schemi con pspice

Salve a tutti. Quando disegno un circuito, creo la netlist, lo mando in simulazione e poi aggiungo tracce ai vari plot xche includo nella schermata. Il tutto, però si riferisce a quella simulazione. Se ora modifico il valore di una resistenza e voglio plottare la nuova curvadi corrente, ad esempio, con il lancio della simulazione mi si cancellano la curve della simulazione precedente. Come posso conservarle e paragonarle (o farci operazioni matematiche) con le nuove?

GRazie

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Angelo
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"Angelo" ha scritto nel messaggio news:Z3q5h.2182$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Immagino che tu voglia cercare valori di resistenze che meglio si adattino ai tuoi scopi. Per fare ciò pspice offre la funzione di plottare diverse curve sullo stesso piano, ma con colori diversi, relativi a diversi valori di resistenza (o di qualsiasi altro parametro). Per fare ciò devi inserire il particolare elemento circuitale di pspice che si chiama "param": una volta lanciata la simulazione ti appariranno le varie curve relative alla grandezza che vuoi osservare, poi con i soliti strumenti analitici puoi trovare la curva che interessa e il relativo valore della resistenza. Questo se ho capito bene ciò che vuoi ottenere. Dimmi te.

Ciao

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davide

"davide" ha scritto nel messaggio news:4556de8a$0$13751$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

Sì, è quello che volevo, ma non ci riesco. Inserisco il "componente" param su una batteria, ad esempio, specifico nome e valore, ma nella net list non viene aggiunta questa voce e la simulazione viene fuori sempre con le solite curve. Dove sbaglio?

Grazie

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Angelo

"Angelo" ha scritto nel messaggio news:T5C5h.2598$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

E questo è un problema, perchè i miei ricordi qui si fermano, mi pare che il nome del componente andasse tra parentesi graffe, ma non mi ricordo in quale punto...adesso vado un po' a rivedere i miei appunti....se li trovo. Intanto guarda se trovi qualcosa sul manuale. Ciao

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davide

"Angelo" ha scritto nel messaggio news:Z3q5h.2182$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Ok ci sono, ho ripassato :-) Ci sono sostanzialmente due modi di operare riguardo a quello che penso tu voglia fare, a seconda di quello che ti interessa:

se ti interessa, per esempio, in un ampli emettitore comune, dimensionare la resistenza di collettore per avere una tensione di uscita (presa tra collettore e massa) di 5 volt, devi mettere come VALORE della resistenza di collettore un nome tra parentesi graffe (per esempio {Rc}), poi dovrai inserire nel disegno l'elemento circuitale "param" nel cui campo NAME dovrai digitare il VALORE della resistenza SENZA PARENTESI (nel nostro caso Rc); nel VALORE di "param", relativo al reference, devi indicare un valore di default per la resistenza (diciamo 1k ohm). A questo punto dovrai spuntare, nella finestra DCSWEEP, GLOBAL PARAMETER, indicando il VALORE della resistenza senza parentesi (quindi Rc); indica poi la scala, il valore iniziale, quello finale e l'incremento relativi al parametro (io ho fatto da 1 a 4 kohm con un incremento di 0.1 kohm). Quando lancerai la simulazione (dopo aver messo un probe di tensione sul collettore) ti apparirà il grafico della tensione di collettore in funzione del parametro "Resistenza di collettore Rc".

Se invece ti interessa fare un'analisi parametrica in frequenza devi spuntare sia ACSWEEP (ed impostarlo a seconda delle tue esigenze) sia PARAMETRIC, sempre nella finestra setup analisys: il setup di parametric è del tutto identico a quella svolto sopra per DCSWEEP. Metti un probe sulla tensione di uscita e fai partire la simulazione: vedrai apparire tante curve colorate relative ai vari valori del parametro. Naturalmente dovrai inserire nel disegno l'elemento circuitale "param" e impostarlo come prima. Ti faccio un esempio per chiarire le idee: metti che ti interessa vedere come cambia la risposta in frequenza di un ampli EC al variare del valore del condesatore di bypass: ancora una volta dovrai mettere il VALORE di tale condesatore tra parentesi graffe (per esempio {CIN}) accanto al simbolo circuitale, inserire tale valore nel NAME di "param" e indicare un valore di defaullt, attivare poi ACsweep ed impostare Parametric come detto sopra: metti un probe di tensione sul collettore e avrai la risposta in frequenza dell'ampli in diverse curve relative ai valori impostati in parametric relativi al condensatore di bypass.

