Tralicci Alta Tensione

Dovendo ristrutturare una casa, distante 30m (in linea d'aria) da una linea ad alta tensione (132KV come riportato dalla targhetta sul traliccio); c'è qualche accorgimento per schermare la radiazione; oppure è quasi irrilevante nel senso che fa più male stare al cellulare per 1/2h di fila, o stare davanti (a 2m) al televisore tutte le sere per 3h? Grazie.

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Massimiliano Zanatta
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E' irrilevante anche senza fare paragoni. Semmai i tralicci Enel possono comportare problemi per la salute è solo perché, in determinate condizioni climatiche e metereologiche, potrebbero anche generare ozono in prossimità degli isolatori. Ma il rischio è in questo caso di natura CHIMICA, non elettrica.

Ciao! Piercarlo

Ciao! Piercarlo

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Piercarlo

Concordo con Piercarlo. L'unica cosa a cui devi prestare attenzione e' a non tirare recinzioni, fili per stendere il bucato e simili parallelamente alla linea. Se proprio e' necessario mettili a terra accuratamente su due lati.

Ciao Boiler

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Boiler

Boiler wrote in news: snipped-for-privacy@bluemail.ch:

Certo che se volevi tranquillizzarlo... ;-))))

AleX

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AleX

"Piercarlo" ha scritto:

Sei in procinto di vendere la tua casa in campagna situata sotto un traliccio?

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SOMMERGIBILE

Non e' proprio cosi'........

Dal sito Agenzia Nazionale Protezione Ambientale

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Paolo

2.4 Cenni sui nuovi decreti sul limiti Oggi è in fase di emanazione il decreto relativo ai "limiti di esposizione, ai valori di attenzione e agli obiettivi di qualità per la tutela della salute della popolazione nei confronti dei campi elettromagnetici generati a frequenze o da impianti fissi non contemplate dal DM 381/98" ossia con frequenza fino a 100 kHz, che comprendono tra gli altri anche i campi generati da sorgenti operanti alla frequenza nominale di 50 Hz.

Per quanto riguarda i limiti di esposizione, i valori proposti dalla nuova normativa rimangono sostanzialmente uguali a quelli proposti dall'ICNIRP e raccomandati a livello comunitario.

L'orientamento innovativo del decreto è rappresentato dalla definizione di valori di attenzione e obiettivi di qualità. Infatti, al fine di poter tenere conto anche dei possibili effetti a lungo termine, nel rispetto di questo nuovo approccio nazionale, in corrispondenza di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore, non deve essere superato il valore di cautela di 0,5 µT per l'induzione magnetica, da intendersi come valore medio annuale di esposizione. Non deve essere in ogni caso superato il valore di 2 µT per ogni intervallo di 0,1 s.

Inoltre viene definito un obiettivo di qualità pari a 0,2 µT per l'induzione magnetica, da intendersi come valore medio annuale di esposizione e da rispettare nella progettazione di nuove linee ed installazioni elettriche e nella costruzione di nuovi edifici in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti nel territorio, nonché di spazi dedicati all' infanzia.

L'orientamento italiano verso questi valori di cautela e obiettivi di qualità è supportato dalle seguenti considerazioni.

Dalla lettura dei rapporti dell'Istituto Superiore di Sanità ISTISAN n.95/29 e n.98/31 sembra emergere, in base alla evidenza scientifica, una relazione tra campi ELF e leucemie infantili per valori di esposizione già dell'ordine di 0,2 - 0,3 µT.

Inoltre, sempre a supporto di tale valutazione, si può citare un altro importante documento nazionale "Documento congiunto dell'ISS e dell'ISPESL sulla problematica della protezione dei lavoratori e della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici e magnetici ed a campi elettromagnetici a frequenze comprese tra 0 Hz e 300 GHz".

In tale documento, valutazioni di tipo statistico, che partono dall' assunzione che esiste un valore di rischio relativo degli esposti a livelli superiori a 0,2 µT rispetto agli esposti a livelli inferiori, come suggerito dalle evidenze scientifiche (vedi rapporti ISTISAN), portano ad affermare che "per esposizioni superiori a 0,6 µT il rischio aggiuntivo supera il rischio di fondo di mortalità per leucemia infantile e, in corrispondenza di esposizioni più elevate, superiori a circa 2 µT, il rischio aggiuntivo supera il valore del tasso di mortalità per cause accidentali (quest'ultimo particolarmente rilevante in età pediatrica)".

