Analisi Batterie NIMH e NICD

Analisi Batterie Ni-Mh/Cd

Sono circa 20 anni che lavoro con queste batterie per cui ho acquistato una discreta esperienza Ho progettato e costruito vari caricabatterie Con molti controlli di sicurezza Delta T, inversione polarit=E0,limite fine scarica, Timer e Delta Volt solo per NiCD.

1) Il Mito della memoria sulle Ni-Cd Mi =E8 sembrato si dall'inizio misterioso e pomposo, Scomodare la Memoria un processo infinitamente complesso per una cosa del genere, Mah?!?!

Allora ho costruito un semplice circuito che caricava una stilo ni-cd al 100% e la scaricava al 75%-50%-30% per ogni livello di scarica le ho testate per circa 1000 cicli

MAI RISCONTRATO NESSUNA PERDITA DI CAPACITA'

Ho l'impressione che questo fenomeno sia stato frainteso con un deterioramento delle Ni-Cd causato per colpa caricatori che non riuscivano ad intercettare la fine carica essendo provvisti solo di Timer se la batteria non era completamente scarica la Sovraccaricavano rovinandola col tempo.

2) Mito del deltaV sulle Ni-mh Premetto che sulle Ni-Cd il Delta V per intercettare la fine carica funziona benissimo seguito sempre da Timer e Controllo temperatura, la prudenza non =E8 mai troppa e il Buon Marphy =E8 sempre in agguato.

Sulle Ni-Mh la musica purtroppo cambia, Io non sono mai riuscito ad intercettare un deltaV neanche con un microprocessore ultrasofiscticato perch=E9 il deltaV sulle Ni-Mh =E8 infinitesimo e aleatorio, dipendente da mille variabili alias NON FUNZIONA!!!

Comprai un caricabatteria panasonic Bq-395 controllato da microprocessore per rilievo del mitico delta V delta T , mb=E8 o non le ricaricava bene ma solo a met=E0 o le sovraccaricava fino a scottare, cos=EC sono ritornato al mio glorioso caricatore faidate che =E8 molto affidabile.

3) Mito del fine scarica Ni-Mh/Cd Recitava la rivista di nuova elettronica di circa dieci anni fa, una batteria NiCd =E8 da ritenersi scarica quando la V =E8 del 50% della nominale ailas 0,6 volt elemento, per cui una dieci elementi per esempio =E8 scarica secondo loro a 6 Volt e avevano fatto un circuitino di scarica con tanti diodi quanti erano gli elementi della batteria da scaricare. Questa =E8 la pi=F9 grossa idiozia mai scritta, una batteria Ni-X e da ritenersi scarica quando la V finale =E8 quella nominale meno 1,2Volt, Es. una 12 volt =E8 scarica a 10,8 Volt, andando oltre cominceranno ad invertirsi di polarit=E0 gli elementi pi=F9 deboli, e la peggior cosa che gli potete fare per distruggerle =E8 proprio questa. 4) Le batteire Ni-Cd sono migliori delle Mh sugli utensili in quanto hanno una resistenza alla inversione di polarit=E0 decisamente superiore e sugli utensili non c'=E8 un circuito per staccare la batteria alla fine carica Le Ni-Mh hanno una capacit=E0 superiore e se caricate e scaricate a dovere durano anche 3000/5000 cicli "sperimentato di persona "Energeizer Sanyo" Ma una scarica precisa =E8 possibile con un circuito elettronico che esiste solo su telefonini camere macchine Foto ecc. per cui Le Ni-Mh sono migliori sugli apparati digitali

5) nota importante non tutte le batterie a parit=E0 di formato e marca sono uguali come caratteristiche tecniche, Sugli utensili vengono usate le SCR dove R st=E0 per carica e scarica rapida ad elevate correnti, sulla scarica si raggiungono anche

40 A I modelli SC di identiche dimensioni sono a scarica/carica lenta hanno una elevata resistenza interna e non sopportano scariche elevate, per cui se montate su utensili danno pessime prestazioni e si deteriorano subito.

6) Le NIMH vanno conservate cariche, mentre le NICD meglio scariche by manuali Panasonic

7) le NICD hanno una durata temporale indipendentemente dai cicli molto superiore alle NIMH le 1200SCR Sanyo mi sono durate 8 anni , le NIMH dopo tre anni kaput, anche sui telefonini con le NIMH la durata raramente era sopra i due anni.

8) sulle Li-Poly non ho particolare esperienza tranne il fatto che ho un telefonino Samsung da 4 anni =E8 la batteria =E8 in piena forma, per cui molto meglio delle NIMH

In conclusione secondo la mia esperienza le NIMH sono riuscite come si prevedeva, sugli utensili solo NICD ed eventualmente Li-Ion/Poly, cosa confermata dai costruttori che stanno abbandonando le NIMH a favore delle altre due.

Peccato per la cattiva riuscita delle NIMH , vista la tossicit=E0 del Cadmio, Piombo, ma l'Energia sembra avere una MALEDIZIONE DIVINA!!!

Vostre esperienze in merito???

Saluti

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cugino.it
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Se un utilizzatore ha solo una NiMh ?

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suppaman

suppaman ha scritto:

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e scarica a 0,9 Volt, ma puoi mandarla anche a zero l'importante che non si inverta di polarit=E0, ma essendo una non c'=E8 problema.

saluti

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cugino.it

Però la regola della "tensione nominale meno 1,2 Volt" non è più valida.

A me sembra strano che non dipenda dal numero di celle impiegate, è una legge empirica che hai definito tu ?

