se può interessarti ti mando la traduzione del foglio di lavoro della Kontact Chemie ,che produce il POSITIV 20. io seguendo questi consigli e sperimentando delle migliorie (vedi al termine) non sbaglio un cs (ora mi faccio da solo i cs presensibilizzati)
PREPARAZIONE E COSTRUZIONE DEI CIRCUITI STAMPATI CON ?POSITIV 20?
1-PRETRATTAMENTO DEL MATERIALE
La superficie deve essere ASSOLUTAMENTE priva di grasso o sporco. Per ottenere ciò pulire il rame con un detergente tipo :VIM, ATA o similari. Lavare in abbondate acqua corrente, e se la superficie non risulta tutta lucida ,rilavare il tutto. Alla fine asciugare ,bene, con un panno assorbente. Per non lasciare alcun impronta con le dita sulla superficie usare dei guanti in PVC del tipo ?usa e getta?.
2-APPLICAZIONE DEL FOTORESIST
Queste e le successive operazioni vanno fatte in una camera oscura, e se non disponibile, lavorare in luce solare molto attenuata; comunque va bene una stanza tutta chiusa ed usare una lampadina rossa. E? importante lavorare in un ambiente con aria secca o poco umida. Posizionare lo stampato in orizzontale , con la faccia ramata volta in alto, e da una distanza di circa 20 cm, con un inclinazione di circa
45°, iniziare a spruzzare il fotoresist ,con movimenti orizzontali a serpentina (a zigzag) iniziando dall? angolo di sinistra in alto. Non mettere molto spray, altrimenti formerà un eccessivo spessore che renderà difficoltosa la successiva esposizione. La quantità giusta e quella che creerà una sottile e uniforme pellicola.
3-ASCIUGATURA
L?asciugatura del fotoresist deve avvenire sempre in ambiente non illuminato; a temperatura ambiente in circa 24 ore. Per accelerare questo processo si può usare un fornetto termocontrollato, a circa
50-60°C (attenzione sopra a 70 °C il fotoresist viene rovinato) per un tempo di circa 20 min.
4-MASTER DEL CIRCUITO
Il master del circuito deve essere eseguito in positivo (tracce in nero il resto trasparente) su un foglio trasparente (lucido,mylar,ecc?). E? molto importante avere un alto contrasto del master e soprattutto le tracce devono essere ASSOLUTAMENTE opache alla luce (verificarlo guardando il master controluce). Meno sono opache le tracce e più possibilità avra la luce ultravioletta di rovinare le piste. E? buona cosa stampare il master con l?opzione MIRROR, in modo che quando si andrà a posizionare il master sopra la basetta ramata ,la faccia inchiostrata del lucido sarà direttamente a contatto con la superficie di rame trattato con il fotoresist; in questo modo, la luce ultravioletta che proviene in diagonale, non avrà modo di intaccare le piste più sottili (10 mils o meno) ed i bordi v?errano più netti.
5-ESPOSIZIONE
Il fotoresist è molto sensibile alla luce ultravioletta con lunghezza d?onda di 360-410 nm, per cui si dovranno usare lampade UVA di piccola potenza 6-20 W o delle sorgenti alternative di più elevata potenza (vapori di mercurio Philips HPR 125 W, solare 300W, Xenon.ecc?). Il tempo di esposizione dipende dallo spessore del fotoresist , ed è di circa 60-120 sec. Ad una distanza di 25-30 cm. Per spessori più elevati si può arrivare sino a 180-240 sec, ma non di più. A tale scopo usare un timer che spenga le lampade dopo il tempo programmato.
