare?

Tenete presente che qualche nozione teorica la conosco sia di elettronica (essenzialmente, il max della difficoltà son stati i circuiti RLC ed ora sto studiando gli amplificatori operazionali, ma sono ancora ai BJT; btw, preferisco di gran lunga l'el. digitale), sia di matematica (Laplace e Fourier a tratti ;-D).

Inoltre ho da poco scoperto che di un segnale si memorizzano un certo numero (th di shannon) di frequenze et voilà, si può ricostruire perfettamente il segnale d'origine...

Insomma, dal punto di vista teorico si può sempre rimediare: voi mi dite: «stùdiati questo!» e io eseguo. Il problema è che mi manca la pratica e non vorrei andare in negozio e dire: «mi dia un trasmettitore ed un ricevitore!», perché vorrei imparare a costruire, non costruire :)

Saluti, Tristan

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Tristan
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Tristan ha scritto:

propagavano per per l'etere a distanze molto piu' elevate dei suoni, (voce compresa ), si pensò intelligentemente di usarle "modulandole", con le frequenze piu' basse che si volevano trasportare.Ricevute si eseguiva il percorso contrario, togliere la freq. PORTANTE, per riavere le identiche fruquenze originali. Qesto è quello che succede per tutti i sistemi che usano onde radio, spero che il concetto ti sia chiaro,(si potrebbe parlarne per ore , in teoria) per poi passare alla costruzione di un apparato trasmittente...

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Completo come il newsreader, ma senza il newsreader
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Lourens

"Tristan" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

il teorema di shannon ti dice la minima velocità alla quale campionare un segnale per poi poterlo ricostruire.

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dr. piripicchio

Stavo giusto ammirando la mia ultima saldatura, quando ho notato che dr. piripicchio ha scritto:

Quello è Nyquist. La legge Shannon ti dà la quantità massima di informazione che riesci a ficcare dentro una data banda =:)

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"gitale teildi sisen"

www.mukkarasta.it
(e la mukka fa µµµµµµµµµµµ)
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ArAgost

"ArAgost" ha scritto nel messaggio news:PrOwe.37251$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

oops :)

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dr. piripicchio

ArAgost ha scritto:

A me quando hanno spiegato il pcm telefonico la hanno venduta più o meno così, ma sono ricordi di vent' anni fa ai tempi della maturità:

formatting link

comunque in questa paginetta trovata con google, parlando del teorema di Shannon, definiscono la pulsazione di campionamento come "di Nyquist".

ciao Danilo

--


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gnat

Hai una mostruosa carenza concettuale: una cosa sono le frequenze audio, la gamma da 20Hz a 20KHz, che citi; e un'altra cosa sono le frequenze radio, utilizzabili sino a centinaia di GHz. Le frequenze "audio" (nel senso che sono "udibili") si riferiscono ad un'onda acustica che si propaga in un MEZZO, grazie a variazioni di pressione, ad esempio dell'aria.

Le frequenze radio si propagano in un DIELETTRICO (l'aria, l'acqua*, il vuoto, la plastica) e fisicamente rappresentano la variazione del campo elettromagnetico, invisibile e immateriale.

Per ricevere un'onda acustica serve un orecchio, un microfono, insomma qualcosa che abbia una membrana (o simile) tanto leggera da vibrare grazie al suono che la investe.

Per ricevere un'onda elettromagnetica serve un'antenna, che può esser qualunque tipo di materiale conduttore forgiato e costruito secondo certe regole, talmente generiche che puoi renderla quasi di qualunque forma.

Quindi: un essere umano può ascoltare una frequenza audio, che sia nel range del suo orecchio, e NON può ricevere una trasmissione radio.

Un ricevitore apposito può ricevere una trasmissione radio, di qualunque frequenza.

Spero che ti sia chiaro.

Ale

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Alessio O.

eh, mi pareva di averlo premesso :) di elettronica non sapevo niente fino all'anno scorso. non è che ora ne sappia molto di più ;-)

mettiti nei miei panni: a me han semplicemente riferito che "la voce umana ha una frequenza" compresa in quel range (20-20K). dall'altra parte, so che i segnali hanno determinate frequenze. con tali (mancanze di) nozioni, non potevo sapere che le frequenze radio fossero di natura diversa da quelle "audio".

be', almeno questo lo sapevo. :-) infatti, ho sempre provato ad aggiustare l'auricolare che si rompe (perché alla fine se ne rompe sempre uno ;D) e avevo notato la membrana che vibra. toglietemi una curiosità: ho visto che quella membrana è "appoggiata" su un magnete e che a questo arriva un sottilissimo filo (in genere si rompe quello e non son mai riuscito a rimetterlo a posto, anche perché in genere mi stufo e ne acquisto di nuove). ora... da quel poco che so, filo attraversato da corrente+magnete... dovrebbero dare vita ad un campo elettromagnetico: è questo che fa muovere la membrana?

ok. non mi avete spiegato però cosa devo fare operativamente. io il segnale lo prendo dalla sk audio. ovviamente, non si ascolta nulla finché non arriva alle casse dove c'è la membrana/variazione di pressione. arrivato a questo punto, mi state dicendo che NON ho bisogno di aumentare la frequenza del segnale oltre i 20KHz, perché tanto un segnale radio l'orecchio umano non lo sente. dunque mi serve solo un "trasmettitore" (?) di segnale nell'etere (pochi metri), un ricevitore (un'antenna) ed un altoparlante che renda udibile il segnale. E' così?

Grazie mille! T.

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Tristan

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