Spero di essere stato chiaro. Fammi sapere.

Buon lavoro

Davide

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davide

"davide" ha scritto nel messaggio news:45576e50$0$13757$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

Sei di una gentilezza estrema. Il caso che mi serviva è il primo che fai, ma non riesco a concludere perchè mi hai sopravvalutato: cos'+è questo benedetto probe di tensione? Fino a lì ci sono arrivato e tutto ok, ma il probe di tensione non mi viene proprio. Scusami tanto. Sicuramente il grosso è fatto. Manca un ultimo pelino... :-) Grazie, A

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Angelo

"Angelo" ha scritto nel messaggio news:cDL5h.3426$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

:-)

Il caso che mi serviva è il primo che fai, ma

In alto a destra ci sono due simboli: sembrano due punte da disegno (in realtà nella mia immaginazione sono sempre state delle pipette pasteur) su una c'è scritto V e sull'altra I; quella con scritto V e il probe di tensione. Puoi anche lanciare la simulazione e cercare la tensione desiderata tra i plot proposti, magari fino ad adesso hai fatto così, non so.

Fino a lì ci sono arrivato e tutto ok, ma il

Ma figurati!

Prego

Dave

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davide

"davide" ha scritto nel messaggio news:45578776$0$13769$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

infatti, io sceglievo le tracce. E così ho scoperto due cose: come selezionare il tipo di curva che mi serve visualizzare con un "probe" idoneo :-) e, soprattutto ho il grafico che mi serviva: vedere come varia per esempio la corrente attraverso una Ral variare della resistenza. Pensa che io, finora, replicavo il circuito n volte, cambiando i valori del parametro, ad esempio, e poi, in suimulazione, andando a comparare le tracce del medesimo componente per ogni replica.

Funzionava, ma che fatica.....:-) Una ultima cosa:

1) cosa significa probe? 2) finora ho sempre usato i transienti: cos'è lapnalisi in DC e Ac sweep?

Grazie in anticipo di tutto.

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Angelo

"Angelo" ha scritto nel messaggio news:7RL5h.3453$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Maronna do Carmine, Lou! (cit.)

sonda, in inglese

L'analisi in DC SWEEP ti permette di plottare funzione al variare di un valore continuo, come una sorgente di tensione continua (da qui il nome DC) o una resistenza (si possono fare anche indagini multiple attivando e settando l'opzione nested sweep) Esempio: vuoi vedere l'andamento della corrente di base di un BJT al variare della tensione di Base-Emettitore, cioè ti interessa graficare la caratteristica di ingresso; disegni il bjt, ci metti l'alimentazione,poi una bella dc source tra base ed emettitore, un simpatico probe (o una simpatica probe visto che l'inglese non ha generi) di corrente sulla base, selezioni voltage source su dc sweep mettendo il nome del dc source e fai partire la simulazione: apparirà la nota caratteristica esponenziale del bjt Ib=Ib_0 (e^(V_be/V_t)-1) in cui si evidenzia la tensione di soglia che per il modello qn222 è impostata circa a 0.7 In pratica stai facendo variare quella sorgente di tensione (che determina la Vbe) e plotti la corrente di base, così come potresti fare variare una resistenza o il valore di una delle capacità parassite interne al bjt o tanti altri parametri.