Da queste affermazioni, appare plausibile e condivisibile l'adozione di valori limite nazionali di ordine di grandezza comparabile.

Studi condotti a livello internazionale indicano in 0,1 µT il valore di fondo presente nelle maggiori città industrializzate (in piccoli centri o aree rurali risulta circa la metà). Una indagine conoscitiva svolta dall' ARPA Piemonte a Torino conferma queste indicazioni, rilevando un livello medio di campo magnetico tra 0,15 e 0,25 µT in funzione della densità abitativa dell'area e un livello medio per tutta la città di Torino pari a

0,19 µT. Pertanto, la fissazione dei limiti sopra indicati verrebbe a confrontarsi con valori di fondo già riscontrabili nelle nostre città.
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TOGLIQUESTOfalpaol

se hai tempo da perdere ... prova a realizzare nel sottotetto delle spire con del filo verniciato da trasformatori e qualche isolatore di quelli usati dai recinti elettrificati per bestiame. Un led ed una resistenzina... numero di spire a seconda della tensione di linea, del tipo di tetto (legno o cemento, NO lamiera) e della distanza dall'elettrodotto... per un 130 kV a 30 m proverei con 20 spire da 10 m... poi raccontami della bella luce "a gratis" :-)

"Massimiliano Zanatta" ha scritto nel messaggio news:0G1zc.55784$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it... | Dovendo ristrutturare una casa, distante 30m (in linea d'aria) da una linea | ad alta tensione | (132KV come riportato dalla targhetta sul traliccio); c'è qualche | accorgimento per | schermare la radiazione; oppure è quasi irrilevante nel senso che fa più | male | stare al cellulare per 1/2h di fila, o stare davanti (a 2m) al televisore | tutte le sere per 3h? | Grazie. | | | |

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dacodac

"mauro" ha scritto nel messaggio news:Fdpzc.37685$G%. snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

E

un bel tubo fluorescente con una estremità collegata a terra e l'altra a detta serie di spire si può provare dovrebbe funzionare in teoria ha visto una foto con dei tubi conficcati nel terreno sotto un elettrodotto in uno degli ultimi numeri di focus ERANO ACCESI il tutto solo per ottenere una scultura moderna se ottieni illuminazione gratis..................... ciao paperino

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paperino

usati

numero

Ma dici che si possa veramente ricavare un po' di f.e.m in questo modo??? E se si fino a quanto ci si può spingere?? si potrebbe avvolgere la casa di spire, no?? :-D

Mauro

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mauro

Bhe, allora specifico che non corre pericolo imminente ;-)

È solo una precauzione per evitare recinti elettrici gratuiti...

Ciao Boiler

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Boiler

P@olo ha scritto:

Così com'è il tuo link non porta da nessuna parte.

Per quanto riguarda il resto mi pare che siano tutte misure CAUTELARI motivate dall'esigenza di fissare dei paletti nell'eventualtà che i "sembra" diventino qualcosa di un po' più consistente. Tant'è vero che i limiti mi paiono proprio fissati con l'ottica complementare di non sconvolgere alcunché dell'impiantistica esistente.

Insomma, non mi viene proprio da perderci il sonno... "Signs" è tutto sommato molto più intrigante.

Quanto alla battuta dell'altro post sul vendere la casa in campagna... bhe non lo capita! Non avendo case da vendere da nessuna parte è un po' troppo complessa per il mio comprendonio! >:-).

