Sto bruciando un sacco di TRIAC

Salve NG

Ho realizzato un circuitino di una banalità esemplare per polarizzare un TRIAC Il circuitino funziona, però a banco zero problemi, se ci attacco il carico che ho in mente, un monitor CRT, il TRIAC diventa un corto circuito Cosa puo essere, correnti inverse, picchi di tensione dal monitor, ma piu che altro come faccio a risolvere il problema?

Molte grazie da parte mia e dei miei TRIAC

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Gibe
Modena Italy
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Gibe
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uhm.. premetto che non parlo per esperienza; l'unica cosa che mi viene in mente è che possa dipendere dall'instaurarsi di punti caldi all'interno della giunzione.. ciò accade se la variazione di tensione all'interno del dispositivo è troppo brusca. Di solito per ovviare a questi inconvenienti ed evitare autoinneschi viene inserito un filtro RC in parallelo al triac; si chiama rete di snubber.

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Davide C.
www.ingegnerando.it



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ahrfukkio

Il 17 Mag 2007, 18:58, Gibe ha scritto:

All'accensione di un monitor crt si attiva il circuito di demagnetizzazione del tubo, questo circuito assorbe un picco di corrente molto elevato, non so se questo può dare fastidio al tuo triac.

stefano

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stefano delfiore

Gibe ha scritto:

Sbaglierò, ma la mia impressione è che il tuo TRIAC vada a "svegliare" un po' troppo bruscamente delle induttanze di filtro presenti sull'ingresso dell'alimentatore (che sarà quasi sicuramente switching) che rispondono dandogli indietro una legnata di sovratenzione, uccidendolo... Quando si ha a che fare con aiimentatori switching bisognerebbe stare all'occhio nell'inserire sulla rete degli altri "simil-switching" come i TRIAC. Questi usali soltanto per regolare la luce delle lampadine a incandescenza (quelle a basso consumo ssonsigliano l'inserzione di regolatori di ogni genere... penso proprio a causa di possibili incidenti come quelli capitati a te.

Tutto imho, in ogni caso...

Ciao Piercarlo

>
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Piercarlo

un

ne

so

Direi di s=EC. Il circuito di demagnetizzazione =E8 un carico fortemente induttivo. Quando il triac 'stacca', la tensione V =3D L*di/dt diventa facilmete distruttiva.

I dimmer per carichi reattivi (lampade a risparmio energetico, motori...) devono essere progettati adeguatamente, e forse aggiungere uno snubber non basta.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Un bel giorno Gibe digitò:

Se piloti dei carichi reattivi devi mettere uno snubber ai capi del TRIAC (a meno che non sia uno di quelli che ce l'hanno già integrato).

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dalai lamah

Quando il triac "stacca" la corrente =E8 zero, e l'induttanza =E8 scarica!

Ciao.

lucky

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lucky

Penso che il crt abbia un alimentatore switching e che i condensatori di ingresso del rettificatore rappresentino un corto alla accensione. Con effetto particolarmente dannoso se l'accensione del triac capita a tensione istantanea vicina a quella di picco.

Presumo che ti interessi solo accendere e spegnere, non parzializzare. In tal caso di consiglio di usare un triac zerocrossing, tipo questo:

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Ciao.

lucky

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lucky

Il triac stacca quando la tensione ai suoi capi passa per lo zero. Sei proprio sicuro che in quel momento la corrente sia zero? Hai presente la differenza tra induttanza e resistenza? :-)

Tullio

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Tullio Mariani

Ti è mai capitato di accendere il monitor e vedere per un attimo le luci di una lampada collegata alla 220 nelle vicinanze calare di intensità?... Potresti provare con un TRIAC da 25A (che richiede una corrente di gate probabilmente un po' più alta), ma non garantisco... :-) I TRIAC non gradiscono molto carichi di questo tipo. Mettici un bel relè da 15A (meglio sarebbe un piccolo contattore elettromagnetico da una decina di Ampere, poichè un relè ha i contatti un po' più delicati e meno predisposti al sovraccarico istantaneo)

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LAB

Il triac "stacca" quando la corrente che lo attraversa passa per lo zero. Ovviamente in quel momento anche la tensione ai capi del triac =E8 zero, ma che lo fa spegnere =E8 la corrente a zero. Tanto che tra i parametri del triac c'=E8 la "holding current", ovvero la corrente necessaria a mantenerlo acceso.

Se la corrente non =E8 zero, il triac non si spegne. E comunque se la tensione ai capi del triac =E8 zero, la corrente che lo attraversa cosa vuoi che sia se non zero???!!!

Semmai quella che conta nella relazione tensione/corrente ai capi di un triac =E8 la differenza tra una resistenza e un triac. Le induttanze non c'entrano niente in ogni caso. Forse un ripasso lo devi fare tu.

Ciao.

lucky

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lucky

Il 17 Mag 2007, 18:58, Gibe ha scritto:

La corrente di inrush del monitor. All'accensione, oltre al picco di corrente dovuto all'alimentatore interno del monitor, c'è anche il contributo (notevole) del circuito di smagnetizzazione.

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Luigi C.

Un ripasso non fa mai male, ci mancherebbe. Per=F2 considera la situazione in oggetto:

La rete (generatore a bassa impedenza) comincia a mandare la prima semionda diciamo positiva. Al momento stabilito dalla parzializzazione, triac chiude il circuito e la corrente comincia a fluire in L *gradualmente* e va aumentando *in ritardo* rispetto all'aumentare della tensione all'ingresso del triac. Avrai sentito parlare di *sfasamento*.