L'analisi AC SWEEP invece valuta la risposta in frequenza del tuo circuito: qui tra le variabili indipendenti c'è sempre la frequenza e infatti parametrizzare l'andamento della risposta in frequenza delle tensione di uscita al variare della capacità ha richiesto il plot di più grafici. Quello che voglio dire è che i plot di pspice sono sempre in due dimensioni e che nell'ac sweep l'asse delle ordinate è sempre rappresentato dalla frequenza, nel DC sweep invece l'asse delle ascisse lo puoi decidere tu sostanzialmente.

Sono stato abbastanza chiaro?

Dave

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davide

"davide" ha scritto nel messaggio news:4557951d$0$13756$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

Chiarissimo! Grazie mille, ancora! A.

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Angelo

"davide" ha scritto nel messaggio news:4557951d$0$13756$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

Che sciocco che sono, non ho pensato ad un particolare. A me il parametro in fuzione del quale vorrei vedere tensioni e correnti è la tensione iniziale di un condensatore, sottoposto poi a carica e scarica. Così ho dato un nome al parametro IC ed ho seguito tutti i tuoi consigli. Ma ovviamente il simulatore mi dà i valori di corrente, ad esempio, in funzione della IC, ma solo a fine simulazione, e quindi IC non influenza un bel niente. INsomma: un conto è il transitorio un conto l'analisi dcsweep. OK: Ma si possono coniugare le cose e vedere, per esempio, comesarebbero le curve corrente-tempo attraverso il condensatore, per diversi livelli di tensione iniziale? O per diversi valori della resistenza in serie? Ci vorrebbero infinite curve, lo so, o almeno tante quante il range diviso lo step di incremento, ma io vorrei poter selezionare un numero di curve, ad es. 4, che mi dicano: con le resistenze di 1, 3, 5, 7 kOhm, queste sono le 4 curve corrente tempo relative alla resistenza o al condensatore. Esiste? Ad ogni modo le tue spiegazioni mi sono state utilissime per un altro problema che sto affrontando, ma se si potesse fare un analisi dei transitori in funzione di......sarebbe il massimo!

Grazie ancora

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Angelo

"Angelo" ha scritto nel messaggio news:F8W5h.3796$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

non c'è un modo per freezare la curva tracciata e conservarla o richiamrla alla simulazione successiva, per un confronto?

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Angelo

"Angelo" ha scritto nel messaggio news:F8W5h.3796$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Cercherò di andare con ordine

Assodato che l'analisi Transient è nel dominio del tempo, mentre l'analisi AC sweep è nel dominio della frequenza, quello che tu vuoi fare penso si possa mettere in pratica nel seguente modo: devi mettere un circuito in parallelo al condensatore in modo da imporgli una tensione iniziale, io direi che ci puoi mettere un generatore di tensione costante (V1) [stai attento al verso] e usare questo come parametro. Come fatto con l'esempio AC sweep, qui devi abilitare Parametric nel setup analisys indicando questa volta "voltage source" e mettendo il nome V1 del generatore di tensione che impone le condizioni iniziali, imposti come al solito valore iniziale, finale ed incremeto, poi abiliti poi l'analisi in transitorio. Dopo aver lanciato la simulazione, e avere messo il probe dove ti interessa, ti appariranno le varie curve (che puoi selezionare ed elaborarle come meglio credi, quindi se ne vuoi confrontare due in particolare, puoi cancellare tutte le altre sempre sullo stesso grafico; vedrai che ad ogni curva relativa ai diversi valori del parametro "tensione iniziale sul condensatore" sarà associato un colore e un simbolino in basso nel plot) della grandezza osservata (che so, corrente di base) in funzione del tempo, ma parametrizzata dal valore dei V1. Generalizzando Ac sweep e Transient necessitano di Parametric per fare un'analisi parametrizzata perchè da sole forniscono solo la grandezza in funzione della frequenza e del tempo rispettivamente, mentre Dc sweep permette di cambiare direttamente l'asse delle ascisse.

