Zanzariera elettrica

Ciao, secondo voi si puo realizzare una zanzariera elettrica con il trasformatore EHT di una TV? Qualcuno ha un progetto con dettagli costruttivi?

Sergio

Reply to
Sergio N.
Loading thread data ...

Ne avevo realizzata una con una unità high voltage di una fotocopiatrice che aveva in ingresso rete 220 V e uscita sui 5.5 kV, e funzionava alla grande. Secondo me è sufficiente un moltiplicatore di tensione, anche molto semplice come quelli a celle diodo condensatore. E sempre la massima attenzione alla sicurezza e all'isolamento.

--
Lorenzo976

powered by Debian GNU/Linux
Reply to
Lorenzo976

Temo che la corrente sia troppo bassa per rosolare le ciucciasangue. Se ci metti un bel condensatore la cosa cambia, ma anche la pericolosità del marchingegno.

Boiler

Reply to
Boiler

Il Fri, 14 Oct 2005 12:49:00 GMT, Lorenzo976 ha scritto:

Ma vorrei capire come funziona la zanzariera elettrica, la zanzara passa fra due reti con differente potenziale e questo crea l'arco? Mi sembra difficile fare in modo che l'arco non sia permanente e comunque ci vorrebbe una tensione enorme se i due poli sono a piu di

1mm di distanza Oppure deve toccare fisicamente la rete, e come scarica a terra?

Insomma, prima di costruire qualcosa bisognerebbe che iniziassi a capire che principio deve sfruttare

Sergio

Reply to
Sergio N.

Non sono un esperto di questi aggeggi, ti posso solo dire l'idea che me ne sono fatto basandomi sull'osservazione e sul ragionamento, e quindi potrei anche sbagliare. Ho visto che presentano due griglie mantenute ad una certa distanza. Secondo me le caricano con una differenza di potenziale dell'ordine di alcuni kV, in modo che quando qualcosa si interpone tra queste, avviene la scarica, fatale per un insetto di quelle dimensioni che viene praticamente bruciato. L'arco non è permanente se la distanza è opportuna, poiché l'aria è pur sempre un isolante. Mi pare ragionevole. O no?

--
Lorenzo976

powered by Debian GNU/Linux
Reply to
Lorenzo976

Il giorno Fri, 14 Oct 2005 13:29:18 GMT, Lorenzo976 ha scritto:

Beh, io ho visto in un ristorante una grossa farfalla notturna che ci ha messo parecchio tempo prima di carbonizzarsi, ad un certo punto aveva anche preso fuoco.

Credo che per costruire un aggeggio del genere bisogna pensare a questo tipo di problemi, che possono anche danneggiare componenti non abbastanza robusti.

-- ciao Stefano

Reply to
SB

Infatti io avevo una zanzariera in cui un insetto fece si che continuasse a circolare corrente tra le due griglie: il trasformatore si è surriscaldato e ha fatto colare la plastica su cui si era agganciato. In qualche modo il circuito si è aperto e la mattina dopo si è scoperto l'accaduto, ma poteva essere estremamente pericoloso se avesse preso fuoco dato che è accaduto di notte.

...:::Zmaster:::...

Reply to
Zmaster

Un progetto che si rispetti deve prendere in considerazione anche l'eventualità remota più sfavorevole.

--
Lorenzo976

powered by Debian GNU/Linux
Reply to
Lorenzo976

Lorenzo976 ha scritto:

quelli che ho visto da poche lire hanno un circuitello con pochi diodi e condensatori, se non ricordo male servono per alimentare la griglia su cui si spiaccicano gli insetti, poi c'è la luce viola che le attira, è un tubo fluorescente, ma non ricordo come è alimentata. Sono belle da vedere quelle industriali, le ho viste in un confettificio, quando entravano le api facevano un botto da paura, io facevo da garzone all' elettricista che faceva manutenzione alle macchine, e quei botti mentre tenevo le mani nei quadri elettrici erano un bello scherzone..... Poi a svuotarle si facevano dei mucchi di api abbrustolite da riempirci un piatto da portata, alla faccia della cucina orientale.... Ciao Danilo

--


questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
Reply to
gnat

Il Fri, 14 Oct 2005 13:29:18 GMT, Lorenzo976 ha scritto:

Si, ma da come ho visto le griglie sono alla distanza di alcuni centimetri affinchè la zanzara sia libera di svolazzare attraverso, a questo punto credo che la differenza di isolamento fa 2cm di aria e

1,5cm di aria +0,5cm di zanzara sia minima, quindi occorre calcolare bene la tensione necessaria o scegliere la distanza precisa in base al trasformatore che si ha a disposizione.

C'e qualche matematico che riesce a fornirci la formula per calcolare la tensione di innesco dell'arco in base alla distanza o viceversa?

Per quanto riguarda la sicurezza non dovrebbe essere difficile fare un circuitino rudimentale che appenacircola una minima corrente apre un rele' , con eccitazione leggermente ritardata

Sergio

Reply to
Sergio N.

Il Fri, 14 Oct 2005 14:49:58 +0200, Boiler ha scritto:

Forse rosolare non è necessario, mi basterebbe un arresto cardiocircolatorio :) tu dici che con un arco del genere continuerebbero a volare? questo spiegherebbe perchè quelle economiche sono inefficaci (?)

