Banda - ancora dubbi

Un segnale la cui trasformata di Fourier e' diversa da zero nell' intervallo [-W,W] ha una banda pari a *W* o a *2W* ?

(su un testo leggo che la banda e' W, ma qui mi e' stato spiegato che la banda e' per definizione l'intervallo sui cui si estende il segnale nel dominio delle frequenze. E allora come stanno davvero le cose ? chi mi illumina..?)

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E.Flanagan
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E.Flanagan
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Nella maggior parte dei testi trovi W, in alcuni trovi 2W (es. secondo la teoria unificata del segnale del prof. Cariolaro). La prima definizione ignora nel calcolo le frequenze negative e trova riscontro nel fatto che nella realta' si misurano solo quelle positive, ad es. con l'analizzatore di spettro. La seconda definizione e' piu' armoniosa dal punto di vista matematico. Ribadisco che si tratta di definizioni, per cui tutte le espressioni derivate cambiano di conseguenza. Ad esempio potresti trovare la varianza della tensione di rumore ai capi di una resistenza su una banda B calcolata come 4kTBR o come 2kTBR (k costante di Boltzmann, T temperatura assoluta): il risultato e' lo stesso. La cosa e' fonte di non poca confusione, specialmente per chi, come me, ha studiato a Padova la teoria di Cariolaro.

Ciao, RoV

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RoV

"RoV" ha scritto nel messaggio news:tvAjc.149612$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Ti prego di rileggere il libro che hai citato perchè guarda che la "banda" definita lì è proprio W e *non* 2W che chiama "larghezza di banda".

[CUT]

Te lo sarai dimenticato allora , visto che in tutto il libro la banda è la metà della larghezza di banda. La definizione la puoi trovare a pagina 54.

Ciao.

Stefano

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Stefano

"E.Flanagan" ha scritto:

Basta mettersi d'accordo! Generalmente, per convenzione, si attribuisce ai segnali reali banda W. Se il segnale e' reale, lo spettro e' emisimmetrico, e la sua estensione e' identica sia nelle frequenze positive che negative.

-- Per rispondermi via email sostituisci il risultato dell'operazione (in lettere) dall'indirizzo

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Fabio G.

la

ha

Mi stupisce e sfortunatamente non posso controllare quanto dici, perche' quel libro ai miei tempi non esisteva (ho studiato CE nel 1984). Per curiosita' ho riguardato appunti e dispense e ti posso confermare che non c'e' nessuna distinzione tra banda e larghezza di banda: il primo termine e' usato come abbreviativo del secondo ed entrambi si riferiscono all'estensione spettrale dei segnali, includendo le frequenze positive e negative. Non certo uno il doppio dell'altro! Ovviamente, quando si parla di un segnale in banda base a banda limitata, la banda e' definita come B e l'estensione spettrale come [-B/2...+B/2]. Nel caso della domanda in oggetto l'estensione era definita come [-W...+W], per cui secondo la convenzione di Cariolaro la banda risulta B=2W. La maggior parte degli altri autori definisce B=W. Non escludo che Cariolaro possa aver adattato la sua definizione a quest'ultima, anche se mi meraviglia che possa aver usato due termini cosi' simili con significati diversi.

Ciao, RoV

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RoV

"RoV" ha scritto nel messaggio news:2YVjc.28039$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

"banda"

me,

la

e'

Si vede che se ne è accorto e quando ha pubblicato il libro ha inserito la definizione comune.

la

??? Ovviamente? La banda in quel caso sarebbe B/2 e questo secondo quanto scritto sul libro di cariolaro.

per

aver

possa

Non metto in dubio la tua buona fede, ma se riesci a farti prestare un libro ti accorgerai che ha adottato la definizione più comune.

Ciao.

Stefano

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Stefano

Devi considerare sempre la porzione di spettro che si trova alle frequenze positive. Ricordati però che quando moduli il segnale trasli in frequenza anche le frequenze negative per cui, se rispetti il vincolo sulla frequenza minima di campionamento, la banda del segnale modulato raddoppia. Allo stesso modo, se riporti un segnale in banda base la banda utile si dimezza.

-- klein

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klein

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