conservazione batterie

le batterie a ioni di litio vanno conservate scariche a temperatura ambiente e almeno una volta all'anno vanno caricate e scaricate, non soffrono dell'effetto memoria ( il tutto riportato dal manuale d'uso della mia telecamera), le batterie ni-cd e ni- mh vanno conservate cariche , per lungo periodo possibilmente in frigo dove l'autoscarica si riduce notevolmente, l'effetto memoria e' presente ma non costituisce un problema in quando bastano due cicli di ricarica completi per riportare il tutto a norma, mi domando: che differenza c'e' tra batterie nicd e nimh? Premetto che il piu' delle volte i manuali di istruzioni dei vari apparati non danno indicazioni sul come trattare le batterie per massimizzare la durata ( mancanza dolosa?),ciaociro

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ciro
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Ciao, intanto cominciamo col precisare che le batterie al litio SOFFRONO dell'effetto memoria; in misura minore rispetto alle Ni-Cd e Ni-Mh, ma ne soffrono eccome. Le varie scritte che le pubblicizzano come "immuni dall'effetto memoria" sono tutte baggianate per vendere di pi=F9, ho visto di persona batterie al Li caricate troppo di frequente perdere capacit=E0 rapidamente.

NON E' VERO CHE VANNO CONSERVATE SCARICHE!!! le Li soffrono del ben noto problema delle batterie al Piombo, che se scendono sotto una certa tensione poi non accettano pi=F9 la carica.

Non =E8 neanche vero che si devono caricare e scaricare una volta all'anno; =E8 troppo. Una volta al mese o ogni due mesi =E8 l'ideale (se non si usa l'apparecchio di frequente).

La perdita di carica senza utilizzo (autoscarica) nota alle Ni-Cd e Ni-Mh NON =E8 l'effetto memoria, bens=EC, come detto, l'autoscarica. L'effetto memoria, =E8 la perdita di capacit=E0 (a volte reversibile) in seguito a cariche ripetute: p.es. un cellulare con batteria da 3 gg di autonomia, viene messo sotto carica tutti i giorni: dopo qualche mese, inizier=E0 a durare solo un giorno.

L'autoscarica =E8 legata alla resistenza interna: NiCd e NiMh, avendo una resistenza interna molto bassa, hanno un'autoscarica alta, le LiIon, hanno una resistenza interna elevata e quindi un'autoscarica molto contenuta. Lo stesso, dicasi per le Alcaline.

Metodi per massimizzare la durata delle batterie:

- evitare di riaccendere l'apparecchio se la batteria =E8 scarica, specialmente se si tratta di apparecchi con assorbimenti elevati.

- mettere sotto carica la batteria solo quando =E8 realmente scarica, non per sport

- con le litio, evitare la "carica di mantenimento": una manna per le ni-cd o -mh, ma le Li proprio non la sopportano (=E8 il caso dei portatili usati continuamente con l'alimentatore collegato alla rete elettrica e la batteria inserita, tempo un mese o due e la batteria =E8 morta)

In conclusione, le differenze tra ni-cd e ni-mh:

- resistenza interna minore per le -cd e maggiore per le -mh; le -cd infatti forniscono una corrente molto pi=F9 elevata (e difatti sono ancora le pi=F9 usate nei trapani senza filo)

- capacit=E0 maggiore per le -mh e minore per le -cd (a parit=E0 di dimensioni, ad es. per le stilo il max per le -cd =E8 di 1100mAh mentre per le -mh =E8 di 2400)

- tensione lievemente minore per le -mh, specie se sotto carico o quasi scariche (dovuto alla resistenza interna, pi=F9 alta per le -mh)

- vita pi=F9 breve per le -mh (meno cicli di carica rispetto alle -cd)

altre differenze mi pare non ce ne siano...;)

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Darlington

"Darlington" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@f14g2000cwb.googlegroups.com... Ciao, intanto cominciamo col precisare che le batterie al litio SOFFRONO dell'effetto memoria; in misura minore rispetto alle Ni-Cd e Ni-Mh, ma ne soffrono eccome. Le varie scritte che le pubblicizzano come "immuni dall'effetto memoria" sono tutte baggianate per vendere di più, ho visto di persona batterie al Li caricate troppo di frequente perdere capacità rapidamente.

NON E' VERO CHE VANNO CONSERVATE SCARICHE!!! le Li soffrono del ben noto problema delle batterie al Piombo, che se scendono sotto una certa tensione poi non accettano più la carica.

Non è neanche vero che si devono caricare e scaricare una volta all'anno; è troppo. Una volta al mese o ogni due mesi è l'ideale (se non si usa l'apparecchio di frequente).