6-SVILUPPO
Per sviluppare lo stampato esposto, preparare una soluzione di 7 gr. di soda caustica (NaOH) in un litro di acqua FREDDA, entro una piccola bacinella. Pesare accuratamente la soda caustica, se non si è certi del peso è buona norma metterne meno che più. Immergere e agitare la bacinella ; entro 2 min al max, si vedrà comparire le tracce dello stampato. In caso si sottoesposizione le tracce si confonderanno con il resto della scheda e sarà tutto opaco, se essa è stata invece sovraesposta le tracce delle piste tenderanno a disfarsi come la parte vuota dello stampato. Quando la basetta sarà pronta, a vista le tracce si staglieranno nettamente dal resto, lavarla in acqua fredda ed asciugarla.
7-INCISIONE
Da questo punto in poi si può lavorare tranquillamente alla luce. Il circuito ottenuto si può incidere con diverse soluzioni chimiche : percloruro ferrico, persolfato di ammonio; anno però l?inconveniente che devono lavorare a circa 40-50°C con insufflazione di aria, altrimenti i tempi di incisioni sono molto lunghi. A temperatura ambiente è preferibile usare una miscela cosi composta :
50% acido cloridrico (HCl)
20% acqua ossigenata (H2O2)
30% acqua (H2O) La soluzione attacca in pochi minuti il rame facendo dei vapori visibili alla luce, per cui bisogna lavorare all?aria aperta o in camera con ventilazione forzata. In caso di contatto con il parti del corpo scoperte lavare immediatamente con abbondante acqua corrente e prendere le soluzioni del caso. Si controllerà a vista il processo di incisione , sino a quando tutto il rame in eccesso sarà rimosso. L?unico difetto di questo composto è che lentamente l?acqua ossigenata si disgrega autonomamente , liberando ossigeno, perdendo cosi la sua efficacia come soluzione per incidere.
8-PULIZIA
Per rimuovere il fotoresist dalle piste di rame usare dell?alcool denaturato o dell?acetone o altro solvente base di chetoni.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Qui voglio inserire alcune considerazioni personali che ho trovato di estrema utilità:
Non sempre uso fare le basette fotosensibilizzate partendo da zero, spesso le compero già preparate da diversi produttori, e questo comporta che il fotoresist non è sempre eguale come composizione e spessore per cui possono variare notevolmente i tempi di esposizione. Personalmente ho trovato delle basette ,che hanno il foglio di protezione bianco e la lacca fotoresist verde , a cui occorrono 15-18 min. di esposizione (ma il risultato finale è eccezionale). Bisogna fare delle prove su dei piccoli campioni e poi ,possibilmente usare sempre le stesse. Per il bromografo, me lo sono auto costruito con una valigetta in alluminio portautensili (viene venduta a 20-25 Euro) ,quattro lampade tubolari UVA da 8 W cadauna ed un normale timer elettromeccanico. I master li faccio con una stampante ink-jet EPSON ad elevata risoluzione (1440 dpi) su dei fogli lucidi prodotti dalla Epson stessa (???..); costano parecchio ,però se si stampa il circuito a fondo pagina e poi si taglia e si riusa il rimanente, il costo viene accettabile. Con questi lucidi il master assomiglia molto ad uno fatto con un fotoplotter o con una unita per fotocomposizione, ma soprattutto le piste nere sono molto opache alla luce. In pratica penso che per ogni marca di stampante vada abbinato l?inchiostro e i fogli lucidi originali della casa stessa; altrimenti provare?. La soluzione per incidere la faccio con dell?acqua ossigenata a 130 vol, in questa maniera in pochi minuti ottengo lo stampato già inciso e pronto per essere montato. Attenzione perché attacca rapidamente tutti i metalli ed altro (mi ha rovinato delle mattonelle di ceramica!!!). Usare sempre dei guanti in PVC usa e getta e degli occhiali protettivi in plastica da laboratorio , costano poco e posso salvare da disgrazie; l?optimum sarebbe usare occhiali anti-UVA, perché pure le radiazioni UVA fanno male agli occhi. Tutte le soluzioni usarle entro contenitori di plastica idonei (per prodotti chimici) o in vetro. Io non pulisco mai il fotoresist rimasto perché ho notato che non da problemi con le saldature e funziona da protettivo antiossidazione delle piste ramate.