"primula" ha scritto nel messaggio news:4ceb798c$0$6553$ snipped-for-privacy@reader4.news.tin.it...
no sicuramente devo studiare perchè sono molto ignorante sul tema, ma non cerco i campi elettromagnetici dannosi in generale, volevo solo vedere quelli prodotti nelle case, e ripeto se non sbaglio per vedere questi mi basterebbe avere il terzo strumento... ho qualche perplessità per le reti wireless le misura ?
ciao, magari ai un telefonino di nuova generazione con 3-4W di rf in impulsi e ti preoccupi di un wifi di 0,1W ......
comunque per la wi-fi serve meglio un pc portatile o un misuratore di wifi che sono in bamda 2400MHz (ricorda che il tuo forno a microonde è di 1000 volte superiore ) e comunque studia i dB di attenuazione e le distanze. per lo strumento, se non dichiarato non le misura.
Cercavo solo di spiegarti come mai ti abbiamo risposto come se tu parlassi di parapsicologia o magia.
E' difficilissimo, pressoché impossibile, soprattutto se uno ignora, come ignori tu, che il campo elettromagnetico decade col quadrato della distanza.
Per poter fare misure di una qualche significatività devi avere uno strumento molto più selettivo sia come frequenza che come direzionalità, altrimenti è come cercare di distinguere un sussurro in mezzo ad un capannello di gente che urla in uno stand di formula uno durante un gran premio. E, nota, la differenza di intensità delle varie emissioni è molto più grande che nell'esempio di cui sopra.
La sola cosa sensata che puoi fare è leggere le targhette degli apparati e documentarti sugli standard. Puoi stare abbastanza certo che, se un apparecchio ha il marchio CE, ha emissioni contenute nei limiti degli standard IEC per le apparecchiature di quella categoria. Oserei dire che ciò sia vero anche nella maggior parte degli apparecchi con il marchio China Export.
Il giorno Tue, 23 Nov 2010 13:33:49 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:
Non solo, le misure le dovrebbe fare in camera anecoica per evitare le onde riflesse e pure con la strumentazione adatta. Chi è stato in un laboratorio per la certificazione CE sa quanto è grande l'antenna che serve per vedere l'emissione di pochi µV mediante un analizzatore di spettro del costo di decine di migliaia di euro.
Una cosa del genere:
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collegata a un coso come questo:
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in un ambiente come questo
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Quindi gli accrocchi che vuole prendere non servono sostanzialmente a nulla eccetto che far guadagnare chi li costruisce.
Un buon consiglio, ma chi cerca accrocchi non lo seguirà.
infatti è così; lo sia abbassa sempre di più perchè l'attuale tecnologia non può (o non si vuole che possa) andare oltre, per cui sarebbe scellerato proporre (esempio) un telefonino che è bellissimo ma non rispetta i limiti di legge... non lo puoi vendere e cmq nessuno lo comprerebbe
in pratica la soglia viene adattata alle attuali possibilità; poi con gli anni la tecnologia migliora e il limite viene abbassato
Il giorno Tue, 23 Nov 2010 18:23:40 GMT, ice ha scritto:
Se ci fossero davvero dei grossi rischi, con miliardi di telefonini in giro, il WiFi dappetutto, ripetitori ovunque, avremmo ormai delle evidenze innegabili.
Il fatto che a tutt'oggi queste evidenze non ci siano, mi rende ottimista sulla pericolosità delle onde elettromagnetiche non ionizzanti.
Gli strumenti misurano cio' per cui sono costruiti.
Ogni strumento misura una piccola fetta di tutto il misurabile.
Alla pagina
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ad esempio abbiamo uno strumento per campi elettromagnetici (non magnetici e non elettrici) a radiofrequenza dai 50MHz in su.
Il secondo strumento invece misura i campi magnetici variabili a bassa frequenza (non elettromagnetici e non elettrici) in un range di frequenze molto ridotto.
Non c'e' niente che misura il range tra i 2000Hz e i 50MHz. Non c'e' niente che misura il campo elettrico (statico o variabile) che, a differenza di quello magnetico, ti puo' far letteralmente rizzare i capelli sulla testa. Non c'e' niente che misura il campo magnetico statico.
In sostanza anche disponendo di quei due strumenti avremmo visibilita' di due piccole fettine dell'intero spettro e delle grandezze in gioco, senza considerare la mancanza di significato pratico dei valori misurati...
In sostanza, se hai bisogno di conoscere esattamente l'intensita' di un certo tipo di campo in un ben preciso intervallo di valori e/o frequenze da correlare a precisi criteri (esempio: misurare la tensione di una batteria per sapere se e' totalmente scarica) allora uno strumento adeguato ha senso, e gli strumenti proposti da quel sito hanno senso.
Se invece vuoi solo "misurare" (senza riferimenti quantitativi) "qualcosa" (senza riferimenti a grandezze / frequenze) allora nessuno strumento ha senso.