A un certo punto la sin di rete raggiunge il picco positivo e comincia a scendere. Arriva a un punto in cui la tensione di rete non =E8 pi=F9 sufficiente a tenere attiva la corrente che fluisce nell'induttore. l'induttanza (che =E8 grosso modo come l'inerzia di un corpo) tende invece a mantenerla costante. Come conseguenza, la tensione all'uscita del triac finisce per essere 'pi=F9 positiva' di quella all'ingresso, e nel momento esatto in cui questo avviene (chiamale inversione della tensione, se non ti piace passaggio per lo zero, ma quello =E8 e quello =E8 ilo momento) il triac si spegne. In quel momento la corrente *non =E8 zero*. Se lo =E8, o l'induttanza =E8 zero o tutta l'elettrotecnica passata presente e futura =E8 sballata.

Tutto questo semplicemente si riassume nell'applicare V =3D L*di/dt

Da altri tuoi post, si dedurrebbe che tu una maturit=E0 l'abbia presa. Quindi le derivate le conosci.

Basta come ripasso? Posso avere un voto, ora?

E magari posso dartene uno io? :-p

Tullio

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Tullio Mariani

Non sapevo esistesse un gingillo del genere Adesso provo con lo snubber poi passo a prendere questo TRIAC I miei TRIAC sul banco sono gia piu rilassati

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Gibe
Modena Italy
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gibeCHIOCCIOLAgosseynPUNTOcom
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Gibe

Senti, prima di mandare al macero tutta l'elettrotecnica passata e presente (quella futura io non la conosco), prova a ragionare. Se la tensione ai capi del triac =E8 zero, come pu=F2 non essere zero anche la corrente che lo attraversa? Il triac non accumula energia. Non =E8 un condensatore, n=E9 una induttanza. Forse confondi la tensione ai capi del triac con quella di rete. Certo quando la tensione di rete passa per lo zero, se il carico =E8 induttivo, la corrente nel triac non =E8 zero. Ma in tal caso il triac non si spegne, aspetta a spegnersi quando la corrente che lo attraversa diventa zero. E in quel momento la tensione di rete non =E8 pi=F9 zero. E quindi ai capi del triac .... Per aiutarti un po' ti passo questo link:

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Le conosco ma non sono necessarie per spiegare questa cosa. Tu piuttosto hai forse troppo in mente le derivate e stai perdendo di vista l'elettrotecnica.

Non fare lo spiritoso. Usa le tue risorse per pensare.

Per inciso a distruggere i triac non =E8 la dv/dt, che mal che vada lo accende, ma la di/dt alla accensione, che provoca surriscaldamenti locali nella giunzione. Quindi se "salta" un triac bisogna pensare alle sovracorrenti, non alle sovratensioni.

Ciao.

lucky

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lucky

Il giorno Fri, 18 May 2007 14:20:00 GMT, Gibe ha scritto:

Se non lo trovi puoi cercare anche il MOC3040 Motorola. Fa la stessa cosa

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-- ciao Stefano

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SB

Senti, prima di mandare al macero tutta l'elettrotecnica passata e presente (quella futura io non la conosco), prova a ragionare. Se la tensione ai capi del triac è zero, come può non essere zero anche la corrente che lo attraversa? Il triac non accumula energia. Non è un condensatore, né una induttanza. Forse confondi la tensione ai capi del triac con quella di rete. Certo quando la tensione di rete passa per lo zero, se il carico è induttivo, la corrente nel triac non è zero. Ma in tal caso il triac non si spegne, aspetta a spegnersi quando la corrente che lo attraversa diventa zero. E in quel momento la tensione di rete non è più zero. E quindi ai capi del triac .... Per aiutarti un po' ti passo questo link:

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Le conosco ma non sono necessarie per spiegare questa cosa. Tu piuttosto hai forse troppo in mente le derivate e stai perdendo di vista l'elettrotecnica.

Non fare lo spiritoso. Usa le tue risorse per pensare.

Per inciso a distruggere i triac non è la dv/dt, che mal che vada lo accende, ma la di/dt alla accensione, che provoca surriscaldamenti locali nella giunzione. Quindi se "salta" un triac bisogna pensare alle sovracorrenti, non alle sovratensioni.

Ciao.

lucky

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GZ

la

Io spero che tu non abbia letto bene. Non ho detto che con carico induttivo la corrente di _linea_ e la tensione di _linea_ sono in fase. Ho detto che, anche con carico induttivo, la corrente di _linea_ e la caduta di tensione sul _triac_ sono in fase. In un circuito RL serie in cui corrente e tensione possono essere sfasate, ad esempio di 45gradi, la corrente e la cdt sulla resistenza sono cmunque e sempre in fase; la corrente e la cdt sull'induttanza sono comunque e sempre sfasate di 90gradi. Il triac ha una cdt in fase con la corrente, in quanto si comporta come una resistenza, sia pur non lineare. O pensi che si debba comportare come un condensatore, o come un induttore? Accipicchia, sono nozioni elementari di elettrotecnica. Mi sento in imbarazzo a ripeterle.

Facendo una qualsiasi ricerca su internet vengono fuori tante cose. Ammesso che siano tutte vere, bisogna poi essere capaci di scegliere quelle applicabili al caso in questione. O non sarai mica di quelli che pensano che per scrivere la divina commedia basta avere un vocabolario?!

Ciao.

lucky

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lucky

ho letto troppo di fretta e sono zompato sulla conclusione sbagliata

cosè la divina commedia? stai parlando forse dei dati di bilancio dell'ultima finanziaria ;-)

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GZ

Il giorno Fri, 18 May 2007 13:44:16 GMT, snipped-for-privacy@nospam.nowhere (Luigi C.) ha scritto:

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Luigi C.

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