Sergio

Reply to
Sergio N.

Il giorno Fri, 14 Oct 2005 16:31:10 +0200, Sergio N. ha scritto:

Non credo molto ai modelli matematici per cose come queste, perchè bisogna tener conto della ionizzazione dell'aria, che dopo le prime scariche cambia, e della rigidità dielettrica che dipende dalla temperatura e dall'umidità.

Qui dice che l'aria secca ha 3Kv/mm (io ricordavo 1,5)

formatting link

In effetti mi sembra di ricordare che le scariche sulla povera farfalla non erano continue, ma scariche a circa 1hz, probabile quindi che ci fosse un circuito di limitazione, magari anche solo con una PTC sul primario.

-- ciao Stefano

Reply to
SB

"Sergio N." ha scritto

Per evitare pericoli di incendio ecc. dovrebbe essere sufficiente mettere in serie ad una griglia una resistenza da 10 Mohm, o meglio tre da 3,3 Mohm per un miglior isolamento. la scarica è sufficiente ad uccidere l' insetto ma la corrente risulta limitata.

-- Sito di schemi elettronici utili e belli:

formatting link

Reply to
SOMMERGIBILE

"Sergio N." ha scritto

Forse quelle che hai visto non sono le griglie di scarica ma semplici supporti/protezioni? Io ho sempre visto distanze massime di 5mm o giu' di li. Le possibilita' sono 2, fili paralleli con i poli intercalati, oppure griglia interna fitta e una esterna a maglie piu' ampie (tipo la racchetta di d-mail... con cui le mezze ore di notte alla ricerca dei vampiri sono diventate un lontano ricordo). Questo secondo sistema e' relativamente piu' sicuro perche' per noi e' piu' difficile entrare in contatto accidentale con i due poli (maglie esterne piu' piccole di un dito), mentre l'insetto piu' facilmente sbatte avanti e indietro tre le due griglie.

Si caricano le griglie a 2..3kV con un Joule di energia e ci stecchisci anche le mosche. La scarica avviene per contatto, e non per "passaggio attraverso".

ciao Claudio F

Reply to
Claudio F

"SOMMERGIBILE" ha scritto

Non so se e' una buona idea, per me la corrente dovrebbe invece essere la piu' intensa possibile con rilascio istantaneo di tutta l'energia. Piuttosto limiterei la corrente nel circuito di carica dei condensatori (ad esempio mettendo capacita' piccole sul lato di pompaggio dell'elevatore e lasciando grosse solo quelle di accumulo/scarica).

ciao Claudio F

Reply to
Claudio F

Sergio N. ha scritto:

Per verificare ho smontato la mia bistecchiera per insetti, che è lunga

35cm. Il trasformatore è da 7kV - 12mA, credo del tipo per accensione bruciatori, cioè autolimitato alla scarica; in pratica sopporta il corto senza problemi, come mi è capitato di vedere anche con quelli delle insegne luminose al neon che ho provato. Le griglie sono connesse direttamente ai due capi del secondario e la distanza tra le barrette è di 7mm.

Come parere personale, il trasformatore flyback dell'EHT andrebbe bene come tensione, ma è scarso come potenza. Però, con un driver efficiente, per le zanzare penso basti e avanzi. Il problema semmai è che ho sentito dire che le zanzare non sono attratte dalla luce, ma dagli odori; non a caso è stato prodotto quello sterminatore di insetti con ventola aspirante. Anche dalla mia esperienza personale ho sempre trovato una percentuale molto bassa di zanzare tra i cadaveri nella vaschetta.

Paolo

--


questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
Reply to
pieffe

Il Sat, 15 Oct 2005 12:09:07 +0200, snipped-for-privacy@tin.it (pieffe) ha scritto:

Ottimo! credo che mi orienterò sul trasformatore per neon, se riesco a trovarlo da 20-30 mA meglio ancora. Per le griglie ho pensato di prendere due ripiani non smaltati da un vecchio frigorifero. Appena riesco a rimediare il materiale mi metto al lavoro...

Ciao

Sergio

Reply to
Sergio N.

Sergio N. ha scritto:

E proprio più facile trovarli da 25mA e oltre, però hanno spesso una tensione inferiore: io ne ho un paio a 4000V. In questo caso devi ridurre un po' la spaziatura, diciamo che puoi orientarti su 1mm. o poco di più per kV. Mi raccomando, stai molto attento a maneggiare i trasformatori da neon: la scarica può essere mortale. Un'altra fonte economica di AT potrebbe essere un gruppo ricavato da una fotocopiatrice rotta, ma non ricordo che valori abbia. Ciao, Paolo.

--


questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
Reply to
pieffe

Il Sat, 15 Oct 2005 18:05:34 +0200, snipped-for-privacy@tin.it (pieffe) ha scritto:

Farà a metterne due in serie?

Ciao

Sergio

Reply to
Sergio N.

Sergio N. ha scritto:

Sicuro; però diventa bello pesante l'insieme! Io proverei anche con uno solo, tenendo conto del fatto che il passaggio di un insetto anche piccolo, provoca una riduzione di isolamento che riesce ad innescare l'arco. Paolo

--


questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
Reply to
pieffe

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.