Torce ricaricabile... pile ad alta tensione ?

Intiglietta ha scritto:

I dati di targa dell' apparecchio dicono 250V; ciò non implica che tutti i componenti interni siano sotto posti alla tensione di rete.

Nella fattispecie, all'interno, c'è un condensatore che, con la sua reattanza (si comporta *come se fosse* una resistenza ma senza dissipare energia), abbassa la tensione di rete fino a quella della batteria (2,4V) e un diodo, per caricare la batteria con corrente continua.

Ciao Alberto

Alberto Marturini ha scritto:

E qui ti sbagli. Sulla batteria c'era scritto chiaramente "250V" !!!

I.

Intiglietta ha scritto:

NON esistono batterie a 250V.

Giuliano

O era un condensatore a 250V (molto probabile), oppure si trattava di un'etichetta che indicava la tensione di funzionamento di quel modello, per distinguerlo da uno a 125V

JUL ha scritto:

Forse non di quel tipo, ma ci sono. Nella nostra associazione abbiamo delle radio militari d'epoca. Quelle portatili (si fa per dire) andavano a batteria e per l'anodica c'erano delle batterie fino ai 300V. Avevano un tappino in cui si versava acqua e poi erano pronte all'uso.

Ciao Boiler

Boiler ha scritto:

Presumo fossero LEGGERMENTE più grosse di quella di cui si parlava. Che comunque non credo abbia un tappino.

Ciao. Giuliano

JUL ha scritto:

Certo, era solo un "complemento di cultura generale" ;-)

Ce n'erano di quelle lunghe e strette (2 x 2 x 40 cm) che erano attorno agli 80V (polarizzazione?). Mettendo ordine mi sono preso la scossa con una di quelle! Non so esattamente di che anno sono, ma i 50 li hanno passati!

Boiler

LAB ha scritto:

Eh, poteva trattarsi di un condensatore con il guscio metallico...

No, era impressa con l' incisione sulla "batteria-condensatore"...

I.

JUL ha scritto:

FORSE e' un condensatore... ma non ne sono sicuro....

I.