La perdita di carica senza utilizzo (autoscarica) nota alle Ni-Cd e Ni-Mh NON è l'effetto memoria, bensì, come detto, l'autoscarica. L'effetto memoria, è la perdita di capacità (a volte reversibile) in seguito a cariche ripetute: p.es. un cellulare con batteria da 3 gg di autonomia, viene messo sotto carica tutti i giorni: dopo qualche mese, inizierà a durare solo un giorno.

L'autoscarica è legata alla resistenza interna: NiCd e NiMh, avendo una resistenza interna molto bassa, hanno un'autoscarica alta, le LiIon, hanno una resistenza interna elevata e quindi un'autoscarica molto contenuta. Lo stesso, dicasi per le Alcaline.

Metodi per massimizzare la durata delle batterie:

- evitare di riaccendere l'apparecchio se la batteria è scarica, specialmente se si tratta di apparecchi con assorbimenti elevati.

- mettere sotto carica la batteria solo quando è realmente scarica, non per sport

- con le litio, evitare la "carica di mantenimento": una manna per le ni-cd o -mh, ma le Li proprio non la sopportano (è il caso dei portatili usati continuamente con l'alimentatore collegato alla rete elettrica e la batteria inserita, tempo un mese o due e la batteria è morta)

In conclusione, le differenze tra ni-cd e ni-mh:

- resistenza interna minore per le -cd e maggiore per le -mh; le -cd infatti forniscono una corrente molto più elevata (e difatti sono ancora le più usate nei trapani senza filo)

- capacità maggiore per le -mh e minore per le -cd (a parità di dimensioni, ad es. per le stilo il max per le -cd è di 1100mAh mentre per le -mh è di 2400)

- tensione lievemente minore per le -mh, specie se sotto carico o quasi scariche (dovuto alla resistenza interna, più alta per le -mh)

- vita più breve per le -mh (meno cicli di carica rispetto alle -cd)

altre differenze mi pare non ce ne siano...;)

CIRO:il consiglio di conservare la batterie al litio scariche e d effettuare un ciclo di ricarica annuale e' riportato dal mio manuale CANON della videocamera, possibile che riporti il falso?ciaociro

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ciro

hai un po' di bibliografia di tutte le cose che hai riportato?

Grazie

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Franco

Herz, mein Herz, sei nicht beklommen und ertrage dein Geschick.
(H. Heine)
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Franco

Ciao Ciro..scusa se mi attacco! :-) Valuta di cambiare programma di lettura newsgroup ..il tuo non quota e capire dove inizia la risposta e dove invece è mesaggio quotato è noioso! :-) Scusa se faccio il temperasupposte..ma il caso volle che sia interessato alla discussione :-))) A proposito..per evitare il "naturale deperimento delle batterie" (ergo, con il passare degli anni..queste si deteriorano COMUNQUE, a prescindere dai cicli di carica-scarica)..batterie Ni-Cd..che si puo' fare? Freezer quando non le si utilizzano?

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Starflex

Ma secondo te accendere un pc la mattina, aspettare che dia batteria scarica, collegarlo all'alimentatore e spegnerlo la sera, quindi facendo una scarica e ricarica-mantenimento al giorno, può bastare?

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Andrea

Umpf... mi hai anticipato :)

Ciao,

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Daniele Orlandi
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Daniele Orlandi

Il giorno Sat, 16 Jul 2005 13:06:05 +0200, Andrea ha scritto:

Mah, io ho cominciato col nuovo portatile a usarlo senza batteria, come un 'trasportabile' quando ho una spina a disposizione e non mi serve la batteria.

Tengo la batteria nella valigetta del notebook e la monto le rare volte che mi serve, smontandola appena ricaricata.

Spero che così duri un po di più delle altre sui portatili che dopo qualche mese erano andate e passavano dal 99% al 7% in due minuti.

ciao Stefano

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SB

ciro ha scritto:

Riporto quanto ha scritto Darlington:

cut... NON E' VERO CHE VANNO CONSERVATE SCARICHE!!! le Li soffrono del ben noto problema delle batterie al Piombo, che se scendono sotto una certa tensione poi non accettano più la carica. cut...

