Ciao,
per un progetto sto realizzando un circuito che misura il tempo di volo di un impulso a ultrasuoni e quindi ne deduce la distanza. La catena è piuttosto semplice:
Generatore di burst a 40 KHz Capsula trasmittente . . . Capsula ricevente Filtro attivo a 40 Khz
Il tutto funziona egregiamente se non fosse che misuro distanze maggiori di quasi il 20%. Visualizzando con l'oscilloscopio il segnale di ingresso e quello di uscita posso misurare con buona precisione (qualche us di incertezza) l'intervallo di tempo dovuto alla propagazione dell'impulso.
Esempio: Misuro 800 us, la temperatura è di circa 20 °C quindi la velocità del suono è di circa 343 m/s. Il che significa che le due capsule distano circa 800 us * 343 m/s = 27.5 cm. Peccato che in realtà distano solo 21 cm (misurati tra le due membrane).
Il filtro aggiunge un ritardo di qualche us (misurato iniettando il segnale direttamente nel filtro e prelevandolo all'uscita) e quindi poco significativo.
Qualcuno ha idea del perché di questa grande differenza tra il valore teorico e quello misurato?
L'unica ipotesi che mi viene in mente è che le capsule impiegano un po' di tempo a entrare in risonanza (soprattutto la ricevente) e quindi io vedo il segnale emergere dal rumore ben dopo l'effettivo istante di ricezione del primo impulso.
Marco / iw2nzm