Nota che Parametric vuole il nome dell'elemento circuitale, mentre in Dc sweep andava messo il valore dell'elemento circuitale (che sullo schema andava messo tra graffe)

O per diversi valori della resistenza in serie? Ci

esatto, è proprio quello descritto sopra, il numero delle curve è pari al range diviso per lo step

ma io vorrei poter selezionare un numero di curve

per selezionare il numero delle curve puoi agire sulla formula che tu hai appena individuato: numero curve =(Vmax-Vmin)/range cioè a livello di setup analisys. Oppure puoi agire graficamente direttamente sul plot, andando a cancellare una per una le curve che non ti interessano (i mitici simbolini di cui parlo sopra). Diciamo che il primo è un metodo analitico, mentre il secondo è un metodo grafico :-)

ne sono felice

ma se si potesse fare un analisi dei transitori in

Se po' fa, se po' fa ;-)

Prego!

Una curiostà, se posso permettermi: a cosa stai lavorando? :-)

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davide

"davide" ha scritto nel messaggio news:45586417$0$3210$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

Grazie di cuore, ora ho quello che volevo. Sei un mago!

Sono simulazioni di equivalenti elettrici dei neuroni cerebrali, che possono essere modellizati come 4 batterie, ciascuna in serie con una resistenza variabile; i 4 rami fatti ciascuno da batteria+ resistenza sono in parallelo tra loro, con un condensatore di 100 picofarad e con due generatori di corrente. SOno gli equivalenti della membrana cellulare (il condensatore), dei canali ionici (le conduittanze), delle batterie (i gradienti di concentrazione ionica), delle pompe metaboliche per ioni (i generatori di corrente). Quando capisci bene il circuito, puoi applicarlo pari pari al preparato biologico. Io, in realtà con un generatore vero di corrente inietto cariche da un lato della membrana per studiare le correnti capacitative e resistive, e sono in accordo con la teoria dei circuiti. Che rende tutto molto più facile da capire e prevedere. Come mi insegni, se cominci a ragionarein termini di singoli elettroni, di campi elettrici e poteziali, le cose si complicano rispetto al piano macroscopico. La cellulaimpone una visione microscopica (conduttori di seconda specie e quindi correnti ioniche e non elettroniche) e simulare su un circuito equivalente èl'unico modo per raggiungere il piano macroscopico e studiare quantitativamente i fenomeni (da reinterpretare magari sulpiano molecolare). Vedi qui, per esempio, quanti simulatori dedicati ci sono. E le leggi applicate sono sempre le stesse della teoria dei circuiti.

formatting link

Interessante, no?

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Angelo

"Angelo" wrote in news:3aW5h.3802$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it:

Esporta la traccia come file di testo, poi la elabori successivamente (anche con altri software: matlab, excel, etc etc)

Ciao, AleX

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AleX

"Angelo" ha scritto nel messaggio news:7q_5h.4251$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Molto interessante! Una cosa non capisco: quando dici che la cellula impone una visione macroscopica non ti seguo perchè io da profano direi piuttosto macroscopica, perchè una cellula è una struttura molto più complessa di un elettrone. Poi per me la cosa che si avvicinasse di più ad una corrente ionica è stata la corrente di lacune all'interno di un semiconduttore...ignoro in effetti i meccanismi per cui all'interno del sistema nervoso si ha a che fare con correnti di ioni. Poi dipende anche da quello che intendiamo per macro e microscopico: per me un conduttore è già qualcosa di macroscopico perchè penso ad un cavo o ad una pista di rame, magari tu intendi tutt'altro :-) Permettimi una domanda: dai miei ricordi di chimica mi viene da dire che gli ioni sono atomi (o molecole) con un eccesso di carica, positiva o negativa e sono chiamati rispettivamente cationi e anioni vero? Se così è quando parli di contrapposizione tra correnti elettroniche e correnti ioniche ti riferisci rispettivamente a elettroni che si muovono in un conduttore e ioni (che possono essere anche di molti ordini di grandezza più grandi di un elettrone) che si muovono in un "conduttore di ioni"? Spiega spiega che mi sento confuso :-) Grazie

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davide

"davide" ha scritto nel messaggio news:455904e4$0$13755$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