Infatti, se vanno sotto ai 3 volt e si tenta di ricaricarle, magari rapidamente, potrebbero gonfiarsi o prendere fuoco, quest' ultima può darsi che sia solo una leggenda metropolitana, è successo alcuni anni fa e con celle di sottomarche, ma la tecnologia è progredita, ho visto filmati di fiammate, ma provocati impostando volutamente male il caricabatterie, es. caricando una cella con tensione doppia. So di casi in cui la scarica non è stata fermata a 3 volt, ma è scesa fino a 2,5 e le celle sono state recuperate dando loro una corrente molto bassa e, solo dopo avere ripreso i 3 volt rimesse sul caricabatteria automatico. Per le piombo il valore "di non ritorno" se non ricordo male è 1,8 Volt. Mi sembra che le affermazioni di darlington e della canon non si contraddicano più di tanto. ciao Danilo

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gnat

Starflex ha scritto:

Zapping: faccio un copia incolla, in pratica con una bella scarica di un condensatore sulla cella si migliorano le sue qualità, o si recuperano i difetti,.........o la si uccide del tutto. Si può realizzare con un trasformatore con raddrizzatore e un banco di elettrolitici, la scarica o con un scr di recupero industriale o un teleruttore.

Zapping NiCd and NiMH Cells Zapping is said to increase the cell voltage by 20 to 40mV when measured under a 30A load. This would increase the cell voltage from 1.25V to about 1.28V. (Note that industry tends to rate nickel-cadmium at 1.25V whereas the consumer market has adapted 1.20V. It is simply a preference of rating). According to experts, the voltage gain is stable; only a small drop is observed with usage and age.

Zapping is done by putting a very high current through a cell. Usually a bank of capacitors, about 70,000uF, is charged to about 70V. The energy is discharged through the cell resulting in a few thousand Amps for a very short time. This spot welds the cell's internal connections.

The welded connections reduce the cell's internal resistance. This results in a higher voltage under high loads. For this reason, many serious R/C competitors use zapped cells.

Zapping only works on some cells. It appears that only high current cells such as Sanyo SCR series, Panasonic SCP, and GP cells series respond to zapping. This is probably because these cells use metallic electrodes. Many high capacity cells use a foam electrode and foam can't be welded. Both NiCd and NiMH cells can respond to zapping.

Cells are zapped with something called a zapper (great name!). Hardcore R/C racers sometimes buy a zapper of their own but most people rely on buying cells that have been zapped by a cell retailer. Either way, if you want to squeeze every last drop of performance from your batteries, make sure they?re zapped.

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gnat

No, scaricare la batteria una volta al giorno =E8 inutile e stressante per la stessa batteria (ricordiamoci che ha un numero di cicli carica/scarica limitato). Il metodo pi=F9 giusto =E8 quello usato da Stefano: caricare la batteria dentro al portatile, estrarla quando =E8 carica e poi ricollegarla solo se serve avere il funzionamento a batteria. Se si usa il portatile a batteria di rado, allora una volta ogni mese (o due mesi) usarlo con la batteria fino a scaricarla, e poi ricaricarla.

Per le batterie che si gonfiano ed esplodono non sono leggende metropolitane: purtroppo le Li hanno il brutto difetto di sviluppare gas durante la carica e diventare instabili se vengono superati certi parametri operativi, e quindi riscaldarsi al punto di esplodere. Difatti gli apparecchi che montano batterie al litio hanno anche (spesso all'interno della batteria stessa) circuiti con termistori e termofusibili, che tengono sott'occhio i "parametri vitali" della batteria in questione. Nei portatili addirittura viene monitorata ogni singola cella, dato che, vista la potenza impiegata, vengono usate pi=F9 celle in parallelo per la corrente e a loro volta messe in serie per la tensione.

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Darlington

mmhh..forse non mi son fatto capire: dico, per evitare il deperimento naturale che avviene comunque col tempo (la cella invecchia per cicli E per anzianità...o mi sbaglio?) ???

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Starflex

Starflex ha scritto:

Capito, io pensavo a sistemi per cercare di salvare quello che sembra oramai compromesso, tipo zapping o cicli di scarica carica.

Per la prevenzione non saprei, ho l' impressione che si rovinino peggio a non lavorare, che ad essere ciclate spesso, le NiCd hanno un numero di cicli utili, ma ponendo siano 1000, sono comunque parecchi anni di uso, io per sicurezza sui radiocomandi le cambio ogni due o tre anni, a poco più di 100 cicli, per cautela. Quasi tutte le volte che ho lasciato un pacco inutilizzato per vari mesi ho avuto rogne. Una cosa che fa danni è il calore, se caricate a 1/10C non ci sono grossi problemi, ma a carica rapida occorre un caricabatteria di qualità, che possa monitorare i parametri delle celle. Poi ho sentito varie teorie, tipo conservarle cortocircuitate con una resistenza, o in frigo, ma non so fino a che punto valga la pena. ciao Danilo

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gnat

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