QUESITI GENERALI

Salve a tutti.

Avrei bisogno da voi di un grosso favore. Visto che mi e' stato chiaramente chiesto di cercare le risposte su Internet e la mia competenza in Elettronica e' pari a zero, il metodo piu' spiccio e soprattutto piu' *sicuro* e' chiederlo a voi esperti.

Avrei bisogno di una risposta a livello didattico, di poche righe (4-5 per risposta) a questi quesiti:

1)Delineare i criteri di progetto di un filtro passa banda con f1=300 Hz e f2=3400 Hz che utilizzi un AO.

2)Quali sono i criteri ed i limiti di applicazione della trasformata di fourier?

3)Quali sono i limiti ed i criteri del campo di applicazione di Laplace?

4)Quali sono le differenza tra lo studio dei circuiti nei domini jomega e js?

Mille grazie. Per favore, non so a chi altro fare affidamento. Ve lo chiedo da parte di una dozzina di persone.

Va benissimo sia qui' che in privato a ildavide[at]jumpy.it ma il prima possibile.

Buona giornata. Davide.

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Ildavide
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il tempo di scrivere giù qualcosa e ti mando una mail. have a nice day ste

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Stefano
1)Definita la banda f2-f1=3400Hz-300Hz=3kHz, puoi buttare giù la maschera del filtro. Ci sono due soluzioni in realtà: usare due filtri attivi del primo ordine (un passa basso ed un passa alto) in cascata, poichè la banda non è eccessivamente stretta. Nell'altro caso, puoi usare un filtro passa banda a reazione multipla negativa, ma non credo ti interessi poichè per il calcolo dei componenti ci sono apposite formule sul Manuale di Elettronica e Telecomunicazioni. Quindi ti descrivo la prima soluzione: essenzialmente si tratta di fare un passa basso attivo del primo ordine, seguito da un passa alto del primo ordine (o il contrario). Conviene SEMPRE mettere in testa l'amplificatore con guadagno maggiore, per mantenere elevato il rapporto Segnale/Rumore (S/N -da Noise-). Il passa basso passivo è un circuito RC serie. la frequenza di taglio ft1 è data da 1/(2*pigreco*R*C). Dai un valore arbitrario a R, ad esempio 1kOhm, e la formula inversa per calcolare la capacità è C=1/(2*pigreco*ft1*R).La configurazione utilizzata per l'amplificatore operazionale è quella non invertente, ed in questo modo il guadagno di tale dispositivo è 1+Rb/Ra dove Rb è il resistore di feedback (controreazione), e Ra è l'altro resistore che completa la configurazione. In sostanza: fai un filtro RC, e il segnale in uscita Vc(t) lo mandi al piedino non invertente dell'amplificatore operazionale. Il passa alto invece è un CR serie, e la frequenza di taglio ft2 è uguale sempre a ft2=1/(2*pigreco*R*C). Dai nuovamente un valore arbitrario a R (o a C, io ti do dei consigli di progetto, poi te decidi a quale dare un valore arbitrario), e la capacità diviene C=(2*pigreco*ft2*R). Come avrai notato la capacità cambia valore tra i due filtri, perchè nella prima formula ft1=3400Hz (visto che è un passa basso, non deve passare nulla oltre i 3400Hz), mentre nella seconda formula ft2=300Hz (ovvero il passa alto deve tagliare frequenze al di sotto dei 300Hz). Nuovamente, il guadagno dell'amplificatore operazionale dipende da Ra e Rb, sempre per la formula Guadagno=1+Rb/Ra. IMPORTANTE: gli amplificatori operazionali isolano i due filtri RC e CR, ed in questo modo puoi calcolare le funzioni di trasferimento in modo separato. se non ci fossero stati gli amplificatori operazionali, avresti dovuto considerare i due filtri insieme, e la fdt sarebbe cambiata. Fammi sapere se ci sono problemi!

2)La trasformata di Fourier viene utilizzata per rappresentare un segnale NON PERIODICO del quale è nota la forma d'onda che normalmente è rappresentato nel dominio del tempo, nel dominio della frequenza. L'antitrasformata di Fourier permette invece di ottenere la forma d'onda del segnale partendo dal suo spettro. La trasformata di Fourier di un segnale s(t) può essere determinata solo se il segnale è di energia. Con la trasformata di Fourier si semplificano molte operazioni matematiche quali derivazioni, integrazioni, traslazioni e simmetrie.

3)La trasformata di Laplace consente di semplificare la risoluzione di equazioni differenziali che derivano dallo studio di circuiti che contengono componenti che accumulano energia. Tramite la trasformata di Laplace, le equazioni differenziali diventano equazioni algebriche, e questo ne semplifica la soluzione in maniera notevole. Una volta trovata la soluzione di tale equazione algebrica, si esegue l'antitrasformata di Laplace su di essa, per ritornare ad una rappresentazione nel dominio del tempo, di quella che stavolta è la soluzione dell'eq. differenziale.

4) Per la quattro guardati la risposta che ha dato Artemis proprio ieri sera ad uno che probabilmente è un tuo compagno di classe visto che ha postato le stesse domande...:P buona fortuna e fammi sapere!!!

Ste

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Stefano

"Stefano" ha scritto nel messaggio news:0Iave.21523$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Quel "non periodico" non ha senso. Esiste anche la trasformata di fourier di un segnale periodico.

Ciao. Igor.

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Igor

la trasformata di Fourier consente di definire l'andamento dello spettro di un segnale aperiodico, nota la sua forma d'onda. per i segnali periodici c'è lo sviluppo in serie che definisce lo spettro...hai presente? se vuoi ti do il titolo del testo sul quale ho studiato fin'ora e dal quale ho preso la citazione sulla trasformata, altrimenti sembra che certe cose me le invento. ste

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Stefano

si quel che dici e' vero pero':

1) per segnali periodici e' piu' semplice usare la serie di fourier 2) la trasformata di fourier di un segnale periodico esiste solo 'nel senso delle distribuzioni' cioe' e' formato da impulsi ideali o delta di dirac che di si voglia

per cui la vera utilita' della trasformata di fourier e' per segnali non periodici

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mmm

"Stefano" ha scritto nel messaggio news:Zecve.21682$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

presente?

Si ho presente, ma ciò non toglie che esiste la trasformata di Fourier di un segnale periodico.

Ciao, Igor.

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Igor

esattamente. Ringrazio e spero ci siano davvero queste domande

Max

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Max

di nulla! saluta pure ildavide, comunque gli ho mandato una mail con le risposte che ho postato anche qui. ciao buona terza prova...e incrociate le dita pure per me! ste

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Stefano

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