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suppaman

Anche la mia piccola esperienza mi dice questo, peccato che le NiCd siano state bandite dall'europa (RoHs).

In questi mesi sto facendo dei test di autoscarica delle batterie NiMh (le classiche AA da macchina fotografica). Hanno un'autoscarica spaventosa! Mai fatto test in questo senso? Le NiCd dovrebbero essere migliri, e quelle al litio ancora di più.

Olivier

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Olivier

Ho utilizzato batterie NiCd per diversi anni in campo modellistico, più che usate direi quindi maltrattate. Le nostre cariche prevedevano correnti dell'ordine di 3-6C, in scarica la corrente media era di 25A....ma se si limita l'alimentazione sul motore sotto i 50-60 ampere ancora si osservano rallentamenti negli spunti quindi le correnti massime prelevate sono anche superiori a questi valori. In questo campo le SCR la facevano da padrone anche se in gara si optava per le SC per via della maggiore capacità. Cosa dire.....conservo ancora qualche maltrattato pacco batterie SCR del 1990 e sono ancora utilizzabili, ne ho messe anche sul trapano. Non ho fatto prove di capacità e non mi aspetterei valori simili a quel tempo, ma gli ampere di spunto ci sono ancora. Per quanto riguarda l'effetto memoria non ho mai avuto modo di fare dei test, era maniacale infatti la cura che si aveva nello scaricarle per paura di perdere qualche prezioso mA, ma sono propenso a credere a quanto dici.....è sempre parso strano anche a me che una reazione chimica si ricordi della reazione precedente.......al riguardo, pur come ripeto, non avendo mai fatto test seri, ho sempre ipotizzato che se un effetto memoria era possibile lo era solo per quanto riguarda la corrente erogata a forte scarica e non per quanto riguarda la capacità totale (le batterie non completamente scariche dei modelli le scaricavamo subito a 20 A su apposito scaricatore).

Poi è venuta l'era delle nimh anche in questo campo......capacità doppie ma meno corrente di spunto......quindi motori con vero bobinaggio da cortocircuito (8-9 spire rispetto a 12-13) e correnti di scarica ancora più elevate....si va oltre i 30A di media. Su questa tipologia di batterie non ho esperienze però al riguardo in quanto la mia carriera è finita proprio in quel momento.......non ho nemmeno un pacco di batterie NiMh che mi dicono ora giunte a oltre 4000mA di capacità contro le ultime generazioni di Nicd a 1900. Se interessano opinioni al riguardo posso interpellare vecchi amici ancora in attività. Il mio uso di Nimh riguarda ora solo uso fotografico e casalingo......ma devo dire che c'è effettivamente una vita piuttosto corta di questo tipo di batterie, ci sono spesso elementi che saltano e la capacità nel tempo varia moltissimo....senza contare poi la penosa autoscarica.

Ora si cominciano ad utilizzare anche le lipo in campo modellistico......ma si sente spesso dire di pacchi che gonfiano e nei manuali si insiste molto sulle precise norme di utilizzo, manutenzione e carica.....personalmente la batt del mio cell di 3 anni non ha perso nulla ancora (200 cicli fatti circa).

Saluti

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Tittopower

Scusa il doppio intervento, ma volevo chiederti se conosci qualche caricatore/ciclatore automatico valido che possa magari anche generare grafici su PC. Anche io ho sempre fatto i caricatori da me, ma ho tutte unità singole (caricatori nicd, caricatori nimh, scaricatori singola cella, pluricella)....una volta avevo tempo per costruirli ed anche per testare le batterie manualmente una ad una (ho ancora i grafici di molti pacchi rilevati manualmente a intervalli di 5 sec...che tempi !!!), ma ora purtroppo il tempo è mio nemico ed un apparecchio complesso tuttofare non è nemmeno alla mia portata di progettazione..... Considera che per principio ho sempre caricato a carica rapida e continuerò a farlo anche se non necessario...poco male se invece di 1000 cicli se ne fanno solo 500.....passano prima per età a miglior vita che a causa dell'usura.

Ti preciso inoltre che a cariche rapide, se gli elementi del pacco sono buoni, la carica a picco per le Nimh è affidabile quanto quella delle nicd......anche se io preferisco il metodo a temperatura.

TNX

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Tittopower

Tittopower ha scritto:

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Non conosco circuiti per analisi computerizzate, per=F2 posso indicarti questo sito dove li usano, poi magari fammi sapere che interessa anche a me, spero che mastichi l'inglese meglio di me.

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Ciao,

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cugino.it

Se hai ancora voglia di fare, un bel progetto è qui:

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Anche se il sito è in inglese, il progettista è italiano, quindi se ti trovi in difficoltà puoi sempre mandare un mail.

Ciao Emanuele

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Emanuele

Il picco sulle batterie Ni-Mh esiste e non è un mito, anche se sicuramente è più difficoltoso da rivlevare rispetto alle NiCd. Sulle Ni-Mh il picco arriva anche a 3 mV/cella, il che implica un convertitore analogico digitale con una risoluzione discreta (12bit, meglio se sigma delta) ed un circuito di stabilizzazione fatto come si deve (se hai un alimentatore con un ripple da 50mv è difficile tirare fuori il ragno dal buco.....).

Se vuoi un progetto pubblicato su web che misura il picco delle Ni-Mh, ecco il link :

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(che è sempre quello che ho inserito in un altra risposta).

Ciao Emanuele

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Emanuele

Veramente un bellissimo link......mi metto subito alla ricerca di quanto serve per costruire il caricatore piu complesso !!!

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Tittopower

Trovati tutti i componenti....non resta che provare.........

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Tittopower

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