Ciao! Piercarlo

--

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Piercarlo

Si e' sbagliato. Ora e' questo

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questa e' la pagina sui doc. Bisogna scaricarseli e leggerli. Io ho avuto questo problema di un elettrodotto da 150KV a 50 metri da casa e ti assicuro che e' una questione abbastanza delicata, proprio perche' non c'e' una certezza statistica dal momento che manca un intervallo temporale ampio su cui fare considerazio. Purtroppo la normativa italiana e' molto permissiva attualmente, ma gia' le cose stanno cambiando contro l'impero dei gestori sia a bassa che alta frequenza. Ma cio' non toglie che il problema e' rilevante. Dai dati che ti ho fornito gia' si evince un forte aumento della leucemia infantile che supera il "rumore" di fondo gia' a discreti valori di emissione. E' chiaro che anziani o bambini sono i piu' esposti. Considera che molte regioni o stati europei costruiscono scuole fuori da corridoi di 150m attorno agli elettrodotti. L'amianto ne e' la conferma...... Spostare tralicci e BTS puo' costare soldi...tanti soldi, da qui il muro da parte dei gestori. Paolo

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TOGLIQUESTOfalpaol

"P@olo" wrote in news:sTBzc.469734$ snipped-for-privacy@news4.tin.it:

In questi casi mi rimane una perplessità: adesso stanno prendendo in esame (ma mi verrebbe più da dire "di mira") i campi elettromagnetici, tuttavia spesso chi abita vicino ad un elettrodotto è allo stesso tempo vicino a grandi arterie di circolazione, aree industriali, etc etc visto che sono tutti termini necessari per l'attività "antropica". Il rumore di fondo di cui parli sarà stato "ripulito" delle altre cause di origine più chimica? Insomma, non vorrei fare come quel tale che quando il dito indicava la luna lui guardava il dito...

Faccio un esempio: sono passato recentemente nell'area industriale di Marghera: raffinerie, impianti industriali, strada trafficata da camion e, dulcis in fundo, due o tre elettrodotti che corrono paralleli tra loro coprendo una bella distesa di terreno. Se in una situazione del genere si presentatno casi clinici fuori norma non è mica corretto pensare subito agli elettrodotti...anzi.

Fissare una distanza è molto comodo, ma non può essere quello il criterio: anche ammettendo che si possa stabilire un valore limite di campo "sicuro" la distanza alla quale siamo sotto quel valore dipende dalla sorgene. Una linea da 15kV non può avere lo stesso corridoio di una da 380kV: o è uno spreco o è insufficiente.

mah, per le BTS il muro (magari involontariamente) è anche colpa degli utenti: il numero di celle dipende da quanti utenti ne usufruiscono. In aree con pochi utenti si possono usare meno BTS che coprono celle più larghe ma come gli utenti crescono è necessario, per riutilizzare i canali, ridurre le dimensioni delle celle aumentandone il numero.

AleX

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AleX

Le tue sono parole sante. Certo che occorre sempre il buon senso, pero' a volte capita che ci siano abitazioni con bambini che hanno 2uT tutto il giorno, considera che le direttive dell'OMS sono di 0.2uT.....in mancanza di dati certi a lunghissimo tempo. Per quanto riguarda i 150 m di corridoio chiaramente si riferiscono al worst case, ovvero agli elettrodotti da 380KV .Per avere dati esatti bisognerebbe poi conoscere le correnti nominali, se sono terne binate, trinate etc.... Comunque secondo me con queste cose e' bene non scherzarci e sottovalutarle. Per qunto riguarda le BTS ti assicuro che fino a qualche tempo fa, in sede di cell planning era molto piu' semplice alzare il wattaggio che perdere giorni ad ottimizzare tra tilt, riposizionamento etc. Ho avuto contatti con l'Arpa di alcuni comuni e so che spesso hanno obbligato i gestori ad abbassare le potenze o addirittura a far intervenire l'autorita' giudiziaria. Qualcosa si puo' e si deve fare......secondo me. Paolo

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TOGLIQUESTOfalpaol

beh, non credo oltre un paio di led.... la MU dell'aria non è un granchè per fortuna:-)

"mauro" ha scritto nel messaggio news:Fdpzc.37685$G%. snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it... | > se hai tempo da perdere ... prova a realizzare nel sottotetto delle spire | > con del filo verniciato da trasformatori e qualche isolatore di quelli | usati | > dai recinti elettrificati per bestiame. Un led ed una resistenzina... | numero | > di spire a seconda della tensione di linea, del tipo di tetto (legno o | > cemento, NO lamiera) e della distanza dall'elettrodotto... | > per un 130 kV a 30 m proverei con 20 spire da 10 m... | > poi raccontami della bella luce "a gratis" | > :-) | | Ma dici che si possa veramente ricavare un po' di f.e.m in questo modo??? E | se si fino a quanto ci si può spingere?? | si potrebbe avvolgere la casa di spire, no?? :-D | | Mauro | |

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dacodac

"P@olo" wrote in news:LkFzc.472392$ snipped-for-privacy@news4.tin.it:

mah, il problema non è tanto la copertura, ma l'interferenza (il C/I) che limita il riuso. Alzare la potenza alla fine non fa altro che rompere le balle alle altre celle dello *stesso* gestore... non è una cosa molto intelligente.

