Stabilizzare alta tensione

Buongiorno a tutti, stavo cercando informazioni (o meglio ancora degli schemi da realizzare/testare) per stabilizzare in modo definitivo e stabile una tensione dell'ordine dei 450V con un'assorbimento di

400mA... Io finora mi sono limitato a realizzare delle stabilizzazioni con 317 o i classici 78xx ma nulla pi=F9 per le basse tensioni, mentre per le alte tensioni al massimo ho usato delle classiche celle LC o RC per limitare il ripple.. ma quando ci si mettono le variazioni di tensione della rete non ci posso proprio fare nulla... uff...

Qualcuno ha avuto modo di imbattersi in un problema simile?

Grazie a quanti sapranno darmi delle indicazioni..

Ciao Mauro

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b1gb0ss
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"b1gb0ss" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@m79g2000cwm.googlegroups.com...

[cut] Dovresti cercare su internet o manuali, riviste di elettronica schemi di alimentatori StepDown in PWM e con ciò potrai risolvere il tuo problema. Saluti
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Giovanni Rocco

potresti usare un transistor di potenza npn tipo il buv48 o simili che hanno

850V di colettore e fare una configurazione con uno zener sulla base in modo che il transistor venga polarizzato con la tensione che ti serve , se non trovi zener con dei valori cosi alti puoi sempre metterne in serie tanti quanti ti danno il valore da te desiderato. quindi alta tensione sul colettore , dal colettore alla base un resistore (il valore bisogna calcolarselo in modo da far scorrere la giusta corrente nello zener) sulla base ci collegi lo zener (fra base e massa) , la tensione stabilizzata la prelievi sull'emittore. qualche condensatore elettrolitico all'entrata e uno fra base e massa in parallelo allo zener. non ho mai provato questo circuito su tensioni cosi alte , ma in bassa tensione funziona molto bene , a volte preferisco usare questo sistema al posto dei stabilizzatori integrati.
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kfm

kfm ha scritto:

Un problema che intravedo =E8 il fatto che si fa molto in fretta a dissipare potenze molto elevate se si utilizza questo sistema. Una variazione di 10% (tipo quella che si trova nella rete elettrica) a

450V sono 45V e nel caso peggiore ti ritrovi a dissipare una caduta di tensione di quest'ordine di grandezza sul transistor stabilizzatore. Per i 400mA che richiedi, fanno 18W, che gi=E0 richiedono un dissipatore piuttosto corposo. Io ho realizzato degli step-up flyback con uscita intorno ai 400V (ma potenza pi=F9 blanda, diciamo con una corrente di una cinquantina di mA), ma la stabilizzazione era gestita nella parte in bassa tensione.
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Darwin

Ciao Mauro Ti ho trovato questo schema che secondo il parere dovrebbe essere adatto Ciao Roby

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"b1gb0ss" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@m79g2000cwm.googlegroups.com... Buongiorno a tutti, stavo cercando informazioni (o meglio ancora degli schemi da realizzare/testare) per stabilizzare in modo definitivo e stabile una tensione dell'ordine dei 450V con un'assorbimento di

400mA... Io finora mi sono limitato a realizzare delle stabilizzazioni con 317 o i classici 78xx ma nulla più per le basse tensioni, mentre per le alte tensioni al massimo ho usato delle classiche celle LC o RC per limitare il ripple.. ma quando ci si mettono le variazioni di tensione della rete non ci posso proprio fare nulla... uff...

Qualcuno ha avuto modo di imbattersi in un problema simile?

Grazie a quanti sapranno darmi delle indicazioni..

Ciao Mauro

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roby

b1gb0ss ha scritto:

Io, venti anni fa. Ma con correnti pi=F9 basse.(250 mA)

Non =E8 banale stabilizzare 450 V con mezzo ampere assorbito, ~ 220 watt sono tanti e un corto circuito sarebbe distruttivo forse *non solo per l'apparecchio*.

Se hai abbastanza pratica da volerci provare lo stesso, scaricati la application note della national:

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L'ultimo schema riportato (figura 10) potrebbe essere adattato al tuo caso: =E8 un amplificatore PWM, ma se all'ingresso gli mandi una tensione fissa diventa un alimentatore switching stabilizzato per alte tensioni.

Se preferisci una versione tradizionale, posso provare a far mente locale e ricostruire lo schema di principio che usai. Lo schema completo era molto complesso e non so dove sia finito.

Ciao e auguri

Tullio

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Tullio Mariani

Buongiorno a tutti, volevo subito ringraziare tutti che mi avete datto degli ottimi spunti di riflessione sulla problematica che mi trovo ad affrontare. Per ora sto valutando le tre soluzioni proposte e sto cercando di trovare i pro e i contro di ogni soluzione. Per ora istintivamente sarei indirizzato verso la soluzione PWM... vi prego di smentirmi qualora trovaste degli evidenti limiti o difficolt=E0 nella realizzazione...

Sicuramente la soluzione che adotta i diodi zener =E8 allettante e sembrerebbe di semplice realizzazione ma come gi=E0 evidenziato con un'oscillazione della tensione di rete di +-10% la potenza dissipata diventa subito notevole... considerando poi che dopo il ponte raddrizzatore mi ritrovo una tensione di 488V il problema di aggrava ulteriormente...

Grazie ancora per la cortesia e l'attenzione,

Ciao Mauro

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b1gb0ss

Non so se l'impiego che ne devi fare della tensione stabilizzata =E8 compatibile, ma la soluzione pi=F9 semplice =E8 un parzializzatore. Ponte semicontrollato, diodo volano, filtro LC, o in qualche caso direttamente il carico, amplificatore di errore e generatore impulsi di accensione. Soluzione valida da pochi mA a centinaia di Amper. Vantaggi: semplicit=E0, robustezza, alto rendimento, buona forma d'onda della corrente di linea (molto migliore di quella di un ponte seguito da filtro a ingresso capacitivo). Svantaggi: poco stabile a vuoto, critico con repentine variazioni di carico, rumore elettrico e meccanico, stabilizzazione moderata, ripple da eliminare con filtraggio (anche attivo se necessario) successivo.

Ciao.

lucky

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lucky

Ciao Non e' disfattismo, ma questo e' un progetto da professionisti !! Se non sei ben ferrato.....lascia perdere, perche' e' anche pericoloso !!!

In bocca al lupo.

Ciao Giorgio

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non sono ancora SANto per e-mail
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giorgiomontaguti

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