E se, invece, domani tu finissi sotto un camion? Non te lo auguro minimamente, ma le statistiche dicono che sia assai più probabile che tu venga preso ada un tumore elettrosmogenico.
Hai perfettamente ragione, ma da quanti anni ci sono quanti telefonini?
Ti bastano gli almeno 40 anni durante i quali, in corso Sempione a Milano (ed in posti analoghi, in Italia, in Europa e nel Mondo), ci sono due/tre trasmettitori da 150KW EIRP cadauno, a poche decine di metri (in orizzontale) dalla zona abitata piu' vicina?
Non c'e' molto da dire: per esempio i nuovi limiti proposti per i campi elettromagnetici sono cosi' bassi che un professore (cerco di trovare il riferimento) calcolo che erano equivalenti alla radiazione di corpo nero di una decina di persone vicine.
E basta guardare il documento (non e' uno studio, visto che manca qualunque riferimento bibliografico) che e' stato linkato, vediamo che e' scritto da un complottista dichiarato, il che lo pone gia' al di fuori del metodo scientifico. Insomma "tanto fumo e poco arrosto".
E, se poi, vogliamo considerare che uno studio sulle alterazioni genetiche di una popolazione di topi sottoposti a radiazioni elettromagnetiche costerebbe poche decine di migliaia di euro, e comunque molto al di sotto di una qualunque campagna pubblicitaria "verdista" la quantita' di fumo diventa insopportabile.
P.S. in it.salute e in it.scienza.medicina sono passatidecine, oserei dire centinaia di thread sull' argumento e di accusa. L' unico studio che mi ricordi, che provava un qualche effetto sulla replicazione del DNA dei campi elettromagnetici non ionizzanti e' quello riguradante l' effetto *meccanico* di agitazione delle catene di DNA durante la scissione quando sottoposte a forti campi magnetici a bassa frequenza.
Il giorno Tue, 23 Nov 2010 17:59:31 +0100, "ellevi" ha scritto:
Sull'efficienza dello strumento ti ha risposto esaurientemente Claudio_F.
Sull'utilità di fare misure del genere si sono già espressi in tanti.
Ovviamente se li vuoi comperare sei libero di farlo, i soldi sono i tuoi e li puoi spendere come ti pare, ma secondo me sono soldi buttati.
Comunque se li costruiscono e li vendono rispondono ad un bisogno di qualcuno, personalmente li ritengo assai poco utili, al limite meglio comprare un contatore Geiger per l'insalata.
A proposito, sto sentendo per radio (RAI1) una trasmissione dove dicono che l'insalata proveniente dalla Campania è coltivata sui depositi di rifiuti illegali. Se fanno uno strumentino per rilevare gli inquinanti da rifiuti lo compro anch'io.
Il corpo nero ha un suo specifico spettro che dipende dalla temperatura, centrato sugli infrarossi alle temperature del corpo unmano. Se non si distiunguono le frequenze, significa che il il prof. non ha capito molto sulla questione.
Sono gia' stati fatti, e gli studi biogeografici sull'uomo, seppur con valori di campi inferiori, li hanno confermati. Evidentemente se tutto il mondo stabilisce delle soglie molto precise di limite superiore alle irradiazioni lo fa tanto perche non ha nulla da fare. Si fa presto a negare, ma voi andreste ad abitare sotto un elettrodotto ad alta tensione a distanze inferiori a quelle stabilite dalla legislazione? Gli interessi a nascondere certe informazioni sono enormi ed i soldi per fare campagne di controinformazione non mancano di certo. Lo stesso Prof. Levis che ho citato dichiara che se si desidera trovare delle risposte verosimili bisogna studiare a fondo la materia, in quanto viene continuamente "inquinata" da chi ha interesse che non emerga la realta dei fatti
A Peschiera Borromeo esiste un elettrodotto attivo (credo sia di quelli da 150KV, se non da 250KV), *dentro* un quartiere residenziale nuovissimo (credo della fine anni 90), a pochi metri dalla strada pedonale e da diverse decine di abitazioni.
Sì, ma vuoi paragonare quel timido baluginare delle lampade fluorescenti con la luce del sole, che, tra l'altro, è ad una frequenza enormemente superiore e quindi trasportata da fotoni enormemente più energetici?
Ho fatto un calcoletto usando la distribuzione di Planck, salvo errori la potenza e.m. emessa da una decina di persone integrata nell'intervallo di frequenza che va da 0 Hz a 3 * 10^11 Hz dovrebbe essere dell'ordine di 10^-2 W, la potenza e.m. emessa dalle stesse persone integrata su tutto lo spettro e.m. dovrebbe essere dell'ordine di 1 kW, considerando che non mi risulta che esistano studi che _provino_ la non cancerogenicita' della radiazione IR, direi che possiamo tutti preoccuparci... (ovviamente scherzo;-)
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