Tutto può essere comunque.

Il fatto è che la "logica comune" in questo caso fa a botte con la fisica: per l'uomo della strada la cosa più ovvia è allontanare la BTS, ma se deve servire la stessa area questo vuol dire aumentare la potenza. In pratica lo levo da casa mia e vado ad inquinare da altre parti (gli anglosassoni la chiamano logica NIMBY "Not in My BackYard").

Senza considerare che cosi facendo ottengo una macrocella molto estesa accessibile a pochi utenti (praticamente si torna ai telefoni mobili per pochi "eletti" come nei primi anni '80).

Al contrario BTS molto fitte sul territorio (quindi celle più piccole) impiegando potenze minori, risultano in un minor impatto elettromagnetico.

Insomma alla fine si vede che c'è stato un fraintendimento (involontario?) per cui non si capisce che ciò che conta non è la potenza di emissione, ma quanto vale il campo nel punto in cui mi trovo.

E trovi conferma in questo se pensi che c'è molta più preoccupazione per le BTS che per l'impiego del telefonino in se.

AleX

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AleX

Parlavo a riguardo di BTS relative a micro o macro celle, per intenderci quelle su colline a ridosso di centri abitati, dove piu' potenza si attiva e' meglio e' (al limite un po' di tilt per limitare gli effetti di bordo su celle adiacenti), ovvero dove il requisito di pianificazione non e' base traffico ma copertura in quanto irradiano su zone a densita' abitativa bassa o rurale e li' piu' chilometri si fanno e piu' si sta tranquilli. Pero' su quelle colline ci sono abitazioni e scuole..... Paolo

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TOGLIQUESTOfalpaol

"P@olo" wrote in news:1uHzc.336100$ snipped-for-privacy@news3.tin.it:

micro è una cosa, macro un altra. Diciamo che ti riferivi solo alle macro.

Ma in ogni caso più di 32km di raggio con il gsm non ne puoi fare (limite del time advancing). Quindi tutto è relativo. Nel senso che ad un certo punto alzare la potenza è inutile, anche se hai copertura il cell non funziona. Pertanto non arriverai mai ai livelli di potenza di una emittente broadcasting ;-) Ci vuole un senso della misura.

(NB: di recente ho visto dati su questo ordine: cella in area rurale collinare, 4 portanti da 5W a 900MHz + 4 portanti da 5W a 1800MHz)

Certo, ed io infatti mi riferivo proprio a questo: alle celle cittadine, che i bravi cittadini vogliono far sloggiare dalla città e spedire sulle tue colline tra abitazioni e scuole ;-)))))

Altro che principio ALARA, la logica NIMBY prevale :-(

AleX

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AleX

P@olo ha scritto:

Per quello che posso dire io consiglio a tutti di scaicarsi il documento "Evoluzione della normativa" e leggersi attentamente tutta la prima parte. Praticamente spiega da sè come il tutto sia volto a pararsi le spalle "nel caso che" ma che, in effetti, non è ancora accertato praticamente niente circa l'esistenza effettiva di qualcosa da cui effettivamente doversi tutelare. Anzi direi proprio che molti accenni portano a "divergere" verso una smentita piuttosto verso una conferma dei timori.

Ciao! Piercarlo

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Piercarlo

Tu ci abiteresti con la tua famiglia ed i tuoi bambini sotto un elettrodotto di 380KV con corrente da 3000A e potenza di 1980 MVA....? Io conosco persone che sono state costrette a questo, perche' la loro case gia' era li' ed il gestore ha eretto la linea creando il corridoio legale assolutamente ridicolo.

Paolo

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TOGLIQUESTOfalpaol

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