&

Per macro- e microscopica, riferito alla visione di un fenomeno, mi riferisco non tanto alla scala di grandezze in ballo, quanto all'approccio. Se devo pensare ai singoli ioni che attraversano i canali ionici e si distribuiscono ai due lati della membrana, le cose si complicano, non foss'altro perchè le correnti elettriche ioniche sono sia sostenute da ioni

  • che da ioni -, e ci sono molti tipi di ioni + ()sodio, potassio e calcio). In un equivalente circuitale, sai che se ilcondensatore (la membrana) è in stato stazionario, le correnti uscenti sommate alle entranti deve essere zero: ciò si verifica realmente perchè entra tanto sodio quanto potassio esce. Ma se vogliamo vedere il fatto da una prospettiva molecolare (microscopica) allora sorge subito una domanda spontanea: ma se il sodio entra nella cellula di continuo ed il potassio fa l'opposto, prima o poi la differenza di concentrazione tra interno ed e esterno della cellula, che sostiene questi flussi, non si ridurrà fino all'equilibrio? La risposta sarebbe sì. Ma in realtà esiste una pompa ionica, che prende sodio che contemporaneamente ai flussi ionici nei canali, riporta gli ioni da dove sono venuti. Da un punto di vista circuitale, dove la convenzione delle cariche positive è molto utile (poichè realistica nei neuroni, dove circolano soprattutto cariche positive), non si distingue tra cariche + entranti ed uscenti ed il problema non si pone. A livello molecolare, invece sì. E sarebbe inutile andare a modificareil modello circuitale (con due generatori di corrente continua in parallelo, che erogano la stessa corrente uno inuna direzione e la'ltre nella direzione opposta:le due correnti si elidono. questo è un esempio di come la prospettiva molecolare crei problemi. Ma ce ne sono milel altri. Te ne dico uno: quando metti elettrodi in una cellula, non è esattamente come applicaare due pinzette ai morsetti di una batteria. Perchè gli apparati di registrazione usano correnti elettroniche e le cellule no. Gli ioni non fluiscono nei fili, ovviamente, eppure quando inserisci un elettrodo in una cellula e l'altro lo metti a terra, come riferimento, registri un potenziale di circa -70mV (ed essendo la membrana cellulare, cioè il dielettrico del condensatore, sottile 70 angstrometri, il povero dielettrico biologico subisce un campo di diverse centinaia di kilovolts, senza perforrsi!). In realtà qusti elettrodi sono fatti da un compomnente metallico ed uno elettrolitico, e la visione microscopica, molecolare, ti impone di considerare come una carica di ioni sodio divenga una carica di elettroni attraverso un voltmetro, un amplificatore, un amperometro, ecc. Poi è ovvio che anche in elettronica è bello trovare l'equivalente molecolare o elettronico: pensare ai campi elettrici e magnetici in un emplice cavo di rete da 200V, alla velocità di deriva degli elettroni, al sistema a costanti distribuite, alla carica e scarica di un condensatore formato dalla fase e dal neutro, ecc. Ma sono aspetti che non cambiano la sostanza di alcuni aspetti quantitativi. Non ne faccio una questione di importanza, ma di priorità: prima la termodinamica con variabili macroscopiche (temperatura, volume, pressione, ecc), poi la meccanica statisticaper interpretare molecolarmente l'entropia, ecc.
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Le memebrane cellulari sono dielettrici che separano due soluzioni acquose di elettroliti. Delle pompe ioniche creano, per uno o più ioni, delle differenze di concentrazione ai due lati della membrana, arricchendo o impoverendo, rispetto all'esterno, il compartimento intracellulare. Si creano così una o più pile a concentrazione:immagina che il dielettrico adesso sia perforato da canali permeabili ad uno solo degli ioni in squilibrio chimico: questo comincia a fluire verso la regine a minor concentrazione, ma così facendo, se ad esempio è positivo, creerà una separazione di cariche, ed una ddp, che pian piano si opporranno alla sua ulteriore fuoriuscita. Così ci sono sempre due forze: un potenziale chimico ed uno elettrico: essi sono assieme la "forza" che muove gli ioni attraverso le membrane, che sono dotate di appositi canali, selettivi a questo o quello ione e che offrono al flusso una resistenza calcolabile perfettamente con la legge di Ohm. Visto che la conformazione molecolare di questi canali può cambiare per mille ragioni, anche le reistenze sono variabili, di qui l'uso di resistori variabili negli equivalenti circuitali.

