La classe dei coglioni come te non è acqua purtroppo. E' proprio merda, senza ombra di dubbio. Mi spiace di non potertelo regalare un bell'alimentatore da qualche kilovolt. Mi piacerebbe vedere che effetto fa collegato alla sedia su cui stai seduto a scrivere minchiata da tutta sera. Così forse impari qualcosa, imbecille presuntuoso che non sei altro.
No aspetta, il problema è un altro. Anche se metti 2 dita in una presa muori, eppure la 220 V te la danno. E' che i 58 milioni di italiani sanno che non devono mettere le dita nella presa, lavorare con cose elettriche in ambienti umidi (acqua a terra, schizzi sulle prese sono cose che devono evitare se ci tengono alla vita). In un certo qual modo sanno usare la 220 V per quello che gli serve (far funzionare gli elettrodomestici). Quando si tratta di esperimenti, lì ci vogliono conoscenze più specifiche, perché condensatori e induttori, creano effetti non predicibili da un neofita, devi conoscere la meccanica e l'elettronica dei circuiti che hai in mano, perché anche collegandoli solo alla presa, ti possono saltare in faccia. Una volta un semplice NE555, inaspettatamente ha fatto un botto (con tanto di lampo) ed è schizzata in aria la parte superiore (lavoravo a 12 V ma ho cortocircuitato 2 pin per sbaglio mentre facevo tutt'altro collegamento). Ora, pensavo potessero saltare soltanto i condensatori ma così non era e per poco non ci lasciavo un occhio. Questo a 12 V. Immagina a 400 V.
In certe condizioni ti può uccidere anche una semplice pila da 1.5 V di un telecomando. Esistono chip con 2-3 componenti (non posso dirti quali però) che ti elevano la tensine da 1.5 volt continui a 4-5 kV ad alta frequenza e fanno molto male, e sono meno di 3 W. Un laser dei cinesi, puntalo per qualche secondo in un occhio e vedi se non perdi la vista, eppure sono meno di 5 mW. Perciò se vuoi aiuto, dì almeno a cosa ti serve tutto questo, che tipo di esperimenti devi fare, perché la potenza non ti dà idea di sicurezza, si può morire anche per una manciata di elettroni che passano dalla parte sbagliata.
non e' che non ti si risponda per farti un dispetto. Semplicemente le alte tensioni sono pericolose.
Studiati per bene la teoria delle reti elettriche, approfondisci l'argomento su google, fai ricerche al riguardo. Conosci l'inglese? Lo spero caldamente. Si trovano tantissime informazioni in inglese.
Prima preparati e documentati. Fornirti la pappa gia pronta senza che tu capisca quello che stai facendo e' come darti in mano un buono sconto del 100% per un cappottino di legno da indossare supino.
Per quanto mi riguarda, non mi importa nulla della tua vita. E' che ci si preoccupa di non crearci grane a nostra volta.
Non voglio dire che questi esperimenti non siano pericolosi, anzi lo sono eccome, solo per precisare però un defibrillatore medico lavora con energie elettrostatiche dell'ordine delle centinaia di Joule in un tempo medio di scarica (del condensatore) che dovrebbe essere intorno ai
2-3ms. Se si fanno due conti sulla potenza media della scossa si arriva ad un valore di tranquillamente 100kW. Il tutto con una tensione di 5kV se non sbaglio e una capacità di qualche decina di uF.
Ripeto, gli esperimenti in alta tensione (>50V) sono SEMPRE pericolosi.
Il trasfo non ti serve. Devi fare un triplicatore (o anche un quadruplicatore) di villard, da attaccarsi direttamente alla rete. Il moltiplicatore di villard ha la caratteristica di avere il negativo dell'uscita direttamente collegato con uno dei fili dell'ingresso, nel tuo caso la rete. Basta collegare questo lato del moltiplicatore al neutro, e anche se tocchi il negativo in uscita non capita nulla (se tocchi il positivo invece prendi una scossa).
Ti servono 3 o 4 diodi da 1 kV (ad esempio 1n4007) e 3 o 4 condensatori che vengono fatti, ciascuno, dalla serie di due condensatori da 400V
680uF l'uno: quando carichi il triplicatore, che a vuoto da` piu` di
900V con 100 mA, la tensione scende di circa 140V. Se al posto di 100mA assorbi di meno, puoi mettere condensatori piu` piccoli.
Niente trasformatore ne' ponte di diodi, solo 3 diodi, e 6 condensatori. Conviene mettere in serie alla rete una resistenza da 100 ohm 20W per il transitorio di accensione, poi la puoi cortocircuitare (puoi anche mettere in serie una lampadina da 220V 100W, poi, quando si spegne, la cortocircuiti.
I condensatori li trovi su rs, i diodi ovunque.
Buoni zot!
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Franco
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Questa sarebbe la "nuova generazione" strafottente ed ignorante al massimo? Se avessi almeno lurkato un po' nel newsgroup prima di parlare avresti capito che hai dato del drogato ad una persona corretta. Leggi di più ed offendi di meno.
Come hanno detto sotto però ti può ammazzare!!! Se hai un ritmo normale un AED non scarica (da notare che il defib. si usa solo in fibrillazioni, da qui de-fibrillatore, non quando il cuore è fermo) mentre uno manuale che usa il medico scarica dove dice lui e ti ad interferire con il tuo battito e non è bello. Poi quando lo si usa è l'ultima ratio e peggio di quel modo non puoi stare, quindi un pò di scosse ti possono fare solo bene. In genere si tende a dare scariche basse per non danneggiare le cellule cardiache che potrebbero "riprendersi" e dare un battito regolare. Poi un defibrillatore è controllato, dopo la scarica verifica il battito, un alimentatore non si ferma dopo pochi ms a sentire come stai :)
"Stefano" ha scritto nel messaggio news:f6c5pt$npb$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...
non so di che tipo sia la "nuova generazione", ma la mia ti consiglierebbe di cercare su Internet. La parolina magica è "moltiplicatore di tensione". Con una manciata di diodi e di condensatori, qualche resistore, un normale trasformatore di isolamento e una millefori in vetronite ti mandi tranquillamente in fibrillazione pure le orecchie :P
Bonne chance e comunque attento con le Alte Tensioni...oltre te anche parecchie altre apparecchiature possono soffrirne ;-)
Mi allaccio qui per rispondere un po' a tutto il thread (permetti? :-)
Non capisco tanta negativit=E0, siamo ai limiti del sabotaggio. Se Stefano Rossi vuole conquistare fama e gloria (e vedo che ci tiene tanto, da quanto insiste!)conquistandosi un posto qui:
In realta` una soluzione del genere l'ho vista usare da un vecchio radioamatore che in questo modo alimentava le 6146 (o erano 807?) del suo trasmettitore. Ovviamente non bisognava mettere la spina al contrario :), ma funzionava e avevo scoperto i moltiplicatori di villard (anche se all'epoca non mi avevano detto il nome).
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Franco
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Anch'io ho appena scoperto una cosa... Questa configurazione l'avevo semrpe chiamata "moltiplicatore di greinacher". Google sembra però dare ragione al signor Villard.
Boiler
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