Ciao a tutti, vorrei montare una presa rj45 sul pannello del banco da lavoro che a sua volta andrebbe collegata allo switch che ho in laboratorio, vedo che quasi tutti hanno la femmina interna dove arriva il collegamento, il mio
cavo diritto o incrociato per poi usare il classico incrociato fra la presa e la periferica.
Fin quando non sono arrivate le schede di rete autosense, non c'era altra soluzione che fare un cavo cross, "A" da una parte e "B" dall'altra... ;)
Resta inteso che, cosi' come e' stato esposto, il quesito puo' dar luogo a franintendimenti, nel senso che la codifica EIA/TIA 568 prevede che i cavi non siano mai "dritti" veramente, nemmeno quando ci si riferisce ad un cavo patch, in gergo appunto, "dritto".
switch di rete, in pratica devo "allungare" la presa rj45 dello switch e portarla al pannello del banco da lavoro. La mia testa mi dice di portare un cavetto dritto al pannello altrimenti se ne usassi uno incrociato e nuovamente uno incrociato per collegare il pc si farebbe casino.
E' sulle definizioni, che ci perdiamo. Cavo "incrociato" (in gergo "cavo cross") e' un cavo che connette due host direttamente, senza l'ausilio di un hub, router, switch, che dir si voglia. Scheda-scheda, insomma, PCPC direttamente
Per cavo "dritto" (in gergo "cavo patch"), si intende invece un cavo che servira' per connettere un host con un hub, router, switch, ecc... L'equivoco nasce dal fatto che gli anglofoni lo chiamano "straight-thru cable", tradotto come "cavo dritto" appunto. Ma e' una traduzione che letteralmente e' forse impropria...
Detto e premesso cio', come vedi dalla ottima Wiki, esistono di fatto due tipi di standard EIA/TIA, per la connessione di reti IP tramite connettore RJ45, il 568A e il 568B Sono entrambi validi, ammessi, e funzionanti. Ma, come puoi ben notare, nessuno dei due e' totalmente "dritto", ossia, un cavo in cui le 4 coppie del cavo UTP si succedono sugli 8pin in ordine, ma vengono composte sul connettore a partire da quella interna (sempre BLUE), poi c'e' una che si scompone in due (puo' essere la VERDE o la ARANCIONE), da una parte e dall'altra rispetto a quella interna, eppoi ci sono altre due coppie (sempre la MARRONE, e l'altra e' la rimanente rispetto a quella accavallata a quella interna, o VERDE o ARANCIONE), una da una parte e una dall'altra.
Come vendi sempre dalla Wiki, puoi fare un cavo "patch" intestando il cavo UTP su un connettore RJ45, secondo lo schema 568A oppure il 568B, scegliendo una delle due configurazioni, basta che ti comporterai cosi' per entrambi i capi del cavo. Avrai quindi un cavo patch 568A, oppure un cavo patch 568B.
Se invece vorrai fare un cavo "cross", dovrai intestare un capo secondo lo schema 568A e l'altro capo secondo lo schema 568B, ottenendo cosi' il cavo "incrociato" per connettere due host direttamente, come descritto sopra. Avrai quindi un cavo cross, incrociato. Connessione che in un cablaggio strutturato non deve mai accadere.
Per convenzione, si preferisce oggi usare il sistema 568B, quello che vede la coppia verde a cavallo di quella blue, centrale. Se fai cavi di qualche metro una o l'altra e' del tutto equivalente, e si tratta solo di scelta atta a fare un cablaggio ordinato in un modo o nell'altro. Il fatto pero' che il 99% dei cavi che compri sia di tipo 568B suggerisce sicuramente di seguire tale convenzione.
Quello che devi fare, e' scegliere dunque un tipo di connessione e basta, usare sempre quella, per ogni patch che andrai a realizzare, sia lato spina volante, sia lato presa da pannello. Limitando l'uso del termine "dritto", perche' un cavo 8pin realmente "dritto" e' ad esempio la fettuccia ISDN.
schema di collegamento del seguente link, mi sembra di capire che in ogni modo, l'incrocio dei vari TX e RX vadano nella posizione giusta, quindi potrei usare anche un cavo UTP specifica EIA 568B per fare la prolunga, giusto o sbagliato?
Se tutto il resto e' 568B, certo. Ripeto, che non importa se scegli A o B, ma che TUTTO l'impianto sia cablato identico, o A, o B.
Se ti ritrovi un cavo di tipo diverso, tagli i connettori e lo reintesti giusto. Oppure ne tagli uno solo e cambi l'altro, ti tieni da parte un cavo cross, che non si sa mai...
Esattamente. Poi ci pensano gli switch, a direzionare sulla giusta via i segnali. Per questo, nelle strutturate non si fanno mai inversioni.
Ecco, vedi...? Il "cavo dritto" realmente, a cui mi riferivo nei post precedenti, quello del primo schema, in cui le coppie sono affiancate. Questo tipo di connessione non deve MAI esistere in un cablaggio Ethernet, perche' da' luogo a dei crosstalk devastanti per cui un metro di cavo funziona, due metri funziona male, cinque metri non funziona piu'. E uno va al manicomio.
La cosa infernale e' che se lo provi con un tester vulgaris ti dice che "funziona", perche' la continuita' elettrica e' identica a quella della connessione "568", fatto salvo il solo particolare che segnali della stessa trasmissione vanno a viaggiare su conduttori facenti parte di coppie diverse, vanificando i vantaggi che la twistatura porta alle linee elettriche bilanciate.
Il connettore Ethernet RJ45 dev'essere sempre crimpato secondo lo standard che scegli, A o B. Facciamo che scegli 568-B.
Sul connettore da pannello non puoi sbagliare nemmeno, perche' viene riportato sulla culatta del frutto il codice colore delle coppie per entrambe le connessioni, non sapendo come il costruttore porta la continuita' alle lamelle frontali della presa, che e' di norma chiusa e non si vede com'e' fatta dentro.
formatting link
Avendo scelto 568-B per l'altro lato del cavo, vedi il codice colore sul frutto, relativo alla connessione "B", e metti i doppini nelle forchettine terminali, come indicato. Il resto lo fa la spina, dentro.
E' piu' semplice a farsi che a scriversi, maledizione... :P
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