Cationi sono positivi perchè vanno verso il catodo che è negativo; gli anioni fanno il contrario.

Esattamente, ed il conduttore di ioni è l'acqua, o meglio la soluzione elettrolitica in cui essi sono contenuti, o, ancora, i canali ionici che selezionano quale ione deve passare, ciascuno con una propria conduttanza, spesso variabile, vedi sopra. E pensa che le fibre nervose, che sono dei cavi a pareti dielettriche ripiene di soluzione di ioni, offrono al flusso longitudinale di ioni (cioè lungo l'interno della fibra e non attraverso la membrana (il dielettrico), un arsistenza che varia secondo gli stessi parametri geometrici di quella dei conduttori metallici: sezione, lunghezza, ecc). Per di più le cariche ai due lati della membrana formano con essa un condensatore di circa 1uF/cm^2, con tanto di correnti capacitative che ne variano le cariche depositate e quindi la ddp.

Spero di essere stato chiaro.... ;-) E che ti piacciano queste cose. Se studi elettronica, sappi che nel campo dell'elettrofisiologia sono molti gli ingegneri elettronici che con i medici, i biologi, i fisici ed i matematici, si danno da fare per studiare ormai non più le proprietà di singiole cellule (tutte ben conosciute), ma le proprietà ed il funzionamento di reti di neuroni, cioè di migliaia di circuiti come quello descritto, collegati tra loro più o meno direttamente (cioè con conduittori ionici o a mezzo di messaggeri chimici) ed esibendo comportamenti globli molto complessi, che sono quelli alla base di ciò che noi SIAMO!.

Ciao e grazie ancora

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Angelo

"davide" ha scritto nel messaggio news:455904e4$0$13755$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

Scusa davide, ma in pspice come si salvano o si esportano i grafici? Ma forse i miei problemi nascono dal fatto che io ho una versiopnaccia di pspsice, che si chiama "student demo". Sarà questa a limitarmi le funzioni? Ho provato ad installare la fulll 9.1, ma non ho trovato l'applicativo "schematics" per disegnare ic circuiti. Dove diavolo è? Grazie

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Angelo

"Angelo" ha scritto nel messaggio news:dEf6h.5702$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Purtroppo si, la versione student (che ho anche io) è limitata nelle funzioni...se però vuoi esportare i grafici in word puoi andare sulla pagina del grafico, cliccare alt+stamp e poi incollare i grafici su un documento word. Pspice fa parte del pacchetto Orcad che io ho in versione 10.5, ma purtroppo l'applicativo schematics è stato "discontinuato". Con la student version io ho sempre operato come ti ho scritto sopra, altrimenti non saprei come fare. Se vuoi fare degli studi approfonditi sui grafici di pspice, prova a giocare con le goal function presenti nel menù a tendina "trace" del grafico...mi ricordo che i dimensionamenti vari si facevano tutti con quelle funzioni. Adesso rileggo il tuo post sopra :-) Ciao!

Dave

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davide

"Angelo" ha scritto nel messaggio news:XAf6h.5697$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

allora si può forse dire che la "potenza di calcolo" umana (e quindi una parte dell'intelligenza) dipende dallo spessore delle fibre nervose del cervello? Voglio dire che se le connessioni nervose di una persona sono più grosse e più corte (entro certi limiti) allora quella persona ha certi vantaggi? Immagino di no, o che comunque non siano determinanti perchè questi aspetti dipenderanno dalla concomitanza di mille^mille altri fattori, come i processi chimici di cui mi parlavi per esempio.

Queste argomenti sono molto interessanti, ma la mia passione risiede nel campo audio :-)

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davide

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