Tempo fa avevo chiesto informazioni su un sistema per intercettare un proiettile che colpiva una sorta di mattonella di legno, in modo da poter attivare un circuito se fosse stata colpita o meno.
In principio, fra le mille difficolta' incontrate, ho provato a usare una capsula piezo fissata al supporto che regge la mattonella per captarne la vibrazione dovuta al proiettile che la attraversa. Il sistema funzionava.
Il problema stava nel fatto che il rumore dello sparo era talmente forte che veniva intercettato esattamente come il proiettile, nonostante la regolazione di preamplificazione. Quindi anche non colpendo la mattonella, il segnale era positivo come se l'avesse colpita.
Fra le tante idee qualcuno qui me ne diede una molto buona: sfruttare il fatto che il proiettile viaggia ad una velocita' superiore a quella del suono, e che quindi alla capsula piezo si presentano 2 segnali con un certo intervallo, e con un diverso "shape".
Ora, ho collegato la capsula piezo al PC (dopo la preamplificazione) e "vedo" perfettamente cosa succede. Non l'ho ancora provata sul campo quindi non ho ancora idea dello shape delle forme d'onda che andro' ad analizzare (sparare in casa non e' molto salutare, per me e per i condomini accanto).
Ora pero' mi servono suggerimenti, in attesa di conoscere queste benedette forme d'onda.
La prima idea, quella che non distingue il proiettile dal botto, e' quella di far partire un timer quando il segnale supera un certo gate. Se dopo 1 secondo non avviene un nuovo superamento del gate (dopo che e' sceso), allora il verdetto e' negativo, cioe' si e' trattato solo dello sparo. Quindi il timer si azzera e viene resettato tutto in attesa di nuovi segnali.
Se invece dopo il primo superamento, entro 1 secondo, ne segue un altro, allora il verdetto e' positivo: si tratta del proiettile e dello sparo.
Consiglio: conviene squadrare e usare un comparatore? Attualmente il segnale del piezo, dopo la preamplificazione, viene inviato in base ad un transistor che satura quando supera un certo livello. Quindi ho 1 quando viene superato il gate e per tutto il tempo in cui lo supera, zero quando scende.
In futuro, quando avro' chiari gli "shape" delle forme d'onda, credo che misurero' la durata degli impulsi per distinguere con certezza lo sparo dal proiettile. O, ancora meglio, dopo aver squadrato bastera' "contare" gli impulsi squadrati per avere un valore che e' proporzionale alla durata dell'evento. Se l'evento dura 10ms e io squadro a 1ms allora contero' 10 impulsi. Se lo sparo (con molta eco) dura 20ms sara' facile distinguerlo dal proiettile che durera' (sparo a caso) 4ms.
Certo, con un microprocessore sarebbe il top, ma so usare solo la logica digitale. Ma intanto cosa ne dite?